«Il quotidiano Avvenire – si legge nella nota -, sollecitato dai volontari delle associazioni che ascoltano ogni giorno famiglie e imprese in difficoltà economica, ha in più articoli sollevato il problema della gestione dei crediti cartolarizzati».
«Avvenire ha intervistato i volontari – spiega la nota - che difendono famiglie e imprese vessate dalle aziende di recupero credito, per conto degli speculatori internazionali che hanno acquistato il credito. Una situazione grave che coinvolge in Italia molti risparmiatori e famiglie - si stima circa 8 milioni di Italiani - ma, per lo più, ignorato dall'opinione pubblica».
«Molti altri quotidiani – riporta la nota - hanno ripreso in questi giorni il tema e si sta discutendo pubblicamente di un decreto-legge del governo che, stando alle anticipazioni, dovrebbe garantire la possibilità di una transazione sottratta all'arbitrio o alla avidità degli speculatori internazionali che, attraverso le obbligazioni emesse dalle società di cartolarizzazione, detengono il credito residuo. Dando la possibilità al debitore di estinguere il proprio debito a valori ragionevoli, ma soprattutto di non perdere definitivamente il proprio bene che spesso è la prima casa».
«Poiché tutti i principali partiti hanno depositato disegni di legge simili tra di loro – auspica la Fondazione Zaccheo -, ci sono le condizioni perché si affermi la volontà comune che gli incredibili privilegi di cui godono gli acquirenti del debito delle famiglie italiane vengano finalmente regolamentati in modo che i risparmiatori non siano più vittime di operazioni di sciacallaggio finanziario».