«La riapertura dell'aeroporto Sant'Anna - scrive il comitato cittadino ad esso dedicato - pare debba essere in continua attesa di eventi decisioni e assegnazioni presunte e mai formalizzate. Il Comitato cittadino aeroporto Crotone, per quanto se ne parli già dal 2 marzo, non ha, a tuttora, certezza di assegnazione di gestione provvisoria dello scalo pitagorico alla Sacal (società aeroportuale lametina) da parte di Enac. Si era parlato della medesima assegnazione subito dopo la sospensiva del Consiglio di Stato, il giorno prima del tavolo ministeriale romano al quale erano stati convocati il sindaco di Crotone di Isola Capo Rizzuto e il presidente regionale. Ciò premesso e visti i tempi estremamente ristretti che mettono a rischio la stagione estiva, Il Comitato cittadino aeroporto Crotone chiede certezze sulla gestione provvisoria di Sacal e se, a tutt'oggi, Enac non avesse ancora assegnato, auspichiamo che formalizzi al più presto perché Crotone deve volare e deve volare subito. Non si vorrà arrivare al 5 dicembre, data della definitiva decisione del Consiglio di Stato sull’illegittimità del bando, in nome di valutazioni, accordi e quant'altro? I cittadini hanno bisogno di celerità e i termini sono scaduti da tempo. Pertanto il Comitato rinnova l’invito al sindaco Ugo Pugliese affinché indica il tavolo istituzionale con i quaranta sindaci della fascia ionica interessati alla risoluzione di tale problema e preoccupati per le sorti di questa terra che vede l’aeroporto Pitagora chiuso dal 1 novembre. Chiederà, inoltre, un incontro con la Sacal per comprendere le reali intenzioni della società sul progetto di investimenti, per conoscere il piano industriale e il conseguente sviluppo del territorio crotonese, nonché per chiedere il reintegro dei voli in precedenza esistenti: Roma, Pisa, Milano, pur comprendendo le difficoltà che potranno presentarsi, visto che le compagnie hanno già programmato tutta la stagione estiva e sono in via di programmazione di quella invernale. Riteniamo necessario, inoltre, che si avvii la procedura per l’attivazione dell’Ils, l'atterraggio strumentale, in quanto questo sistema è essenziale per evitare la criticità della nebbia e qualsiasi dirottamento dei voli che incidono considerevolmente sui costi delle compagnie che potrebbero esitare ad investire sul nostro scalo. Non di secondaria importanza, il Comitato sostiene la necessità della riassunzione e tutela dei dipendenti della precedente gestione. Inoltre si avverte l'urgente necessità di incontrare il governatore Mario Oliverio affinché mantenga le promesse fatte per lo scalo crotonese che deve essere messo in condizione di ricevere flussi turistici, rimuovendo le criticità che non consentono la riapertura e un riavviamento adeguato dello scalo. In tal senso il Comitato vorrebbe poter confrontarsi con le parti e fare proposte attuabili a breve scadenza, fermo restando l'indispensabile attribuzione della gestione provvisoria e l'espletamento dei collaudi necessari. A disposizione del sistema aeroportuale calabrese ci sono otto milioni di euro, la politica deve intervenire, dimostrando la volontà di mantenere attivo l’aeroporto, di incrementare i voli, di promuovere il turismo, affinché la fascia ionica non risulti essere periferica e abbandonata a sé stessa».