«Seppur non perviene dalla parte politica di cui faccio parte e senza essere fraintesa - scrive Vrenna - credo che, oltre ad avere un ruolo istituzionale e politico, siamo prima di tutto persone che vivono la vita in maniera differente, con le proprie problematiche, problematiche serie che vanno oltre le appartenenze. Motivo per il quale ho deciso di firmare un documento che non poteva far chiudere gli occhi sul tema Bonifica e rifiuti pericolosi, poiché è un argomento così importante e rilevante che prescinde dai colori e gruppi politici di appartenenza. Quello della Bonifica e dei rifiuti pericolosi che riguardano la zona della cosiddetta passeggiata degli innamorati è un problema sul quale non si deve tacere, ma deve essere affrontato sistematicamente, scuotendo le coscienze di ognuno. Occorre fare un passo indietro però. Correva l’anno 2014 quando la nostra Crotone si trovò protagonista nella trasmissione Le Iene, venendo definita la terra dei veleni, poiché la stessa è risultata essere uno dei siti più inquinati dello stivale, con alto tasso di mortalità a causa di patologie tumorali. Ciò che mi ha spinto a firmare questo documento concerne proprio la tematica della salute, bene prezioso e inalienabile, che difatti mi ha coinvolta in prima persona. La mia è una testimonianza di come sia facile per una ragazza di 30 anni ammalarsi di tumore, con la conseguente paura di dover combattere e che non sempre si ha la forza per farlo. Una problematica, dunque, che da anni annienta generazioni e che dal 2014 ad oggi le prospettive non sono migliorative, tant’è che Eni ha cambiato rotta, mettendo da parte l’idea di destinare i rifiuti pericolosi fuori regione ed ha posto l’attenzione al voler tombare gli stessi, nel cuore che riguarda la zona industriale di Crotone. Questo testimonia lo sfruttamento di questa terra e le conseguenze pagate da chi la popola, senza porre la giusta attenzione alla motivazione economica e politica di questa scelta. Possiamo chiudere gli occhi davanti all’ennesimo atto di distruzione? Dobbiamo continuare a far sfruttare malevolmente questa terra? Dobbiamo vedere ancora morire i nostri affetti ed espiare colpe altrui? Direi e dico proprio di no!».