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Mercoledì, 04 Ottobre 2023

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Riciclaggio, allarme rosso nel Crotonese: quinta provincia per segnalazioni

Posted On Sabato, 09 Settembre 2023 13:23 Scritto da

Nel 2022 il numero di operazioni sospette inviate all’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia ha toccato il record storico di 155.426 segnalazioni. Una su quattro è stata considerata ad alto rischio, il 99,8% del flusso totale è riconducibile all’ipotesi di riciclaggio e nel 90% circa dei casi le comunicazioni sono giunte dalle banche, dalle Poste e dagli intermediari finanziari (come Imel, Sim, assicurazioni, fiduciariee affni).

A dirlo è l’Ufficio studi della Cgia che lancia l’allarme: "il pericolo che la criminalità economica stia incuneandosi nel nostro mondo produttivo è sempre più elevato". Non solo. "Se la combinazione tra l’aumento dei tassi di interesse e la diminuzione dei prestiti bancari alle Pmi verificatosi in questo ultimo anno dovesse continuare, non è da escludere che il numero delle imprese a rischio infiltrazione mafiosa sia destinato a crescere ulteriormente", sottolinea.
Secondo una stima prudenziale redatta della Banca d’Italia, il giro d’affari della criminalità organizzata in Italia ammonterebbe a circa 40 miliardi di euro l’anno, cioè circa 2 punti di Pil, secondo l'ufficio studi Cgia.
Questo importo non include i proventi economici ascrivibili ai reati violenti - come furti, rapine, usura, ed estorsioni - ma solo quelli originati dalle transazioni illecite caratterizzate dall’accordo tra un venditore e un acquirente (contrabbando, traffico di armi, scommesse clandestine, lo smaltimento illegale dei rifiuti, il gioco d’azzardo, la ricettazione, la prostituzione e la vendita di sostanze stupefacenti).
A livello regionale il Lazio (336,9 segnalazioni ogni 100mia abitanti), la Campania (325,5) e la Lombardia (278,1) sono le realtà che nel 2022 hanno fatto pervenire il più alto numero di segnalazioni.
Su base provinciale, invece, le situazioni più a rischio si sono verificate a Milano (472,9 segnalazioni ogni 100mila abitanti), Roma (404,8), Prato (388,2), Napoli (386,9), Crotone (371,7), Siena (366), Imperia (335,5), Trieste (328,6), Caserta (303,4) e Bolzano (298,7) (vedi Tab. 2). In linea di massima, le realtà più a rischio a livello nazionale sono le grandi aree metropolitane (Milano, Roma, Napoli e Firenze) a cui si affiancano le province di confine (Imperia, Trieste, Bolzano, Aosta) e i territori con livelli di criminalità organizzata molto preoccupanti (Crotone, Caserta e Reggio Calabria). A queste tendenze spiccano poi le specificità di Prato (forte presenza della comunità cinese), Rimini (cuore del turismo balneare) e Venezia (città portuale, alta vocazione turistica e in cui è presente il Casinò municipale).