«In un territorio - scrive D'Ettoris (foto) della segreteria cittadina del Pd - da sempre disattento alle questioni che lo riguardano, sembra passare del tutto inosservata la discussione che ruota intorno alla decisione ormai assunta dal Governo, di accorpare le Camere di commercio. Eppure - commenta D'Ettoris - in un territorio già povero di servizi questa discussione dovrebbe suggerire un'attenzione ben più forte da parte di tutti i rappresentanti istituzionali e maggiormente da quelli che oggi rivestono ruoli apicali nel governo della città. Mi pare del tutto evidente - prosegue - che la politica in generale e il Partito democratico (poiché partito di maggioranza nel governo della città e della provincia), dovrebbero raccogliere la proposta pervenuta nei giorni scorsi dalle principali organizzazioni sindacali e di categoria di aprire un tavolo di confronto sulla questione e suggerisco io, governare il processo piuttosto che farlo governare ai più attenti rappresentanti degli altri territori. Un ulteriore stimolo - ricorda D'Ettoris - per la politica locale dovrebbe essere, ma di fatto non lo è per nulla, la consapevolezza che la situazione specifica della Cciaa di Crotone –commissariata da tempo – di fatto rende l'ente camerale crotonese "politicamente" più debole rispetto ai suoi pari delle altre province. Sarebbe sbagliato accettare - stigmatizza - scelte che non hanno visto il coinvolgimento delle organizzazioni di categoria che sono poi, i principali riferimenti del mondo produttivo crotonese e sarebbe ancora più sbagliato sottostare a decisioni prese altrove e che ancora una volta non vedono questo territorio protagonista. Anche nella irreversibilità delle decisioni assunte, nessuno vieta che queste siano prese coinvolgendo tutti e con l'intento di evitare ulteriori spogli ad un territorio già profondamente isolato. La Camera di Commercio di Crotone - sottolinea D'Ettoris -per anni è stata tra le migliori d'Italia per l'erogazione dei suoi servizi, credo quindi che siamo tutti d'accordo che meriti un' attenzione diversa, così come maggiore sostegno meriterebbero i lavoratori della stessa. Oggi il territorio crotonese, corre un serio rischio di depauperamento del suo potenziale economico e della sua rappresentanza istituzionale, tra una provincia "in bilico" ed un aeroporto la cui società di gestione rischia il fallimento. È allora necessario - sollecita il dirigente del Pd - un confronto ampio su questi temi e la politica deve favorirlo senza indugi e senza chiusure verso l'esterno. Fino ad oggi troppo spesso, Crotone è stata caratterizzata dalla mancanza di dialogo tra i vari soggetti istituzionali e associativi e soprattutto da un atteggiamento rinunciatario della politica locale. Ora è arrivato il momento - conclude - di ragionare insieme perché il rischio è che tra poco tempo non avremo più nulla su cui confrontarci».