L'arte bianca
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CROTONE Nuova “tegola” sul Comune di Crotone per la vicenda relativa al debito milionario accumulato da Congesi nei confronti di Sorical. La società, interamente a partecipazione pubblica della Regione Calabria, ha infatti ottenuto dal Tribunale di Crotone il via libera al decreto per l'ingiunzione di pagamento di 3.256.166,29 di euro (oltre Iva) a valere sull'Ente pitagorico.

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Il provvedimento della sezione civile del Tribunale pitagorico è stata depositata dal giudice Alessandra Giuli lo scorso 15 novembre ed è stato recepito dal protocollo dell'Ente il 19 successivo.
Il giudice ha così accolto il ricorso presentato dalla Società risorse idriche calabresi, che è rappresentata e difesa dall’avvocato Andrea Lollo, rilevando che, dai documenti prodotti, il credito risulta certo, liquido ed esigibile
Nel decreto ingiuntivo, il giudice avverte che «il pagamento deve essere effettuato nel termine di giorni 40 dalla notifica del provvedimento» e che «entro il medesimo termine può essere fatta opposizione e che, in mancanza, il decreto diverrà definitivo».

Mozione di dodici consiglieri comunali per tutelare i Comuni nella transizione Congesi-Sorical

Intanto, 12 consiglieri comunali hanno presentato una mozione riguardante la messa in liquidazione di Congesi e la relativa transazione con Sorical al fine di «garantire il comune di Crotone da eventuali azioni legali». 
I consiglieri firmatari della mozione sono: Iginio Pingitore, Enrico Pedace, Antonio Manica, Fabrizio Meo, Salvo Riga, Chiara Capparelli, Cristian Prisma, Andrea Devona, Giuseppe Fiorino, Andrea Tesoriere, Anna Maria Cantafora e Carmen Giancotti.
«È stata presentata al presidente del Consiglio comunale - si legge nella nota che hanno diffuso - una mozione datata 19 novembre 2024, mediante la quale si chiede al Consiglio comunale con apposita delibera, affinché il Comune di Crotone, in qualità di socio di maggioranza, convochi con estrema urgenza l'assemblea straordinaria del Consorzio Congesi per deliberarne la messa in liquidazione» e perché «si invitino gli organi competenti a definire i termini di una necessaria transazione con Sorical, al fine di tutelare il Comune da eventuali azioni legali che potrebbero essere intraprese nei suoi confronti per le responsabilità oggettive dalla cattiva gestione del Consorzio».
«C'è da dire che il Congesi - ricordano i consiglieri - è rappresentato dal Comune di Crotone con il 49% delle quote, ecco, quindi, le motivazioni per cui i consiglieri sottoscrittori del documento intendano portare l'argomento nella principale Assise della città pitagorica, fra l'altro, il Consorzio ha un'esposizione debitoria preoccupante: nell'anno 2022 è passata da 45.270.766 euro a 53.335.191 euro nel 2023, mentre i crediti sono aumentati da 44.519.052 euro nel 2022 a 51.552.448 euro. Il quadro debitorio non può che richiamarci al senso di responsabilità proprio in virtù che il Comune di Crotone detiene una percentuale di quasi il 50%, quindi è socio di maggioranza».
«La Sorical, che si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture idriche regionali e della fornitura di acqua potabile - ricordano i consiglieri -, ha rivendicato a Congesi un credito di 24.417.091,16 euro per la sola fornitura d'acqua dall'anno 2017 fino al secondo trimestre del 2022. Sorical ha più volte richiesto un piano di rientro al fine di garantire il recupero integrale o parziale del credito maturato nei confronti di Congesi e, a tal riguardo, ha avviato la procedura per l'apertura di una liquidazione giudiziale».
«Alla luce dei fatti - conclude la nota -, di fronte alla grave situazione finanziaria del Consorzio, i sopra citati consiglieri desiderano mediante l'atto amministrativo scongiurare ogni ipotesi di un eventuale trauma finanziario dell'ente. Non basta per un argomento così scottante che l'Accordo operativo Sorical-Congesi-Comuni e l'atto di indirizzo per la sottoscrizione, transiti solo attraverso la delibera di giunta comunale by-passando l'organo principale dell'ente. Il Consiglio comunale affronterà la questione con tutte le necessarie attenzioni, al fine di salvaguardare le finanze del comune di Crotone».