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Domenica, 08 Settembre 2024

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Traffico a lungo bloccato questa mattina, a partire dalle ore 8, su via Gallucci a Crotone in direzione centro a causa di un autocarro che era rimasto incastrato dopo aver scaricato merce al supermercato.

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autocarro letame carabinieri forestaleI carabinieri forestali hanno fermato nei giorni scorsi a Crotone un autocarro che sversava deiezioni di un allevamento zootecnico in un terreno incolto. In seguito agli accertamenti prontamente avviati il trasporto è risultato irregolare perché privo di tracciabilità. Due persone sono state deferite all’Autorità giudiziaria per gestione illecita di rifiuti speciali in concorso fra loro.

I militari della stazione CC forestale Crotone hanno notato a distanza un autocarro carico e ne hanno seguito le tracce. Sono riusciti a fermarlo dopo che aveva sversato il cassone carico delle deiezioni di un allevamento zootecnico in un terreno incolto di proprietà privata nella località Columbra – Valcortina di Crotone. Subito sono scattati gli accertamenti per verificare la regolarità delle operazioni. Le deiezioni animali, infatti, sono classificate come rifiuto speciale non pericoloso dal decreto legislativo 152/2006 recante Norme in materia ambientale. Chi trasporta rifiuti deve essere iscritto all’Albo dei gestori ambientali e i rifiuti trasportati devono essere annotati su un apposito registro di carico e scarico accompagnati dal Fir (Formulario identificativo rifiuti). Nel terreno interessato dallo sversamento, secondo le stime eseguite dai militari intervenuti, erano presenti circa 100 metricubi di deiezioni in cumuli e l’area non era recintata.
Si configurano a carico del conducente dell’autocarro e del produttore dei rifiuti, l’amministratore di una impresa agricola esercitante l’attività di allevamento, le ipotesi di reato di gestione e smaltimento illecito di rifiuti speciali, in concorso di persona.
Sono state impartite le prescrizioni previste dalla normativa vigente idonee a rimuovere le irregolarità rilevate, depenalizzando il procedimento.

 

 

 

 

 

 

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inerti fiume neto carabinieriI carabinieri forestali hanno sequestrato un deposito di materiali inerti sottratti dall'alveo del fiume Neto e un autocarro da cantiere in localita' Covello del territorio di Rocca di Neto. Il presunto responsabile dell'attivita' illegale e' stato identificato e deferito alla Procura della Repubblica.
I militari delle stazioni di Santa Severina e di Petilia Policastro durante un controllo nella valle del fiume Neto hanno notato un autocarro mentre depositava materiale inerte. L'autoveicolo e' stato subito fermato insieme al suo conducente, un dipendente di una societa' operante nel trattamento di inerti e confezionamento di calcestruzzi. Nel corso di una attenta ricognizione nell'area e' emerso che il materiale trasportato era stato sottratto, senza alcuna autorizzazione, dall'alveo del fiume Neto. Nelle vicinanze del greto e' stato localizzato un sito dove il materiale prelevato veniva depositato temporaneamente, presumibilmente prima di venire avviato al cantiere di trattamento. L'autocarro e il deposito di ghiaia e sabbia, pari a circa 300 metri cubi, sono stati posti sotto sequestro. In seguito ad accertamenti e' stato denunciato alla Procura della Repubblica, per furto di materiali inerti e altri reati, un imprenditore del luogo, titolare della societa' di estrazione e commercio di inerti che risulterebbe affittuario per scopi agricoli dell'area adibita a deposito, di proprieta' del comune di Rocca di Neto. L'area si trova in prossimita' del greto del fiume Neto e rientra nella ZPS (Zona di protezione speciale) Alto Marchesato e fiume Neto.

 

 

 

 

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