«Non accettiamo, da un lato, l'impostazione che si va via per un aumento di 2,5 euro (dell'addizionale comunale sui collegamenti aerei, ndr) e dall'altro lato è vero che vogliamo tenere al minimo le tasse come in tutte le politiche del governo». È quanto ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, rispondendo al question time a un'interrogazione sulla decisione di Ryanair di eliminare numerose tratte da e per alcuni aeroporti italiani tra cui Crotone. «Verrà verificata in queste settimane - ha detto il ministro -, da qui a giugno, la possibilità di ridurre al minimo l'addizionale. Nell'ambito del processo di liberalizzazione del trasporto aereo, i vettori titolari di licenza hanno la possibilità di scegliere le rotte sulle quali far arrivare i loro aerei», ha ricordato Delrio sottolineando però che «le compagnie aeree hanno affrontato questa questione in maniera che io non condivido - ha osservato - con minacce di ridurre i voli e il personale, a causa di una tassa prevista da anni per il potenziamento del fondo a tutela dei lavoratori che perdono l'occupazione: questo tipo di collegamento - ha proseguito il ministro - è assolutamente arbitrario, molte di loro avevano preannunciato da tempo il disimpegno. Appare, quindi, più una scusa che una realtà. Ho già avuto modo di discutere di questo con l'amministratore delegato di Ryanair e di Easyjet». Certamente, ha proseguito Delrio, «dobbiamo fare in modo che l'aumento delle tariffe, peraltro proporzionato a quello di tutti gli altri paesi europei, non deprima il mercato. Abbiamo specificato già che non è retroattivo e il nostro impegno a ricercare soluzioni che alimentino il fondo speciale del trasporto aereo, non attraverso un aumento progressivo delle addizionali, c'è ed è a tutto campo».