Attraverso questo report, Padula chiede al socio unico quale «azioni intende intraprendere relativamente al rilancio e al risanamento aziendale». Ma solo dopo aver definito un quandro completo della situazione attuale di Akrea.
«Il cda – ricorda Padula nella missiva – insediatosi in data 19 luglio 2023 ha da subito iniziato l'attività ricognitiva finalizzata alla definizione della situazione finanziaria ereditata dalle precedenti gestioni, che presenta debiti correnti per un importo pari a 2.418.615,93 di euro. (..) Più in dettaglio si riporta la situazione debitoria delle gestioni imputabili ai cda presieduti rispettivamente dall'ingegner Giglio e dall'ingegner Bevilacqua, che hanno portato a chiudere il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 con una perdita pari a 738.637,00 euro».
Situazione, questa, che secondo la relazione di Padula «viene ulteriormente aggravata dalle perdite previste per l'esercizio in corso, valutabili nell'ordine di circa 950.000,00 euro (salvo verifica in diminuzione di alcune voci di spesa), come emerge da una prima bozza di budget discussa in cda ma ancora non approvata».
Alcune voci, inoltre, avverte il presidente del Cda, potrebbero ulteriormente aggravare l'attuale situazione di Akrea in seguito all'omessa corresponsione da parte dell'Ente proprietario delle somme relative al «mancato riconoscimento del credito derivante dal servizio di "sosta regolamentata' pari a 148.801,22 euro (...)» e al «mancato riconoscimento del credito derivante dal servizio di "pulizia arenile" pari a 31.355,00 euro».
«In tal caso – calcola Padula –, la perdita prevista per l'anno 2023 potrebbe essere valutabile nell'ordine di oltre 1.100.000,00 euro».
Ma ciò che Padula considera «un ulteriore impatto devastante sul bilancio societario, sia sul versante economico, ma ancor di più sul versante finanziario» potrebbe derivare anche in relazione all'eventuale mancato riconoscimento delle somme derivanti dal finanziamento regionale per la raccolta differenziata (Por Calabria Fesr 2014/2020 Azione 6.1.2. - Operazione Crotone, la natura è in festa! Arriva la raccolta differenziata. Avvio del servizio di raccolta differenziata). La somma complessiva è di 1.572.975.00 euro, di cui 500.000,00 euro già anticipati da Akrea Spa. «Al riguardo – sottolinea Padula –, è opportuno evidenziare che le modalità di copertura della somma per la gara di cui sopra sono state previste nella delibera di cda n. 13 del 3 ottobre 2022 e che tale delibera è stata completamente disattesa e parzialmente modificata con il verbale del cda del 4 maggio 2023».
A conti fatti, dunque, gli importi delle perdite degli esercizi 2022 (già consolidate) e 2023 (da consolidare) vanno ad intaccare il capitale sociale aziendale di oltre un terzo «con la conseguente assunzione dei relativi provvedimenti previsti dal Codice civile», avverte il presidente del cda.
Padula, più avanti nella relazione, «conferma una situazione di crisi economico-finanziaria di tipo strutturale, per la quale l'Ente proprietario dovrà assumere le opportune decisioni».
L'azienda, infatti, nelle attuali condizioni «non è in grado di far fronte autonomamente a tale grave crisi che potrà comportare una situazione di insolvenza causata da azioni esecutive da parte dei creditori che, peraltro, stanno già sollecitando il pagamento dei loro crediti e, in taluni casi, hanno già proposto azioni legali».
Nell'analisi compiuta dal manager risulterebbe «evidente la situazione di criticità ereditata dalle precedenti gestioni, con flussi di spesa superiori all'importo riconosciuto dal contratto di servizio in essere, che risulta inadeguato rispetto ai compiti che la Società è chiamata a svolgere».
Nella parte finale della relazione Padula pone all'esame della proprietà il Piano degli Investimenti necessari per il funzionamento aziendale, dove una parte cospicua della somma proposta riguarda, in particolare, l'adeguamento e la ristrutturazione dell'immobile di proprietà dell'azienda, ubicato in località Passovecchio.
Padula parla al riguardo di «lavori urgenti ed improcrastinabili finalizzati al ripristino delle condizioni di sicurezza e ha sollecitato il cda alla loro realizzazione, richiedendo le risorse necessarie alla proprietà». «Si rimarca che tale adempimento – sottolinea Padula – è prioritario rispetto a qualunque altro poiché incide sul ripristino delle condizioni di sicurezza garantite dal D.Igs. 81/2008. Sul punto si deve accusare la mancanza assoluta, nel corso degli anni, di interventi strutturali presso il capannone aziendale, cosi come si evince dalle reiterate relazioni da parte della Rspp, per ultimo la nota prot. N. 4889 del 4/10/2023, nella quale si segnala ancora una volta che lo stesso deve essere sottoposto ad urgenti lavori di bonifica e manutenzione straordinaria». Nella relazione si ribadisce quindi «la grave situazione di crisi aziendale che incide sulla necessaria ed indispensabile operatività oltre a comportare la già citata possibile situazione di insolvenza».
Ma c'è un ultimo nodo che il presidente del cda intende portare all'attenzione dell'Amministrazione comunale: «È opportuno segnalare – scrive nella relazione – l'elevato contenzioso da parte dei dipendenti, con vertenze definite negativamente per la società e senza che si sia proceduto ad una composizione bonaria di quelle situazioni palesemente soccombenti per Akrea Spa: l'importo dell'esborso originato delle vertenze in atto ed in itinere è valutabile nell'ordine di oltre 600.000,00 euro».
Per quanto riguarda l'attività del nuovo cda, Padula informa che «questa si è estesa anche all'esame delle modalità operative di esecuzione dei servizi, ed è mirata ad avviare un processo di riorganizzazione delle risorse umane indirizzato ad una ridefinizione di ruoli e mansioni, in linea con il dettame del Ccnl applicato, eliminando, ove possibile, compensi aggiuntivi precedentemente deliberati e storture organizzative che hanno portato nel tempo ad accumulare 5.186,36 giornate di ferie e permessi non goduti (valutabili in un importo complessivo pari a 589.799,21 euro) e un elevato utilizzo di lavoro straordinario/notturno/festivo».
Per Padula «l'assetto organizzativo ereditato da questo cda, unitamente ad un piano degli investimenti effettuato in modo parziale rispetto a quello previsto dal Conai, ha generato costi addizionali ed evidenti disservizi con riflessi negativi sulle percentuali di raccolta differenziata e sul servizio in generale».
«In definitiva – sintetizza Padula –, il risanamento e il rilancio dl Akrea Spa, se voluto e deliberato dalla proprietà, non può che passare attraverso l'afflusso di nuovo capitale finalizzato alla definizione, in forma transattiva, dei debiti maturati nel corso di questi anni ed all'effettuazione di un piano di investimenti in linea con quanto stabilito dal Conai per il conseguimento degli obiettivi aziendali».
Padula condivide l'invito espresso dal Collegio in una nota del 10 luglio scorso nel quale afferma che «è del tutto evidente che il contratto di servizio per Akrea costituisce, a questo punto, lo strumento fondamentale per la valutazione delle condizioni di efficienza, efficacia ed economicità del servizio reso e, alto stesso tempo, il mezzo atto a riportare l'equilibrio economico fondamentale per garantire la stessa continuità aziendale oltre che al raggiungimento degli obiettivi aziendali"».
Nelle conclusioni, Padula richiede al socio Comune di Crotone di «volersi determinare rispetto alle azioni che intende intraprendere relativamente al rilancio e al risanamento aziendale dotando la società di tutte quelle risorse strumentali ad investimenti ed adeguamenti normativi e predisponendo un adeguato contratto di servizio che possa evitare la perdita per il terzo anno consecutivo, con tutte le relative conseguenze derivanti da tale situazione».