«Si è svolto a Catanzaro - informa una nota - il gemellaggio tra le scuole di arti marziali miste più rappresentative della Calabria. Scuola Guardia Krotoniate di Antonio Parrotta, Lamezia Fight Club Miceli Daniele e Catanzaro Stray Clan Paolo Faseta si sono incontrati per un stage al fine di consolidare la collaborazione tecnica tra le società più forti della regione. Anche se in ritardo, è iniziata molto bene la stagione agonistica del Team dei Krotoniati come sempre protagonisti ed unici nel loro genere. Il preparatore Parrotta infatti, con un gruppo consolidato di atleti tra i 14 e 17 anni, ha fatto un'ottima figura pur di fronte ad atleti di calibro come Miceli Daniele tra i primi posti nella classifica Nazionale di Mixed Martial Arts , Pasquale Coluccio e Paolo Faseta di Torino. Uno stage - commenta la nota - dove i team hanno voluto mettere in mostra il talento dei propri atleti nelle varie discipline come la Thai boxe, la kick, e la Mma specialità da poco entrata nella palestra "Magna Graecia" di Crotone. Si è sottolineato quanto sia poco costruttivo dividere le varie specialità in altrettante Federazioni Sportive. Troppe Federazioni infatti - sottolinea il comunicato -per un unico pensiero che alberga in tutti gli amanti delle Arti Marziali. "Lo Sport è Unione", questo è stato lo slogan dei Team proiettati verso una sensibilizzazione di questo Mondo "nuovo" da secoli all'avanguardia nella nostra realtà. L'unità, oltre che di intenti, si consolida attraverso incontri tra diverse realtà territoriali che, pur in competizione durante le manifestazioni sportive, si ritrovano in stage come quello di Catanzaro, in amicizia e collaborazione ed in nome dello sport. Ora tutti concentrati - conclude la nota - verso due date importanti: 15 e 22 febbraio a Trani, Taranto e Messina dove si svolgeranno due meeting importanti e di spessore e dove il gruppo agonistico di Parrotta cercherà di consolidare il proprio valore».
L'Assemblea legislativa calabrese ha eletto a scrutinio segreto presidenti e Ufficio di presidenza delle Commissioni consiliari permanenti. Francesco Sergio (Oliverio Presidente), con venti voti, e' stato eletto Presidente della Commissione "Affari istituzionali, affari generali, riforme e decentramento", il vicepresidente della prima Commissione e' Nazzareno Salerno (Forza Italia). Il segretario dello stesso organismo e' Michelangelo Mirabello del Pd. Il presidente della seconda Commissione "Bilancio, programmazione economica, attivita' produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero" e' Giuseppe Aieta (Pd), eletto con 18 voti favorevoli. Fausto Orsomarso e' il vicepresidente e Mauro D'Acri (Oliverio Presidente) il segretario. La Commissione "Sanita', attivita' sociali, culturali e formative" sara' presieduta da Michelangelo Mirabello (Pd) (18 preferenze) con Sinibaldo Esposito (Ncd) vicepresidente e Giuseppe Giudiceandrea segretario. Nicola Irto del Pd e' stato eletto, con 20 voti, presidente della quarta Commissione "Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell'ambiente", Domenico Tallini e' il vicepresidente e Giovanni Nucera il segretario dello stesso organismo.
La Calabria, secondo gli ultimi dati diffusi dall'Istat relativi al periodo 2011-2013, continua ad essere la regione più povera d'Italia e Vibo Valentia è la provincia che produce meno.
L'Assemblea legislativa calabrese ha approvato il programma di governo, presentato in Aula dal presidente della Giunta Mario Oliverio [LEGGI ARTICOLO]. Su 31 votanti, venti i voti favorevoli, cinque i contrari e sei gli astenuti.
Prima che il presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo ponesse ai voti il documento programmatico, nel corso del dibattito, il capogruppo di Casa delle liberta' aveva annunciato il voto contrario del suo gruppo, «bocciando non il programma di Governo - ha spiegato Cannizzaro - ma gli ottanta giorni di amministrazione regionale alla fine dei quali abbiamo soltanto una mini-giunta e non abbiamo ancora composto le Commissioni consiliari». Da parte sua, Sebastiano Romeo, capogruppo del Partito democratico, intervenendo in Aula, ha evidenziato che «l'opposizione a prescindere non fa bene alla Calabria. Le decisioni assunte dal presidente Oliverio - ha dichiarato Romeo - sono lineari, possono essere non condivise ma sono inattaccabili dal punto di vista della trasparenza». «La squadra di governo - ha aggiunto - sara' ovviamente completata dopo la seconda lettura delle modifiche dello Statuto. Occorre invece parlare delle questioni importanti per la Calabria - ha concluso - come l'indirizzo delle risorse risparmiate sul sociale, soprattutto verso i cittadini meno abbienti».
Ecco in estrema sintesi le linee guida che guideranno il programma di governo presentato pochi minuti fa da Mario Oliverio in Consigliore regionale.
«Esprimo apprezzamento per le iniziative finalizzate a dare una svolta all'Area Vasta che vedono interloquire, tra gli altri, il sindaco ed il presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo ed Enzo Bruno». E' quanto afferma la consigliera regionale Flora Sculco, di Calabria in Rete. «Sono convinta - aggiunge - che se si va dritti al nocciolo dei problemi, facendo sintesi in una logica di economia di scala, coinvolgendo amministratori locali, istanze culturali, sindacati e imprenditori, si faranno passi avanti. Il momento è interessante, non soltanto perché, dopo 45 anni di regionalismo deludente, è indispensabile costruire per l'area baricentrica della Calabria le caratteristiche di coesione economica e sociale che le consentano di esercitare il protagonismo politico-istituzionale che le spetta per Statuto. Ma anche perché alla guida della Regione c'è un presidente come Mario Oliverio, che conosce i problemi della Calabria e sa perfettamente quanti danni hanno provocato alla Regione le visioni riduttive e miopi dei decenni passati. L'area baricentrica Catanzaro-Lamezia - prosegue l'onorevole Sculco - inclusi basso ed alto
Ionio, nonché città turisticamente di primo piano come Soverato, è indubbio che, se adeguatamente valorizzata, possa contribuire non solo al suo sviluppo, ma anche a quello di un'area assai più ampia comprensiva dei territori di Crotone e Vibo Valentia. In tal senso, non è superfluo ricordare che la fragilità, sia in termini economici che di peso politico, dell' 'Area Vasta' ha avuto inizio nel 1995, quando da un'unica Provincia ne nacquero tre. Forse oggi, senza nulla togliere all'attuale assetto istituzionale che va sostenuto ed anche in ragione della ricostituzione del collegio unico di centro (Cz/Kr/Vibo V.) introdotto dalla legge elettorale regionale, è giunto il tempo, se davvero si vuole che l'area baricentrica della Calabria esca dal cono d'ombra, di riflettere, come esige l'Europa, in una logica di rete che ci dia l'opportunità di realizzare proposte interessanti sul piano nazionale ed europeo. Una logica moderna - conclude Flora Sculco - che abbia come obiettivo lo sviluppo economico da realizzarsi integrando le eccellenze ed il capitale umano di cui disponiamo e badando a un'utilizzazione sinergica e proficua dei tanti giacimenti culturali, ambientali, storici, turistici di cui l'area nel suo complesso è ricca. Su questa importante tematica, da cui dipendente il presente ed il futuro di un'area strategica e fondamentale per l'intera Calabria, ciascuno e tutti sono
chiamati a fare la propria parte e, per quanto ci riguarda, ci impegneremo fino in fondo e senza alcun risparmio».