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Fallimento Soakro, il tribunale concede 10 giorni di tempo ai sindaci per costituire il nuovo consorzio

Posted On Mercoledì, 18 Novembre 2015 18:52 Scritto da

lavoratori soakro tribunale2Dieci giorni di tempo per arrivare con una soluzione concreta sul tavolo. La sezione fallimentare del Tribunale di Crotone riunitasi in camera di consiglio questa mattina per la procedura relativa a Soakro ha deciso di riservarsi in merito alla dichiarazione di fallimento della società pubblica crotonese. Lo ha deciso dopo aver ascoltato i sindaci e i vertici della società pubblica per comprendere quali siano le reali intenzioni dei soci (i Comuni) all'indomani della dichiarazione di fallimento di Soakro. La società pubblica crotonese, infatti, gestisce il servizio idrico integrato del territorio e dunque un servizio pubblico essenziale che non può essere interrotto. I sindaci, dalla loro, si sono impegnati a costituire il consorzio che dovrebbe subentrare a Soakro a ridosso del suo smantellamento. La cosa, del resto, era stata discussa nella Conferenza dei sindaci svoltasi lo scorso 7 novembre a Torre Melissa [LEGGI ARTICOLO]. Già in quell'occasione, i sindacati avevano sollecitato i vari consigli comunali del Crotonese a deliberare l'adesione del nuovo soggetto in vista dell'udienza che si è celebrata appunto quest'oggi, al quarto piano del Tribunale di Crotone. I giudici hanno dato ai sindaci il termine ultimo di dieci giorni per deliberare l'adesione al consorzio nelle rispettive assemblee cittadine. Sì perché la dichiarazione di fallimento della società (su cui pendono due istanze) è cosa ormai certa. D'altra parte, però, non si possono chiudere i rubinetti d'improvviso e lasciare al contempo i cittadini in balìa delle procedure previste dal codice in caso di fallimento di una società. Il tribunale sta dunque concedendo alle istituzioni un'ulteriore fetta di tempo per evitare che il tutto si compia senza che si sia creata un'alternativa concreta alla gestione del servizio integrato delle acque sul territorio. Se i consigli comunali non dovessero comunque deliberare in favore del nuovo consorzio, allora la gestione passerebbe ai singoli Comuni. Ipotesi, questa, che non piace per niente ai sindacati in quanto significherebbe un futuro scontato per i 112 lavoratori in forze all'azienda. Ecco perché, al termine del procedimento di questa mattina, Francesco Gatto della Filctem Cgil ha annunciato venti di guerra nelle prossime da parte delle maestranze.