Si tratta dei consiglieri Enrico Pedace, Marisa Luana Cavallo, Giuseppe Fiorino, Andrea Devona, Andrea Tesoriere, Salvo Riga, Fabrizio Meo, Anna Maria Cantafora e Carmen Giancotti.
Con la missiva, i 9 consiglieri di minoranza, intendono «sollecitare gli Enti competenti per valutare ogni possibile soluzione tesa alla valorizzare di una tra le più importanti infrastrutture del territorio di Crotone realizzate per l'ottimizzazione del patrimonio culturale della città pitagorica».
«A tal proposito – spiegano i consiglieri – si fa presente che: sono in avanzato stato di realizzazione i lavori per l'attuazione di un impianto di fitorimediazione e lavori di recupero e valorizzazione dell'area dell’Antica Kroton, nell'ambito dell'intervento di riqualificazione del sito di interesse Nazionale Crotone- Cassano-Cerchiara di cui al DM 26.11.2002»; che «è stata realizzata dall'allora Csi di Crotone (oggi Corap), con fondi regionali - Apq Infrastrutture KR02 - una strada, a servizio delle attività produttive ubicate nell'agglomerato industriale e parallela alla Ss 106, che avrebbe dovuto collegare l’area sita in località Passovecchio con la Sp numero 52 (strada per Papanice)»; che «detta infrastruttura è di rilevante interesse territoriale, in quanto contribuirebbe al deflusso del traffico della Ss 106 e, poiché è ubicata nelle immediate adiacenze del perimetro dell'area archeologica, rappresenterebbe una infrastruttura determinante per la fruizione del percorso turistico in area archeologica».
Il consiglieri riferiscono che «in data 7 luglio 2008, la Soprintendenza per i beni archeologici della Calabria ha notificato al Csi di Crotone, ente di realizzatore, l’ordinanza di fermo dei lavori di realizzazione dell'infrastruttura in questione, in quanto rilevava la presenza di resti archeologici di interesse nazionale» e che «nonostante numerosi tentativi di addivenire a soluzioni compatibili al fine di garantire la salvaguardia del patrimonio culturale e la fruizione di un’importante infrastruttura, realizzata con fondi pubblici, ad oggi nulla si è deciso».
«È interesse del Corap (già Csi) – sottolineano i consiglieri – poter mettere in uso un’importante infrastruttura, realizzata con fondi pubblici e oggi non del tutto fruibile a causa della succitata ordinanza».
«Detta situazione di stallo s spiegano i consiglieri – non consente, neppure, agli Enti competenti di poter effettuare interventi di manutenzione ordinaria e programmata e neppure ripristinare l’impianto di illuminazione, in quanto sarebbe necessario installare apposito sistema di video sorveglianza onde evitare i continui atti vandalici di sottrazione illecita dei cavi elettrici e consentire la sicurezza delle aziende insediate nell’area oggetto dell’intervento».
«Tutto ciò premesso – entra nel merito la missiva – si chiede agli Enti competenti di volersi attivare, a breve, al fine di trovare unitamente agli Enti interessati, ogni utile soluzione tesa a consentire la messa in sicurezza dell’area in oggetto della presente e poter conseguentemente aprire al traffico la strada realizzata».