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Pd, Stumpo congela il commissariamento: Magorno pronto a fare un passo indietro a un patto...

Posted On Sabato, 30 Luglio 2016 21:10 Scritto da

pd camigliatelloIl segretario regionale del Partito democratico, Ernesto Magorno, disponibile a fare un passo indietro sul proposito di commissariare la federazione di Crotone. Dopo il duro attacco del parlamentare Nico Stumpo e la posizione decisamente contraria di tutti i rappresentati di Crotone presenti a Camigliatello per la due giorni voluta da Marco Minniti, Magorno ha dichiarato di essere disponibile a fare un passo indietro. Non significa, però, che rinuncia al suo proposito. Nel suo intervento alla Fattoria di Camigliatello ha detto di essere disponibile a rivedere tutto a condizione che ci sia una chiara indicazione del partito di Crotone. In sostanza ha chiesto alla federazione crotonese una scelta condivisa del nome di un segretario. Probabilmente sapendo che tale convergenza, a meno di un miracolo, è molto difficile che ci possa essere. Siamo di fronte ad una furbata? Non si può escludere che Magorno alla fine raggiungerà lo scopo di commissariare la federazione crotonese scaricando la responsabilità sui dirigenti pitagorici. Non sarebbe nemmeno la prima volta. Lo ha già fatto a Lamezia Terme quando ha scaricato sui commissari regionali della sanità la responsabilità delle sconfitte elettorali alle ultime elezioni comunali. Stumpo con un ragionamento duro glielo ha anche rinfacciato, evidenziando la sua mancata autocritica per le numerose sconfitte. Il parlamentare crotonese ha anche chiesto perché nelle altre federazioni calabresi si celebrano i congressi e a Cosenza si fa finta di nulla nonostante il Pd abbia avuto un tracollo storico: è sceso al 7%. Stranamente solo per Crotone si fa un ragionamento diverso. Le cose non cambiano anche dopo la disponibilità a rivedere le cose. Non cambiano perché a Catanzaro, Reggio Calabria e Vibo Valentia la scelta di andare al congresso è stata fatta senza porre condizioni. A Vibo Valentia è stato già celebrato, in una situazione davvero irreale, a Reggio Calabria e Catanzaro si celebrerà il prossimo 19 novembre. Crotone ha conquistato, per alcuni momenti, il palcoscenico di Camigliatello, ma gli attori principali sono stati altri. Altre sono state le questioni che faranno discutere la Calabria interessata alla politica. Sicuramente farà discutere la scelta di Marco Minniti di non parlare. Chi lo conosce dice che non avrebbe condiviso il modo come è stata condotta l’iniziativa. L’accordo era che il primo giorno (ieri) si discutesse delle questioni calabresi e il secondo (oggi) del referendum del prossimo autunno. Invece si è perso il controllo degli interventi e Minniti ha deciso di non parlare. Farà discutere l’assenza all’iniziativa dell’area degli ex democristiani veraci (Nicodemo Oliverio, Franco Laratta e Mimmo Bevacqua). Farà discutere l’assenza di Carletto Guccione, giovane Turco, bandiera della contestazione a Mario Oliverio e alle sue scelte amministrative. Farà, infine, discutere l’assenza di diversi consiglieri regionali. Non farà, invece, discutere la proposta di Mario Oliverio di riproporre l’esperienza di Camigliatello alla fine del prossimo mese di agosto per mettere a fuoco la sua attività amministrativa e quella della Giunta. Diciamoci la verità quando si perdono le occasioni per chiarire, poi si perde anche la fiducia sulla volontà di fare chiarezza. Tra Lamezia Terme e Camigliatello i dirigenti regionali del Pd si sono visti per quattro giorni. Di che cosa avranno parlato se oggi Oliverio propone un nuovo incontro? Booh!