Da giugno e fino alla fine di agosto Ryanair operera' un volo giornaliero da Milano-Bergamo per Crotone e un collegamento, per tre volte alla settimana, da Pisa a Crotone. E' quanto annunciato dalla compagnia aerea che realizzera' i collegamenti in collaborazione con la Sacal, la societa' di gestione degli aeroporti calabresi. La compagnia low cost irlandese ha annunciato proprio oggi la programmazione invernale 2018/2019 dall'Italia, lanciando le 2 nuove rotte da Crotone per Milano Bergamo e Pisa, che saranno operative durante la stagione estiva 2018. Ad annunciarlo è stato il ceo di Ryanair, Michael O'Leary, in una conferenza stampa a Roma. "Siamo lieti di annunciare - afferma Michael O'Leary, Ceo di Ryanair - queste due nuove rotte verso Crotone, una delle zone turistiche piu' belle d'Italia. Ryanair si augura che queste rotte siano le prime di molte altre nazionali e internazionali, come parte dello sviluppo dei nostri servizi verso la Costa Ionica in partnership con il nuovo management Sacal. Ryanair da' il benvenuto all'iniziativa del nuovo presidente di Sacal, Arturo de Felice, e del suo nuovo management, che ha lavorato duramente per riaprire l'aeroporto di Crotone. Ryanair e' impaziente di portare avanti ulteriori sviluppi in ciascuno dei tre aeroporti della Calabria".
L’ipotesi di uno “sperato” ritorno (la cittadinanza lo invoca) di Ryanair all’aeroporto Sant’Anna di Crotone è più che un’indiscrezione. La notizia trapela da ambienti vicini al presidente della giunta regionale Mario Oliverio, ma soprattutto pare sia stata dibattuta anche martedì scorso nel corso del tavolo tecnico convocato tra Sacal e Regione [LEGGI ARTICOLO]. La compagnia irlandese, che in verità ha sempre mostrato la sua disponibilità a volare da e per Crotone (previa risoluzione degli ostacoli economici e burocratici che al momento ancora esistono), potrebbe già partire con l’attività volativa dal Sant’Anna nel prossimo aprile. Il condizionale è quanto mai d’obbligo e la certezza si potrà avere a breve. Ovvero agli inizi di febbraio, quando dovrebbero partire le prenotazioni dei voli, unica cartina di tornasole rispetto agli annunci di politica e Sacal che in questi mesi hanno creato malumori e proteste pubbliche da parte di cittadini e istituzioni. Ryanair sarebbe disponibile ad attivare due voli giornalieri per Milano (Orio al Serio) e Bologna.
Momentaneamente solo voli charter dall’aeroporto di Crotone. Per i voli di linea con Ryanair bisognerà aspettare il prossimo autunno. Stamattina sopralluogo al Sant’Anna voluto dal presidente della giunta regionale calabrese, Mario Oliverio. Al sopralluogo hanno partecipato, oltre ad Oliverio, il sottosegretario ai beni culturali, Dorina Bianchi, l’assessore regionale all’Ambiente, Antonella Rizzo, la consigliera regionale Flora Sculco e il presidente della Sacal, De Felice. Oliverio ha chiesto ai partecipanti il massimo impegno per riprendere i voli. Il sopralluogo ha riguardato lo stato di salute delle piste e del resto dell’infrastruttura. Alla fine è stato preso atto che la situazione dell’infrastruttura potrebbe consentire la ripresa dei voli con un minimo di intervento manutentivo alle piste. E’ tardi per la ripresa dei voli di linea e, quindi, bisogna puntare ai charter per evitare la chiusura dello scalo durante la stagione estiva. Il tempo è tiranno, per cui è stato anche escluso che vi possano essere collegamenti con i grandi aeroporti e si può pensare esclusivamente a collegamenti con piccoli scali quali quelli di Bologna, Parma e Brescia. I voli linea potranno riprendere con la programmazione autunnale e a quanto è stato possibile apprendere Ryanair è disponibile a ritornare al Sant’Anna, ma bisogna aspettare il prossimo mese di novembre. Al sottosegretario Bianchi è stato chiesto l’impegno di intervenire presso l’Enit (Ente nazionale italiano attività turistiche) per la richiesta dei voli charter.
«Nuove rotte aeree in Calabria: incontro a Dublino del presidente Oliverio con i vertici di Ryanair». Lo rende noto un comunicato dell'Ufficio stampa della Regione Calabria. «Nel quadro delle iniziative che il presidente della Regione, Mario Oliverio, sta portando avanti per quanto riguarda i collegamenti della Calabria con il resto del Paese e l’Europa, oggi si è tenuto un incontro con i vertici di Ryanair a Dublino per valutare i programmi della compagnia aerea che è collegata già con l’aeroporto di Lamezia terme e, fino ad ottobre scorso, con l’aeroporto di Crotone. Nel corso dell’incontro, il presidente Oliverio ha illustrato i programmi della Regione per potenziare le rotte ed i voli tra la Calabria ed il resto del Paese e dell’Europa. In questo quadro è in via di pubblicazione un apposito avviso pubblico rivolto alle compagnie aeree che intendono istituire o rafforzare i collegamenti con la Calabria. In particolare, il Presidente Oliverio ha chiesto a Ryanair la possibilità di attivare collegamenti tra l’aeroporto di Crotone con il resto del Paese e destinazioni internazionali. Anche per quanto riguarda l’aeroporto di Reggio Calabria, per il quale da parte di Ryanair sono state evidenziate in passato criticità tecniche che ne hanno impedito i collegamenti, Oliverio ha chiesto di evidenziare concretamente quali possono essere le eventuali soluzioni, al fine di superare tali difficoltà. Per quanto riguarda l’aeroporto di Lamezia Terme, per il quale già sono stati annunciati nuovi collegamenti a partire dal 30 marzo prossimo con Madrid, Cracovia e Amburgo, il presidente Oliverio ha evidenziato la volontà della Regione di allargare le opportunità di collegamento, attraverso la istituzione di nuove rotte con altre destinazioni europee e nazionali e la possibilità di evitare la disattivazione dei voli verso la Capitale. Dal canto suo Ryanair ha offerto piena disponibilità a rafforzare la sua presenza in Calabria e si è resa disponibile a presentare un piano di valorizzazione e rafforzamento di tutto il sistema aeroportuale calabrese. Nei prossimi giorni sulla base delle necessarie verifiche tecniche i vertici di Ryanair si sono impegnati a dare risposte puntuali alle esigenze avanzate dal presidente Oliverio». «Il nostro obiettivo – ha affermato il presidente della Giunta regionale- è quello di rafforzare l’accessibilità alla nostra regione, attraverso un sistema di collegamenti aerei che consentano di rompere la perifericità e l’isolamento e di fare esprimere pienamente le potenzialità turistiche di una terra che sta progressivamente recuperando la sua forza attrattiva sui mercati nazionali, europei ed internazionali. Per questo intendiamo lavorare a 360 gradi perché le compagnie interessate possano valutare programmi che abbiamo messo in campo anche attraverso appositi bandi che sono in via di pubblicazione. In questo quadro –ha aggiunto il presidente della Regione- riteniamo irrinunciabile il rilancio delle tre strutture aeroportuali di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone. In particolare, riteniamo che l’aeroporto di Crotone debba essere messo nella condizione di riprendere l’attività prima della stagione estiva e, a tal proposito, è necessario un impegno unitario di tutte le istituzioni, mettendo da parte e superando ogni possibile ostacolo. Per l’aeroporto di Reggio Calabria, infine –ha concluso Oliverio- bisogna intensificare le iniziative perché sia garantita la continuità dei collegamenti da parte di Alitalia e si creino, anzi, le condizioni perché siano rafforzate le rotte ed i voli anche attraverso la presenza di nuove compagnie aeree».
Si ingarbuglia sempre di più la vicenda dell’aeroporto di Crotone: l’assemblea dei soci, tenutasi ieri sera, non ha deciso nulla. Prima di procedere, infatti, è necessario capire cosa intende fare l’Enac rispetto alla sentenza del Tribunale amministrativo regionale della Calabria, che ha accolto il ricorso della Sagas, società nata per la gestione dello scalo crotonese, ed ha annullato il bando dell’Ente nazionale aviazione civile finalizzato ad individuare il gestore a cui assegnare per i prossimi 30 anni l’attività dell’aeroporto. Prima di prendere la decisione bisogna capire se l’Enac presenterà ricorso contro la sentenza del Tar al Consiglio di Stato. Si fermano le bocce, ma la Sagas probabilmente avrebbe potuto dichiarare di rinunciare agli effetti della sentenza del Tar. La rinuncia si giustificherebbe con l’interesse pubblico rappresentato dalla scelta di un gestore per riaprire l’aeroporto. In questa vicenda si sta perdendo tantissimo tempo e l’aeroporto continua a restare chiuso e con il passare dei giorni la situazione diventa più difficile e i danni prodotti all’area dell’Alto Ionio sono enormi e la prossima estate saranno ancora più evidenti. Tra le cose strane, di difficile comprensione, c’è anche la questione che la Sagas avrebbe potuto sfruttare articolo 120 comma 9 del processo amministrativo che consente al ricorrente di chiedere al Tar l’emanazione immediata del dispositivo, rinviando la motivazione ai tempi necessari del Tribunale. La seduta si è tenuta il 16 dicembre scorso e la sentenza è stata resa pubblica il 19 gennaio. Si è perso un mese nell’attesa. Perché la Sagas non ha sfruttato i dettami dell’articolo 120 comma 9? E’ un mistero, così come è velato di mistero tutto ciò che sta succedendo dal 1 novembre scorso, quando l’aeroporto è stato chiuso per non avere chiesto l’esercizio provvisorio. Esercizio provvisorio che potrebbe essere l’ultima chance per riaprire lo scalo qualche giorno prima dell’arrivo della stagione estiva, anche se questa scelta potrebbe avere molti punti interrogativi. Per ottenere l’esercizio provvisorio occorre chiederlo alla curatela fallimentare che, a sua volta, presenterebbe istanza all’Enac. Che farebbe l’Enac dopo avere subito lo smacco di una sentenza? A questa domanda non c’è una risposta facile. A questo punto toccherebbe alla politica intervenire sull’Enac. Sulla vicenda dell’aeroporto ci sono stati attacchi ed accuse nei confronti dei rappresentanti della politica che potrebbe incidere sulla decisione dell’Enac. Sulla vicenda dell’aeroporto stiamo dimostrando il volto vero del territorio: litigiosità e interessi di parte. L’aeroporto resta chiuso e per riaprirlo ci sono tante incognite anche se domani mattina il governatore Oliverio vola (da Lamezia Terme) a Dublino per incontrare i vertici di Ryanair.
Il presidente della Regione, Mario Oliverio, nella giornata odierna e' tornato ad occuparsi delle problematiche connesse alla grave situazione di crisi del sistema aeroportuale calabrese. Oliverio ha, infatti, contattato il presidente dell'Enac Vito Riggio per sollecitare la conclusione della procedura di aggiudicazione dei servizi di gestione degli aeroporti dello Stretto e di Crotone. Riggio - informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta - ha dato assicurazione sulla conclusione del procedimento entro breve tempo. Oliverio ha, poi, incontrato John Alborante della "Ryanair" al quale ha illustrato le iniziative della Regione per il potenziamento delle rotte aeree in Calabria, anche sulla base delle procedure di gara per un importo di circa 12 milioni di euro per incentivare lo sviluppo dei voli da e verso la Calabria. Alborante ha anche parlato di una manifestazione di interesse della Regione Calabria alla quale la società parteciperà, non appena sarà pronto il bando, con una proposta e nuove rotte per Lamezia e Crotone. "Ho incontrato il presidente Oliverio - ha concluso Alborante - con cui ho discusso di questo argomento e degli scali calabresi in generale. Presto, infatti, il presidente sarà ricevuto nei nostri uffici per discutere nel concreto con il direttore commerciale della Calabria". La visita di John F. Alborante, Sales & Marketing Manager Italia della Ryanair, a Catanzaro per presentare le nuove rotte della Compagnia per Amburgo, Cracovia e Madrid in vigore per la stagione estiva, e' stata anche l'occasione per fare il punto con la Regione per quanto riguarda gli aeroporti calabresi, Crotone su tutti: "Per Ryanair le potenzialita' di Crotone ci sono, soprattutto in funzione stagionale e turistica. Avevamo presentato una nostra proposta di crescita non indifferente anche su tratte internazionali: ora spetta alla burocrazia chiudere il discorso sulla nuova societa' cosi' da dare il via alle trattative per il rilancio". Impossibile invece vedere il logo Ryanair dalle parti di Reggio Calabria: le manovre necessarie all'atterraggio rendono l'aeroporto dello Stretto off-limits per la compagnia irlandese.