È quanto scrive il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, in merito al decreto numero 996 del 18 ottobre scorso del ministero della Cultura che trasferisce la competenza per la fortezza aragonese dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone alla Direzione regionale musei della Calabria.
«Il provvedimento ministeriale – spiega Voce – si limita a trasferire la "assegnazione" della competenza sul Castello di Carlo V dalla soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Crotone e Catanzaro alla direzione regionale musei della Calabria in alcun modo alterando il ruolo del Comune di Crotone, che anzi viene espressamente richiamato nel decreto allorquando si riferisce della prosecuzione del rapporto di collaborazione già in essere con gli organi statali e che dovrà proseguire».
«Il decreto viene emesso – precisa il sindaco – sul presupposto della imminente ultimazione dei lavori di bonifica e restauro e dell'intento di incrementarne la fruibilità».
«Non merita la benché minima considerazione – attacca Voce – chi tenta di ingenerare polemiche campanilistiche su una mera trasmigrazione interna di competenze fra organi dello stesso Ministero».
«A noi interessa solo – commenta il sindaco – che le istanze della città di Crotone sulla valorizzazione e la preservazione del nostro patrimonio culturale vengano tenute in adeguata considerazione, e non possiamo che auspicare che il rapporto collaborativo sulla gestione del castello finora intrattenuto con la locale soprintendenza, sia proficuamente proseguito con la direzione regionale musei che già ha peraltro svolto in ruolo concreto in tal senso, essendo parte del protocollo di intesa vigente con il Comune di Crotone per la gestione del bene», conclude Voce.