Una cifra enorme se rapportata ad un anno e tenendo conto che Crotone è una delle città più povere d'Italia e forse d'Europa. Anche questo, però, non deve fare gridare allo scandalo, perché chi lavora deve essere retribuito. Le commissioni si riuniscono quasi tutti i giorni: “riposano” solo il sabato, la domenica e i festivi, così come fanno i lavoratori delle aziende produttive pubbliche e private. Sui lavoratori delle aziende, però, c'è il controllo sulla qualità e quantità della produzione. Chi non produce, soprattutto nel settore privato, viene licenziato, perché incassa indebitamente il salario.
Il punto di partenza per valutare se è corretto percepire più di 1.700 euro al mese (cifra incassata da alcuni consiglieri per il mese di ottobre 2022) per la partecipazione ai lavori della commissione consiliare, quindi, deve partire proprio dalla valutazione della capacità di “produzione” dei consiglieri comunali. Devono essere valutate le ricadute positive che il lavoro delle commissioni produce per i cittadini che, con le loro tasse, pagano i gettoni di presenza. A sentire i commenti che si fanno nei bar e per strada, qualche dubbio sulla ricaduta positiva a Crotone sono in molti ad averlo. Il giudizio popolare potrebbe essere ribaltato dalle attività che si svolgono in consiglio comunale.
Purtroppo, però, a seguire i lavori del consiglio comunale di Crotone non si direbbe che il lavoro delle commissioni consiliari abbia una ricaduta positiva. Il lavoro delle commissioni dovrebbe servire a facilitare il confronto sulle questioni amministrative che, poi, vengono in gran parte valutate nelle sedute del consiglio comunale. Un lavoro propedeutico che dovrebbe trasformarsi in una formalità, quando la questione trattata in commissione viene inserita all'ordine del giorno del consiglio comunale.
In commissione dovrebbe essere trovata la sintesi anche in caso di giudizio non positivo. Invece, in Consiglio si scatena una bagarre su tutto e succede che un punto, anche su un argomento banale, dura ore e ore. Succede pure che, in diverse occasioni, chi ha partecipato ai lavori della commissione faccia mancare la presenza in Consiglio. Ad un profano purtroppo potrebbe venire in mente che la partecipazione ai lavori della commissione sia stimolata dalla presenza del gettone.
Siccome le riunioni di commissioni sono continue e giornaliere la somma che si ricava è consistente. Dal punto di vista economico converrebbe partecipare a tutte le commissioni per fare cassa. Non a caso ci sono diversi consiglieri che, per le spettanze relative al mese di ottobre, abbiano incassato più di mille euro (1.706, 1.463, 1.398 ecc, ecc.). Ovviamente ci sono anche consiglieri che hanno percepito somme irrilevanti, partecipando poco alle riunioni.
La spesa complessiva (28.981 e rotti) deve però far riflettere. Sicuramente si dirà che il gettone di presenza si percepisce anche per la partecipazione ai lavori del consiglio comunale. Non c'è dubbio che è così, ma il paragone non regge perché in più di due anni di consiliatura si sono tenuti in tutto 35 sedute di Consiglio. A vedere le cifre incassate da alcuni la partecipazione alle riunioni di commissioni è davvero elevata.