«“L'assemblea sindacale è irricevibile”: questa la risposta fornita dal Congesi (Consorzio Gestione Servizio Idrico nel crotonese) in relazione alla richiesta unitaria pervenuta nelle scorse settimane da parte delle organizzazioni sindacali». È quanto fanno sapere I segretari generali regionali di Femca-Cisl Uiltec-Uil, Pompeo Greco e Vincenzo Celi.
I dodici Comuni del Congesi hanno impugnato, chiedendone l’annullamento, anche il nuovo decreto (il numero 9 del 20 gennaio scorso), con il quale era stato rivisto il cronoprogramma generale di subentro operativo del gestore unico d’ambito “Sorical Spa”.
Ha prodotto i suoi primi effetti il ricorso promosso dinnanzi al Tar da 13 comuni del Crotonese contro il cronopragramma approvato per il subentro del “nuovo gestore unico” del Servizio idrico integrato su tutta la regione. La Regione, infatti, è corsa ai ripari e, con un nuovo decreto del commissario dell’Arrical emanato ieri, prova a prendere tempo.
I costi e i debiti rimangono a carico delle gestioni esistenti e quindi dei Comuni, mentre gli incassi e i crediti confluiscono integralmente in Sorical. È questo uno degli aspetti, sicuramente quello più importante dal punti di vista economico, che ha portato 12 Comuni consorziati con Congesi a ricorrere al Tar della Calabria per quanto riguarda il cronopragramma approvato per il subentro del “nuovo gestore unico” del Servizio idrico integrato su tutta la regione.
Chiamatela “mazzata” (o anche no), ma per dirla in gergo «so’ soldi!». È di circa 3 milioni di euro l’iscrizione che Sorical chiede di inserire nel bilancio di previsione 2023 al Comune di Crotone per il corrispettivo riguardante il servizio di fornitura idropotabile all'ingrosso.
«Inizieranno oggi le operazioni di chiusura delle condotta di acqua da Calusia per il potabilizzatore di Crotone per permettere al Consorzio di bonifica di effettuare i lavori sulla condotta». È quanto fa sapere l'Amministrazione comunale di Crotone in una nota.