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Giovedì, 12 Settembre 2024

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lavoratori congesiNon si chiude la procedura per avviare le attività di Congesi, consorzio costituito da dieci comuni per la gestione del sistema idrico integrato. Nell’assemblea dei soci, tenutasi il 10 agosto scorso, il Comune di Crotone aveva posto il problema della rivisitazione del piano economico finanziario (Pef), per evitare che il Congesi diventasse un carrozzone come la Soakro, la società partecipata che ha concluso la propria attività con la dichiarazione di fallimento da parte della competente sezione del Tribunale di Crotone. L’assemblea dei soci del 10 agosto aveva dato incarico al presidente del Congesi, Claudio Liotti, di rivedere la prima stesura del Pef e i sindaci si sono dati appuntamento a questa mattina. Stamane era presente anche il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, assente nella precedente seduta quando la città è stata rappresentata dagli assessori Tommaso Sinopoli e Benedetto Proto. L’ordine del giorno di oggi prevedeva tre punti: consiglio di amministrazione (due rappresentanti si sono dimessi e vanno sostituiti), Pef e piano triennale delle attività. Il Comune di Crotone ha chiesto l’inversione dell’ordine del giorno scambiando il primo con il secondo punto. Alla fine, dopo tre ore di discussione, il Pef è stato l’unico punto trattato. E’ stato deciso di abbassare il costo del lavoro annuo da 2.650.000 a 2.000.000. Il che significa che le unità lavorative dovranno essere ridotte. Da un calcolo alla femminile si dovrà fare a meno di una ventina di lavoratori. Rispetto alle 76 assunzioni preventivate, con il taglio, si dovrebbe passare a 55/56. Il fabbisogno finanziario triennale passa da un 1.750.000 euro a un 1.500.000 . Per completare la discussione si è deciso di aggiornare l’assemblea al 30 agosto prossimo. In un primo momento era stato proposto il 26 agosto ma su richiesta del sindaco Pugliese, che vuole essere presente e il 26 (è impegnato in altre attività), è stata indicata la data del 30 agosto.

 

 

 

 

 

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liotti puglieseI sindacati si dicono preoccupati per la richiesta del Comune di Crotone di rivedere il Piano economico-finanziario di Congesi, soprattutto per la parte riguardante le assunzioni, il sindaco risponde di non voler sottostare sotto il “ricatto” dei livelli occupazionali. «Ci sono situazioni – scrive Pugliese – in cui non comprendo l’insistente invocazione alla politica che viene chiamata in causa in modo arbitrario soprattutto quando non ci sono precise e individuate responsabilità di una certa politica. Sulla situazione Congesi, ho l’impressione – dichiara il sindaco di Crotone – che si stia facendo una polemica senza alcun fondamento. Mi sembra dovuto che questa amministrazione comunale, che eredita questa situazione ancora non definita, voglia usare cautela e prudenza per evitare i tanti e disastrosi errori del passato commessi da tutti, da chi ha amministrato e anche da chi aveva il compito di vigilare e non l’ha fatto. Gli effetti disastrosi e i fallimenti sono sotto gli occhi di tutti». Pugliese scrive inoltre di voler «evitare di entrare in polemica con i sindacati, ma di certo il sindaco di Crotone non è disponibile a stare sotto il ricatto dei “livelli occupazionali”. Il nostro – conclude Pugliese – è un atteggiamento proteso a garantire efficienza ed economicità del servizio a tutela dei cittadini utenti e occupazione, e soprattutto a evitare la creazione di occupazione fittizia che poi si scarica sulle spalle e sulle tasche dei cittadini».


lavoratori congesiQualche minuto prima i sindacati avevano diramato una nota in cui rendevano noto che «a conclusione dell’odierna assemblea dei soci di Congesi, abbiamo incontrato il presidente Liotti per capire meglio il percorso e quindi il futuro del Consorzio e il ruolo del Comune capofila». «Allo stato – scrive Francesco Gatto della Filctem Cgil – gli elementi emersi dicono sinteticamente che Crotone dopo attenta valutazione è dentro il progetto ma con riserva, subordinando lo scioglimento della stessa solo all'avvenuta rivisitazione del Piano economico finanziario (Pef) in tutte le sue parti compreso il costo del personale. Tutta l’assemblea – informa Gatto – dei soci ha condiviso questa impostazione. Dal nostro punto di vista – sottolinea il sindacalista – abbiamo affermato che una ridefinizione del Pef genera allo stato forte preoccupazione nelle organizzazioni sindacali e abbiamo ribadito che se i presupposti sono lacrime e sangue per i lavoratori il nuovo Pef non avrà il nostro sostegno in quanto i lavoratori hanno già dato, riservandoci al contempo di valutare possibili azioni di forte mobilitazione dopo aver letto il nuovo piano economico. La prossima assemblea – conclude Gatto - è stata convocata per il 22/23 agosto prossimo».

 

 

 

 

 

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lavoratori congesiContrordine compagni. Il Comune di Crotone ci ripensa e decide di partecipare al Consorzio di dieci comuni (Congesi), nato per la gestione del sistema idrico integrato, ma pone precise condizioni. Questa mattina si è tenuta l’assemblea dei soci di Congesi e il Comune di Crotone era presente, rappresentato dagli assessori Tommaso Sinopoli e Bendetto Proto. Un segnale preciso di cambio di rotta, perché sino a questa mattina il sindaco Ugo Pugliese e la sua giunta avevano disertato le riunioni e ufficiosamente aveva anche diffuso notizie che parlavano di scelte che andavano in direzione diversa dal Congesi. Stamattina, quindi, c’è stata la svolta. La riunione è iniziata intorno alle 10,30 e si è conclusa intorno alle 15. Crotone firmerà la convenzione per affidare il servizio della gestione idrica integrata al Consorzio, ma pretende una chiara discontinuità con la Soakro. Detta in termini più chiari, dovrà essere rifatto il piano economico-finanziario (Pef) già predisposto dal presidente Claudio Liotti. Nel nuovo piano dovrà comparire, senza equivoci o sottintesi, che le assunzioni del personale dovranno rispecchiare le effettive esigenze. Non potrà essere assunta nemmeno un’unità lavorativa in più rispetto alla quantità che serve per garantire un servizio efficiente e di qualità. Sulla qualità del servizio che dovrà essere fornita ai cittadini il Comune di Crotone non transige. Molto probabilmente, quindi, non saranno più 76 i lavoratori che serviranno al Congesi per accendere i motori e partire con le attività. Saranno sicuramente in meno. Quelli che non entreranno subito potranno farlo in un secondo momento e precisamente quando il consorzio si allargherà alla presenza di altri comuni. Il bacino da cui attingere il personale da assumere resta sempre quello dei 107 dell’ex Soakro. Liotti ha tredici giorni di tempo per rifare il Pef, perché l’assemblea si è autoconvocata per la mattina del prossimo 23 agosto. Il cerchio dovrebbe probabilmente chiudersi nella prossima assemblea dei soci con la condivisone del Pef riveduto e corretto. Ora resta da capire cosa pensano Cgil e Cisl sulla proposta di stringere sul numero di persone da assumere. Stamattina, accompagnati dalla Cgil, i lavoratori hanno tenuto un presidio nei locali del Congesi, mentre nel salone delle riunioni era in atto l’assemblea dei soci.

 

 

 

 

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liotti puglieseIl Comune di Crotone ha deciso di uscire da Congesi, il consorzio di dieci comuni creato per gestire il sistema idrico integrato. La decisione, anche se ancora non ufficializzata, è stata presa dalla giunta comunale, guidata da Ugo Pugliese, dopo avere incontrato il presidente del Congesi, Claudio Liotti, che ha illustrato obiettivi e piano industriale. Sembrerebbe che l’esecutivo di Pugliese non si sia convinto del progetto di dare vita ad un consorzio di comuni (dieci). Potrebbe avere avuto paura che potesse ripetersi l’esperienza di Soakro, la partecipata fallita per aver prodotto circa cinquanta milioni di euro di debiti. Secondo indiscrezioni la paura della giunta comunale sarebbe riconducibile a preoccupazioni che anche Congesi, alla fine, potesse trasformarsi in un carrozzone per sistemare le clientele dei politici. L’esperienza della Soakro non ha, infatti, aiutato, perché in pochi anni il numero dei dipendenti è cresciuto in maniera esponenziale: 107 dipendenti con incarico a tempo indeterminato, una quarantina di dipendenti con incarico a tempo determinato e consulenze d’oro. A provare che nella Soakro le cose non andassero per il verso giusto c’è anche l’indagine della Procura delle Repubblica presso il tribunale di Crotone e gli avvisi di conclusioni delle indagini. Il progetto di Congesi, a regime, prevedeva l’assunzione di 76 lavoratori, gran parte dei quali (83%) operatori sugli impianti e sulle condotte idriche e fognarie. Altra cosa rispetto alla Soakro, dove il numero degli impiegati superava di molto quello degli operativi. Si diceva che negli uffici non c’erano nemmeno le sedie per fare sedere tutti i dipendenti impiegati. Il paradosso, poi, era rappresentato dal fatto che quando c’era bisogno di un intervento, nonostante l’esercito di dipendenti in busta paga, la Soakro doveva fare riferimento a ditte esterne, con un considerevole aggravio di spesa. Al momento del fallimento della Soakro, dieci comuni della provincia hanno deciso di dare vita ad un consorzio (Congesi). Tra i comuni c’era anche quello di Crotone. Nel frattempo è cambiata la Giunta, da quella di Vallone si è passati a quella di Pugliese. Per l’adesione a Congesi mancava solo la firma della convenzione per assegnare il servizio. La giunta Pugliese ha deciso di non fare questa esperienza e di tirarsi fuori. Appena sarà ufficializzata la posizione Liotti dovrà procedere al licenziamento dei lavoratori che fanno riferimenti al Comune di Crotone, circa la metà del totale degli assunti. Resta da chiarire come il Comune di Crotone si organizzerà per la gestione del sistema idrico integrato. Attualmente sta procedendo con la gestione diretta, ricorrendo a ditte esterne. Il costo di pochi mesi di attività è quantificabile in circa 400.000 euro. Non sono bruscolini.

 

 

 

 

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liotti puglieseLa giunta comunale di Crotone deciderà nei prossimi giorni se sottoscrivere la convenzione con Congesi, il consorzio di dieci Comuni nato per la gestione del sistema idrico integrato. Nel pomeriggio di oggi la Giunta guidata dal sindaco della città, Ugo Pugliese, ha incontrato il presidente di Congesi, Claudio Liotti. Quest’ultimo ha risposto alle domande poste dagli assessori e ha illustrato il progetto industriale. L’attenzione è stata posta in particolare alle questioni riguardanti il personale. Attualmente Congesi ha alle proprie dipendenze 36 unità lavorative e a regime dovrà avere 76: l’83% saranno operatori che saranno impegnati nelle attività di acqua, fogna e depurazione e il restante 17% di livelli impiegatizi. La cifra prevista per i costi di gestione è di 2,5 milioni di euro all’anno. Una somma che non dovrebbe richiedere impegni economici aggiuntivi, rispetto a quelli che i dieci comuni hanno deciso di impegnare per la formazione della società (Il Comune di Crotone partecipa con 60.000 euro). L’operazione Congesi è partita con la precedente amministrazione e con il precedente consiglio comunale, che hanno deliberato l’adesione al consorzio; all’attuale amministrazione tocca firmare la convenzione per assegnare il servizio. In cambio di questa convenzione al Comune spetta una percentuale di lavoratori da assumere. Si tratta, comunque, di maestranze che erano alle dipendenza della Soakro, la società partecipata fallita. Lavoratori residenti nei dieci comuni che compongono l’assetto societario del Consorzio. Al Comune di Crotone tocca la percentuale più alta di lavoratori. Congesi è nata anche con la condivisione della Regione Calabria che, dando la benedizione all’operazione, ha inteso sperimentare un nuovo modello di gestione del sistema idrico integrato. Alla luce anche del fatto che tutte le partecipate nate in Calabria hanno avuto gli stessi problemi di Soakro. Se dovesse andare bene a Crotone la stessa procedura si realizzerà anche nelle altre province calabresi. E se il Comune di Crotone dovesse decidere per il disimpegno per Congesi sarà dura e molti dei lavoratori già assunti dovranno essere licenziati. I sindacati hanno già lanciato l’allarme e dopo l’incontro con Liotti il sindaco Pugliese ha incontrato una delegazione di lavoratori che rischiano il licenziamento. Dopo il fallimento della Soakro il sistema idrico integrato a Crotone è stato gestito direttamente dal Comune che ha fatto riferimento a ditte private. Il costo di pochi mesi di attività è stato di 400.000 euro.

 

 

 

 

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liotti scordamagliaLicenziamento o sospensione dei lavoratori. La decisione sarà presa questa mattina dal presidente della Congesi, il consorzio nato per volontà di dieci comuni della provincia di Crotone per gestire il sistema idrico integrato, dopo un incontro con il consulente. Il presidente Claudio Liotti non intende più aspettare, perché altrimenti corre il rischio di produrre un danno erariale. La decisione riguarderebbe la metà circa dei 36 lavoratori sino a ora contrattualizzati dalla Congesi e precisamente quelli che sono riconducibili all’attività del Comune di Crotone. Il Comune della città capoluogo, dopo avere autorizzato le assunzioni da parte della Congesi, non ha effettuato il contratto per assegnare il servizio. Il problema sorge perché c’è stato il “cambio della guardia”: l’amministrazione di Peppino Vallone è stata sostituita da quella di Ugo Pugliese. Vallone aveva avviato la procedura e a Pugliese toccava solo effettuare la convenzione. Cosa che non è stata fatta, perché “l’amministrazione ha inteso studiare le carte”. Uno studio che evidentemente sta richiedendo più tempo del necessario e ha messo in crisi il presidente Liotti, che ha deciso di non tenersi in mano il cerino. Liotti, infatti, rischia seriamente di dovere rispondere di danno erariale, trattandosi di un Consorzio che utilizza soldi dei Comuni (pubblici). Circa metà dei lavoratori rischiano di essere mandati a casa e l’altra metà di restare. A restare sono i lavoratori che rappresentano gli altri Comuni del Consorzio. Hanno, infatti, già firmato la convenzione Petilia Policastro, Mesoraca, Verzino, Strongoli e San Mauro Marchesato; sono pronti a firmare Santa Severina e Roccabernarda, mentre con Isola Capo Rizzuto c’è un percorso condiviso.

 

 

 

 

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