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Lunedì, 09 Settembre 2024

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CROTONE «In questi giorni stiamo assistendo a uno scenario politico alquanto indecoroso e, oserei dire, squallido riguardo alla questione della bonifica industriale di Crotone». È quanto scrive in una nota Iginio Pingitore, capogruppo di “Stanchi dei soliti” al consiglio comunale di Crotone.

 

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CROTONE «Il commissario straordinario del Sin di Crotone (Emilio Errigo, ndr) ha il compito di coordinare, accelerare e promuovere gli interventi di bonifica e di riparazione del danno ambientale nel Sito contaminato di interesse nazionale. A prescindere da pur legittime opinioni divergenti, che potranno e dovranno trovare composizione nelle opportune sedi, il commissario straordinario non mancherà, dunque, di porre in essere tutte le azioni necessarie al fine di dare attuazione al mandato ricevuto dal presidente del Consiglio dei ministri, volto a rimuovere gli ostacoli al pronto avvio degli interventi di bonifica delle aree, dei suoli e delle falde acquifere, oramai da troppo tempo approvati ma mai realizzati».

 

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CROTONE «Il primo di agosto 2024, con l'emanazione del Decreto ministeriale, è stata scritta un'altra pagina drammatica della storia della bonifica di Crotone. Una storia iniziata ventitré anni fa. Era il 2001 quando le aree industriali dismesse di Crotone, Cassano e Cerchiara di Calabria furono dichiarate Siti di interesse nazionale (Sin) con un decreto legislativo del ministero dell'Ambiente. Quella che sembrava essere una decisione cruciale per il risanamento ambientale e la tutela della salute pubblica si è trasformata in una vicenda interminabile, caratterizzata da ritardi, progetti fallimentari e incertezze burocratiche che hanno paralizzato ogni intervento».

 

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CROTONE «Il presidente della Regione Occhiuto chieda al ministro dell'Ambiente Frattin l'immediata revoca del decreto del 1° agosto scorso che consente ad Eni Rewind di lasciare i rifiuti (speciali pericolosi) della bonifica a Crotone. Quella che si è determinata è una situazione grave che non può essere in alcun modo accettata pena la condanna definitiva di Crotone e del territorio ad essere per sempre una “Terra di veleni”». È quanto sostiene il comitato "Fuori i veleni. Crotone vuole vivere".

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CROTONE «Sostenendo il decreto del Ministero dell'Ambiente hanno gettato la maschera e ora è chiaro chi da una parte è pronto a difendere il territorio e chi dall'altro tutela gli interessi dell'Eni. E tra questi ultimi spicca la viceministra leghista all'Ambiente Vannia Gava che trova "incomprensibile" l'impugnazione del decreto Mase dichiarando che i rifiuti debbano restare a Crotone».

 

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CATANZARO «In merito al decreto direttoriale con il quale il Mase ha dato il via libera a Eni Rewind per smaltire le scorie della bonifica dell'area industriale dismessa nella discarica Sovreco di Crotone, il viceministro all'Ambiente e Sicurezza energetica, Vannia Gava, non ricorda evidentemente la posizione della Regione Calabria espressa in modo chiaro in conferenza dei servizi». Lo afferma in una nota Salvatore Siviglia, direttore generale del dipartimento Territorio e tutela dell'ambiente della Regione Calabria.

 

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