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EDITORIALE│Strisce blu a Crotone: ''balzello'' che si abbatte sui piu' deboli

Posted On Domenica, 28 Maggio 2023 17:26 Scritto da Gaetano Megna
EDITORIALE│Strisce blu a Crotone: ''balzello'' che si abbatte sui piu' deboli Foto: repertorio

La città è sempre più blu. Non si tratta, purtroppo, del colore del cielo o del riflesso del mare, ma delle strisce disegnate per i parcheggi a pagamento. La scelta dell’amministrazione comunale, di fare pagare “il pizzo” per parcheggiare in città, non è condivisibile.

Qualcuno potrebbe obiettare che le strisce blu rappresentano scelte di civiltà che accomunano tutte le città più evolute o che bisogna preservare il centro cittadino dalle presenze delle auto. Non c’è dubbio che questi ragionamenti hanno una logica e possono essere condivisibili se applicati in città con un numero di abitanti elevato e con situazioni economiche non da terzo mondo, come quella di Crotone.
Pesa, per esempio, il fatto che il parcheggio a pagamento a Crotone costa quanto quello di Matera, che è una delle città campione di turismo a livello mondiale. Crotone ha più disoccupati che occupati e chi ha la macchina, in molti casi, la condivide con i diversi componenti della famiglia che, per lo più, risultano disoccupati o sottoccupati.
Il parcheggio nel centro cittadino lo utilizza il pensionato o la mamma di famiglia che va al centro a fare la spesa. Lo si fa perlopiù per comprare frutta, verdura e altro a prezzi meno esosi. Insomma si fa per risparmiare qualche centesimo. L’introduzione del “balzello” delle strisce blu, purtroppo, rende meno conveniente il ricorso ai mercatini presenti nel centro cittadino e i costi per le famiglie salgono.
Oltre ai costi elevati colpisce anche la scelta e il numero di parcheggi realizzati per fare pagare “il balzello”. Strisce realizzate in spazi impossibili, che hanno ridotto la carreggiata delle strade rendendole meno sicure, strisce in quantità industriali davanti al pronto soccorso e intorno all’ospedale, strisce davanti alle scuole e agli uffici.
Tutte queste strisce danno l’idea che devono pagare “il balzello”, le persone che hanno problemi di salute e fanno ricorso al pronto soccorso o si recano in ospedale per fare esami diagnostici o visite specialistiche. Molti dei pazienti, fatta eccezione per il ricorso al pronto soccorso, pagano già “il balzello” dei ticket sanitari o addirittura la visita specialistica o la prestazione fatta in intra-moenia. Il paziente-malato diventa così il pollo che tutti spellano.
Anche il Comune con le strisce blu fa la sua parte. Questo paziente, tra l’altro, non sa nemmeno quanto tempo deve stare in ospedale. Il sindaco Voce ha fatto mai l’esperienza di dovere andare al pronto soccorso? Si sa quando arrivi, ma nessuno è in grado di stabilire quando potrai ritornare a casa. Quante ore devi programmare per lasciare l’auto nelle strisce blu?
Evidentemente chi ha deciso di riempire di blu le strade intorno all’ospedale non ha mai avuto la necessità di ricorrere alla struttura. Prima o poi questa esperienza la facciamo tutti, perché sono come le mosche bianche coloro che nascono in salute e lasciano questa terra in salute. I docenti che vanno a lavorare e sono costretti ad usare l’auto, perché l’abitazione non è vicina all’edifico scolastico, nelle spese devono programmare anche quelle per il parcheggio.
Che bellezza! Il “pizzo” lo devono pagare anche coloro che vengono a Crotone da altri territori. Si è mai riflettuto che questo potrebbe convincere i potenziali clienti dei nostri commercianti ad andare da un’altra parte? Strisce con “balzello” anche sul lungomare (piazzale Ultras su tutti). Questa estate chi vorrà andare a fare il bagno sulle spiagge libere dovrà pagare “il balzello”.
Si è riflettuto sul fatto che le spiagge libere sono frequentate dalla parte più povera della popolazione? Si tratta di una massa di persone che non possiede la seconda casa e non può permettersi il lusso di pagare per avere un posto nelle strutture balneari. Crotone è una delle città più povere della Calabria e non tutti i giovani sono figli di famiglie che possono permettersi il lusso di paghette consistenti e, quindi, di andare in macchina sul lungomare. Riempire di blu la città è stato, a mio avviso, un errore che penalizza le parti più deboli e povere della popolazione. Gli errori si fanno e, però, si possono anche correggere. Il sindaco Voce deve anche tenere in debita considerazione le richieste che arrivano dal popolo amministrato. Se non lo dovesse fare se ne assumerà la responsabilità e i cittadini-elettori terrano conto anche di queste scelte.