Una città più povera che perde pezzi di economia ed identità. C’era una volta Crotone con le fabbriche in piena attività, i partiti che sfornavano classe dirigenti e i sindacati pronti a scendere in piazza in difesa dei cittadini.
Un ossimoro vivente. A leggere i nomi dei firmatari del documento del Pd crotonese (41 tra dirigenti e sindaci, di cui 12 segretari di sezione e sei sindaci), diffuso oggi per congratularsi con Gino Murgi per la sua nomina nella segreteria regionale, si rizzano i capelli in testa anche a chi, come me, ne ha pochi o niente. C'è veramente da restare a bocca aperta nel vedere, nello stesso foglio, la firma del segretario provinciale del partito, Leo Berberio, e quella di Ciccio Sulla e Domenico Voce.
Le istituzioni vanno rispettate soprattutto da chi le rappresenta. Lo scorso venerdì, 24 marzo, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, è venuto a Crotone ad inaugurare una nuova camera operatoria dell'ospedale.
Nella regione più ricca di risorse idriche dell'Italia, i cittadini e le imprese agricole rischiano di restare senza acqua. L'allarme, e non è la prima volta, arriva dal presidente del Consorzio di bonifica, Roberto Torchia.
Quelle bare allineate, che hanno sconvolto le coscienze. A volte basta poco per cambiare il punto di vista, ma spesso succede che il cambio della visione delle cose è provocato da fatti traumatici, che penetrano nel profondo dei sentimenti umani e modificano la visione.
Sarebbe stato opportuno riflettere prima di aprire la polemica contro lo scrittore Emanuele Trevi per le considerazioni pronunciate durante la trasmissione “In Onda” su La7. Riflettere sulla presenza ingombrante della 'ndrangheta nella provincia di Crotone.