«Inoltre, nello stesso provvedimento – prosegue la nota – si ordina a tutta la cittadinanza, con decorrenza mercoledì 25 maggio prossimo e fino alla permanenza del livello di allarme in oggetto, il divieto di prelievo e di consumo di acqua derivata dal pubblico acquedotto per: irrogazione e annaffiatura di giardini, orti e prati; lavaggio privato di veicoli; lavaggio di aree cortilizie, piazzali, strade e marciapiedi; il riempimento di piscine (anche non fisse), fontane ornamentali, vasche da giardino e tutti gli usi diversi da quello alimentare domestico e per l’igiene personale».
«A spingere il provvedimento del sindaco Maria Grazia Vittimberga – specifica la nota – è stata la non perfetta gestione delle condotte idriche del territorio con particolare riferimento all’acqua proveniente dal lago di Sant’Anna: “A seguito di una relazione che mi è stata fatta dall’ufficio sono stata costretta a prendere una decisione così drastica nei confronti del Consorzio di Bonifica. Nella relazione sono state messe in evidenza una serie di difficoltà oggettive con gli enti Congesi e Consorzio di Bonifica, quest’ultimo in particolare non sta garantendo l’erogazione del minimo necessario per far riempire, anche in maniera lenta, le vasche”».
«La saracinesca – continua il sindaco – è stata chiusa completamente, cosa che, da quanto mi dicono i tecnici, non è mai successa negli ultimi 30 anni. Mi sono chiesta perché stia succedendo tutto questo nonostante non ci siano delle particolari esigenze tecniche che possano indurre il consorzio a chiudere la mandata della saracinesca. La nostra richiesta, fatta verbalmente nei giorni scorsi ma rimasta inascoltata e che dunque ci ha costretto a muoverci con la forza attraverso quest’ordinanza, è semplicemente per garantire l’acqua che consenta le giuste condizioni igienico-sanitarie».
«Se dobbiamo essere costretti – prosegue Vittimberga –. a discutere attraverso atti ufficiali da oggi lo faremo, perché è nostro dovere badare alle esigenze dei cittadini nel pieno rispetto della legge. Il Lago di Sant’Anna ricade nel territorio di Isola Capo Rizzuto, pertanto da oggi pretendo che ogni qual volta che si prendono decisioni drastiche queste devono essere precedute da un’interlocuzione con la sottoscritta e con i nostri uffici. Al momento l’unico che tiene vivi questi rapporti è il presidente Torchia, confidando nella sua esperienza spero possiamo trovare soluzioni proficue che consentano ai miei cittadini di non rimanere più senz’acqua», conclude il sindaco.