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Martedì, 30 Maggio 2023

POLITICA NEWS

«Numerosi dirigenti iscritti al Partito democratico - informa una nota - sull’intero territorio crotonese, appresa la notizia della nomina di Gino Murgi a membro della segreteria regionale, intendono congratularsi con lo stesso augurandogli buon lavoro».

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«Il nostro osservatorio sulla corretta spesa dei fondi europei ha intercettato un po' di somme già a disposizione degli enti locali ancora non spesi». È quanto scrivono in una nota il Partito democratico della provincia di Crotone e il Circolo dem di Petilia Policastro.

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pd crotone insegnaUna nota della Federazione provinciale del Partito democratico di Crotone informa che: «Si è tenuta nella serata di ieri una partecipata segreteria provinciale del Pd durante la quale si è trattato anche il tema "Discarica di Scandale". È unanime, da parte di tutti i membri della segreteria, l'esprimere vicinanza ai concittadini di Scandale per quello che stanno vivendo in queste ore.
Il Partito democratico ha avviato una seria e profonda analisi della situazione venutasi a creare, avendo letto i provvedimenti e quanto la legge impone alle province che devono dotarsi, ognuna, di una propria discarica di servizio. A tal punto ci si chiede anche il perché la scelta ricada proprio e unicamente sulla Provincia di Crotone, per altro la Provincia che vede come massimo rappresentante istituzionale l'assessore regionale all'Ambiente.
La segreteria del Partito democratico nutre alcune perplessità che nei prossimi giorni porterà a conoscenza della Giunta regionale. La richiesta legittima è che la Provincia di Crotone non sia l'unica e non diventi, di conseguenza, la pattumiera della Calabria. Perché il rischio che, a differenza dell'assessore Rizzo, la segreteria provinciale prevede, è che questa si trasformi da discarica di servizio a discarica utile a smaltire ogni esigenza ed urgenza del sistema rifiuti dell'intera regione.
La Provincia di Crotone ha bisogno di essere bonificata e non trasformarsi in una ulteriore pattumiera. Il Partito democratico, dunque, vigilerà su questo tema delicatissimo per il territorio. L'impegno sarà quello di chiamare in causa nuovamente la Giunta regionale e rivedere, insieme ad essa, ogni soluzione possibile ed ancora percorribile che metta al sicuro la salute dei crotonesi».

 

 

 

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pubblico la famiglia èPartecipazione e condivisione per l'iniziativa del Partito democratico dal titolo "La famiglia è..." svoltasi nel pomeriggio di sabato scorso presso la sala Margherita a Crotone. L’iniziativa è stata voluta e realizzata dalle donne del partito cittadino, in collaborazione con i Giovani democratici ed è nata in risposta al congresso mondiale delle famiglie di Verona. Dalla sala Margherita di Crotone è arrivato un secco “No” «al pensiero unico; “No” all'oscurantismo ideologico; “No” alla negazione dei diritti acquisiti».
Il dibattito, moderato dalla giornalista Giulia Tassone, ha registrato gli interventi dei relatori: Nunzia Accietto (avvocato), Antonio Tata (Libera), Fabio Riganello (cooperativa sociale Agorà Kroton), Maria Rita Lamanna (associazione Non una di meno) e Alessia Sisca (associazione Diversi ma uguali Kr).
Numeroso e variegato il pubblico presente in sala tra cui i consiglieri comunali Rosanna Barbieri e Mario Megna, mentre è stato assente giustificato il capogruppo Pd Michele Ambrosio che aveva contribuito fattivamente all'organizzazione e alla realizzazione dell'evento. Presente inoltre in sala la Consigliera di parità della Regione Calabria Tonia Stumpo. Ha aperto i lavori, con i saluti del Partito democratico, Manuela Asteriti presidente dell'assemblea cittadina, la quale dopo avere rappresentato la portata politica dell'evento si è soffermata sulla necessità di «superare le chiusure, uscire dalle sedi di partito, abbandonare le storie già raccontate, tornare per strada e li ritrovarsi con i cittadini e con i soggetti che si riconoscono nei valori del centro sinistra. Sia la strada dei diritti la nuova Agorà da cui ripartire per provare a scrivere insieme un nuovo racconto, lo stesso chiesto e a cui lavora il Segretario Nazionale Nicola Zingaretti».
asteriti accietto lamanna tassone tata riganello«La famiglia – ha sostenuto Fabio Riganello – è la principale formazione sociale in cui la persona svolge la sua personalità secondo l'articolo 2 della Costituzione, mentre l'articolo 29 riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, quindi famiglia naturale, società naturale sta per diritto naturale. Ma cosa si intende – ha spiegato Riganello – per società e cosa per naturale. Il primo concetto, è impiegato come forma di organizzazione della convivenza umana, il senso dell'espressione è equivalente a quello di "formazione sociale"; la seconda definizione non è da intendersi immutabile, ma può modificarsi con il mutare del costume sociale, con l'evolversi della concezione della famiglia e dei rapporti dei suoi membri. In altre parole la famiglia è da intendersi come un luogo dove viene espressa la genitorialità, l'adultità, ed è un luogo che non è condizionato dalla appartenenza a un genere o una razza ma dalla singola persona».
Nunzia Accietto ha richiamato a concetti sulla mediazione (obbligatorietà e volontarietà), «la formazione del mediatore, dei contenuti del Ddl “Pillon”, la mediazione nel conflitto fisiologico e non patologico, mediazione esperienza nella scuola».
Antonio Tata ha invece parlare della famiglia di 'ndrangheta, cioè «della concezione mafiosa della famiglia che, tra l'altro, somiglia molto a quella dei partecipanti al convegno di Verona.
Maria Rita Lamanna, nel presentare l’attività dell’associazione “Non una di meno”, si è soffermata sulle tematiche del congresso di Verona, degli effetti del ddl “Pillon” e sulla legge 194 per l’aborto.
Alessia Sisca ha quindi rappresentato la famigli dal punto di vista della condivisione della disabilità. In particolare, la dottoressa ha parlato della propria esperienza famigliare (è mamma di uno splendido bambino con sindrome di Down), contrapponendola a certe sfaccettature desumibili dalle prese di posizione del Convegno di Verona.
Sono inoltre intervenuti dal pubblico Alberto Fauci (Gd), Rosa Barretta (ex direttrice del Consultorio cittadino), il segretario della Funzione pubblica dellaCgil (Crotone-Catanzaro-Vibo) le docenti Pina Alosa e Anna Melillo.

 

 

 

 

 

 

 

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pd crotone insegnaIl grande capolavoro del Partito democratico. C’è da restare sbigottiti per l’accordo che il Pd della provincia di Crotone ha sottoscritto con i DemoKratici di Enzo Sculco. Diciamolo subito e in maniera chiara il problema non è Sculco, che ancora una volta ha dimostrato di avere capacità politiche e una lucida visione; il problema è rappresentato dalla dirigenza del Pd, che ha sottoscritto un accordo che penalizza tre sindaci del partito: a Petilia Policastro, a Rocca di Neto e a Castelsilano. La questione è quella della lista unica presentata da DemoKratici e Pd per le elezioni provinciali. Nel prossimo mese di aprile i consiglieri comunali e sindaci di tutti i comuni della provincia di Crotone dovranno votare per eleggere dieci consiglieri provinciali. Il Pd e Sculco hanno deciso di presentare una lista insieme nella quale ci sono tre candidati dei DemoKratici che, nei loro comuni di residenza sono all’opposizione della maggioranza guidata da sindaci dem. Sono, quindi, nemici-avversari del Pd. A Petilia Policastro Sculco ha candidato Simone Saporito, nemico politico di Amedeo Nicolazzi, che ha deciso di pararsi i colpi candidando il proprio vicesindaco Francesca Costanza nella lista del centrodestra. La scelta di Nicolazzi ha favorito la presentazione della lista del centrodestra che, altrimenti, avrebbe avuto difficoltà a partecipare alla competizione. Il grande capolavoro del Pd ha favorito il centrodestra ed ha allontanato un sindaco dal partito. Il secondo capolavoro è stato fatto candidando Enzo Lagani, rappresentante di Rocca di Neto e avversario del sindaco dem Tommaso Blandino. La stesa cosa dicasi a Castelsilano, dove la candidata di Sculco, Pina Piperio si oppone al sindaco dem Franco Durante. I tre sindaci messi in difficoltà rappresentavano uno zoccolo duro contro Sculco che, incassando il risultato, potrebbe mettere in un angolo i suoi avversari grazie all’accordo sottoscritto con la federazione dem di Crotone. E non finiscono qui le “buone notizie”, perché l’accordo non è stato condiviso da tutti i dirigenti provinciali. C’è stata una frattura, che di fatto ha determinato la nascita di una terza lista targata sinistra. Questa lista dovrebbe raccogliere i voti del dissenso interno al Pd perché, secondo quanto si racconta, è nata proprio per volontà di questo dissenso. Il Pd si è diviso e Sculco, da grande volpone della politica, potrebbe lanciare un’opa per farlo proprio. A questo punto non sarebbe nemmeno un compito tanto complicato considerato che le spaccature interne hanno indebolito tutti. C’è voluto davvero un grande ingegno per raggiungere questo risultato proprio nel momento in cui il Pd, grazie al risultato delle primarie, stava riprendendo la marcia dei consensi. Sono i giochi della politica e questo succede soprattutto quando chi dà le carte non risiede nel territorio. Non è la prima volta che il burattinaio politico si diverte a mortificare la classe dirigente di Crotone. Tornando all’accordo con il grande Sculco, che farà ora il gruppo consiliare di Crotone? Tornerà a reggere il velo e a garantire la maggioranza al sindaco Ugo Pugliese? Che fine farà quel documento con cui si è annunciato il ritorno all’opposizione al Comune di Crotone? Bisogna capire se in via Panella o in via Firenze sia finita la carta igienica. Il rischio è che metà del partito farà opposizione e l’altra metà garantirà il numero legale a Pugliese, visto che da tempo non lo ha più. Se così fosse il Pd farebbe la funzione dello zerbino: una cosa insignificante, buona solo per pulire le scarpe sporche. Non bisogna dimenticare che Pugliese ha vinto le elezioni chiedendo di votare contro il Pd. Si è proposto come alternativa al Pd.


P.S. Mi auguro che il Pd abbia la voglia di replicare al contenuto dell’editoriale, perché mi piacerebbe parlare delle vergogne commesse durante le primarie su cui è stato steso un velo pietoso.

 

 

 

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comune4Con una riunione bipartisan, intercorsa nella mattinata tra delegazioni della Prossima Crotone, del Partito democratico e della Regione, si è messa in moto la macchina organizzativa per la manifestazione "Cantiere Crotone – Rapporto alla città" in programma per tutta la giornata del prossimo 13 dicembre. Il vertice operativo si è tenuto in tarda mattinata tra il sindaco Ugo Pugliese, il leader della Prossima Crotone Enzo Sculco, la figlia e consigliera regionale Flora, il presidente del consiglio Serafino Mauro e l'assessore ai Lavori pubblici Tommaso Sinopoli per la Prossima Crotone; il segretario cittadino Antonella Stefanizzi, l’ex segretario provinciale Arturo Crugliano Pantisano, i consiglieri comunali Mario Galea, Michele Ambrosio, Mario Megna per il Partito democratico; e il capostruttura del presidente Oliverio, Giancarlo Devona, per la Regione. Porte blindate, nessuno scatto concesso alla stampa, la riunione è andata avanti fino a ora di pranzo. Bocche cucite al termine, il motivo dell’incontro era quello della manifestazione del 13 dicembre, non è stato rivelato altro. Una cosa è certa: Prossima Crotone e Pd ormai dialogano, senza nascondersi troppo. Del resto, la posta in palio è davvero alta e, dopo il “Patto di San Giovanni in Fiore”, c’è la convinzione che bisogna marciare in sinergia per risolvere i tanti problemi che affliggono Crotone. A partire dalla firma cruciale del "protocollo d'intesa" sull'Antica Kroton che avverrà la mattina del 13 dicembre nella sala consiliare del Comune, quando il Sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, e il presidente della Regione, Mario Oliverio, daranno così il via, di fatto, all'avvio delle attività di questo progetto da 61,8 milioni di euro dedicati a Crotone e che la città attende ormai da anni. Alla firma del protocollo d'intesa presenzieranno l'assessore regionale all'Ambiente, Antonella Rizzo, e la consigliera regionale di Crotone, Flora Sculco. La manifestazione prevede poi una serie di sopralluoghi su spazi di notevole importanza per la città di Crotone. Il presidente della Regione e il Sindaco visiteranno il cantiere "Teatro", che non resterà cantiere a lungo, e il "Porto Vecchio", due strutture interessate a cospicui investimenti (3,9 milioni di Euro per il completamento del Teatro e circa 7 milioni di euro per la messa in sicurezza del Porto Vecchio). Nel pomeriggio l'attenzione si sposta invece su Parco Pignera, ed in modo particolare sui Giardini di Pitagora, dove alle 17 si svolgerà il convegno "Cantiere Crotone – Rapporto alla città: le cose fatte, le cose da fare per #lacittàdeitremillenni", in cui il sindaco relazionerà, direttamente ai cittadini, su tutto ciò che è stato realizzato in questi primi 18 mesi di amministrazione e sulle tante cose messe in cantiere e che si realizzeranno nei prossimi mesi. Al convegno, che sarà concluso dal presidente Oliverio e interverranno il commissario per il risarcimento Eni, Elisabetta Belli, l'ambasciatore della Calabria nel mondo, il crotonese Michele Aracri, top manager del gruppo De Rigo, e la consigliera regionale Flora Sculco.

 

 

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