Delicato intervento di stabilizzazione su bimba di 8 anni all'Ospedale di Crotone
«Il successo del trattamento di un’urgenza-emergenza pediatrica - si legge in una nota dell'Asp di Crotone - dipende molto dalla preparazione e dalla collaborazione del team. Lavorare insieme, lavorare bene, lavorare in modo coordinato sono elementi indispensabili se si affronta un’urgenza pediatrica; e questo è quello che è successo domenica mattina 21 gennaio presso la Soc di Pediatria dell’Asp di Crotone, diretta dalla dottoressa Stefania Zampogna. Una straordinaria sinergia ha reso possibile la stabilizzazione di una bambina di 8 anni giunta in condizioni critiche a causa di shock ipovolemico grave da chetoacidosi diabetica (Dka), caratterizzato respiro di Kussmaul e alterazione dello stato di coscienza».
Gestione del Paziente
L’equipe pediatrica ha applicato tempestivamente i protocolli internazionali per la gestione del paziente critico, un approccio che comporta in prima istanza la stabilizzazione del paziente con somministrazione di O2, mantenimento della pervieta’ delle vie aeree e posizionamento accessi venosi. La difficoltà nel reperire un accesso venoso tradizionale a causa del grave stato di shock è stata brillantemente superata posizionando un accesso intraosseo grazia all’utilizzo di un trapano elettrico. Come noto, rispetto agli accessi venosi tradizionali , la via intraossea ha il vantaggio di sfruttare una fitta rete vascolare che non collabisce neanche nel paziente gravemente compromesso.
Team di Intervento
È doveroso sottolineare l'eccellente lavoro di squadra svolto dal personale composto dai pediatri, infermieri e dall’ anestesista rianimatore Tommaso Sorrentino. Questa collaborazione multidisciplinare ha permesso un intervento tempestivo, efficace, cruciale e salva vita.
Esito dell'Intervento
Il tasso di mortalità nei bambini con Dka varia dallo 0,15 allo 0,30% e una delle complicanze piu temibili è rappresentata dall’edema cerebrale che è alla base del 60-90% dei casi di morte. La paziente stabilizzata con successo, è attualmente gestita e monitorata nella Soc di Pediatria e sta ricevendo tutte le cure subintensive necessarie. La sua condizioni è stabile e non è più in pericolo di vita.
Importanza della Formazione
Questo caso evidenzia l'importanza vitale della formazione continua e della preparazione del personale sanitario nella gestione delle emergenze pediatriche. È un chiaro esempio di come la formazione e la pratica possano fare la differenza in situazioni critiche. «È un traguardo notevole per il nostro Ospedale - commenta la nota -, in quanto è la prima volta che un intervento di questo tipo (accesso intraosseo pediatrico) viene eseguito in un ospedale spoke calabrese. La nostra Azienda continuerà a promuovere la formazione avanzata tra il personale sanitario e a sostenere l'adozione di protocolli e tecniche innovative. La dottoressa Stefania Zampogna desidera esprimere gratitudine al direttore della struttura di Anestesia e rianimazione, Serafino Vulcano, per il supporto continuo e la costante collaborazione e al dottor Tommaso Sorrentino per la prontezza che ha mostrato nel posizionare l'accesso intraosseo. Un grazie a tutto team pediatrico che giornalmente mette al primo posto la sicurezza e il benessere dei piccoli pazienti. Questo evento dimostra il potere della collaborazione e dell'alta formazione nel salvare vite umane», conclude la nota.