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Martedì, 30 Maggio 2023

POLITICA NEWS

BRUXELLES «Nel contesto del naufragio di Cutro, sabato sera tardi uno dei nostri aerei aveva visto un'imbarcazione che andava verso le coste italiane. Utilizzando le nostre camere termiche, abbiamo individuato la presenza di persone sotto coperta e, nonostante non ci fossero segnali di difficoltà, abbiamo dato informazione immediata alle autorità competenti italiane, come sempre il nostro protocollo prevede».

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"Frontex si rifiuta di consegnare ai familiari delle vittime gli atti richiesti del naufragio di Cutro". Lo denunciano i legali di diverse famiglie di migranti deceduti nel tragico naufragio del 26 febbraio scorso.

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Frontex ha «assolto al compito di segnalazione alle autorità italiane, la decisione se fare intervenire la Guardia di Finanza o istituire un'operazione Sar spettava a loro». Lo ha detto il direttore esecutivo della stessa agenzia Ue, Hans Leijtens, in audizione al Parlamento europeo, rispondendo a una domanda sul naufragio al largo di Cutro.

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Riguardo al naufragio avvenuto al largo delle coste joniche della Calabria, nel Crotonese, «si prega di notare che sono sempre le autorità nazionali competenti che classificano un evento come Sar, Search and Rescue». Lo sottolinea Frontex, in una dichiarazione pubblicata sul suo sito.

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«Nelle tarde ore di sabato, un aereo di Frontex che sorvegliava l'area italiana di ricerca e soccorso nell'ambito dell'operazione Themis ha avvistato un'imbarcazione pesantemente sovraffollata che si dirigeva verso le coste italiane: come sempre in questi casi, abbiamo immediatamente informato tutte le autorità italiane dell'avvistamento». Lo riporta un portavoce di Frontex all'Ansa.

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Sbarcati presso il porto di Crotone, nella mattinata odierna, 270 migranti, di nazionalità sub-sahariana, soccorsi nel Canale di Sicilia e trasportati su una nave della Marina Militare Maltese, nell'ambito del programma "Frontex". Nella circostanza, la Prefettura di Crotone ha coordinato le procedure per il primo soccorso e l'accoglienza, operate da personale del Comune di Crotone, delle Forze di Polizia, della Capitaneria di Porto, dell'Azienda sanitaria provinciale, della Croce Rossa e della Misericordia. Al momento dello sbarco, i migranti sono stati visitati da personale medico del Suem e della Croce Rossa e, trasferiti, secondo un piano di riparto del Ministero: 70 presso il Cda Cara di Isola di Capo Rizzuto; 63 in Lombardia, 13 in Liguria, 73 in Toscana, 51 in Piemonte.

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