«In questa fase, che è quella più importante, noi siamo a disposizione. Andranno da subito valutati i danni subiti, casa per casa. I ristori saranno il primo passo, poi verrà risarcimento del danno totale. Noi ci siamo».
Si spala il fango stamani a Crotone. Intorno a mezzogiorno è arrivato il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, accompagnato dal capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli.
«Viabilità provinciale e isolamento dei nostri paesi: è un'emergenza». Sono le dichiarazioni della Cgil di Crotone a seguito dei danni prodotti dall'ondata di maltempo abbattutasi le scorse 48 ore sul territorio. «In queste ore - commenta Cgil - la nostra Provincia fa la conta dei danni alle infrastrutture viarie a seguito delle bombe d’acqua che hanno flagellato il nostro territorio dai paesi della marina a quelli montani. Strade provinciali devastate con voragini che non consentono più il passaggio e l’arrivo a Paesi importanti come Petilia, Roccabernarda, Strongoli giusto per citarne qualcuno. Non è assolutamente possibile - incalza Cgil - che si continuino a fare solo chiacchere. I drastici tagli operati dal governo alle risorse per la manutenzione delle strade provinciali, producono una impossibilità a svolgere interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, poiché qualcuno ha pensato di riformare questo Paese partendo dal territorio e abbandonando le popolazioni “Riforma Delrio”».
«Chiediamo - scrive ancora Cgil -, da subito alle istituzioni preposte di avviare come pare stia avvenendo in queste ore, sopralluoghi e l’impegno immediato di risorse (vere, no chiacchere) per riportare a normalità il transito su tutta la viabilità provinciale. Si chiede di coinvolgere i bravi funzionari della nostra Provincia che negli anni passati hanno lavorato bene e con efficienza. Non è più accettabile e frustante per i nostri lavoratori pendolari, pensionati, cittadini disabili che quotidianamente necessitano di cure, attività imprenditoriali, studenti, ecc. Eventi tragici si devono tradurre in una seria riflessione sulle responsabilità politiche di chi ci ha ridotto in queste condizioni e di chi ha operato continuamente tagli scellerati e che non ha intrapreso azioni concrete per garantire la sicurezza dei cittadini. Perché questo deve fare uno Stato con le sue Istituzioni territoriali che sono Comuni, Provincia e Regione. Sicuramente non è possibile prevedere gli eventi straordinari come le piogge dei giorni scorsi, ma fare manutenzione e mettere in sicurezza sì».
La tromba d'aria che si è abbattuta questa mattina sulla provincia di Crotone, oltre ad allagamenti e alberi caduti, ha scoperchiato i tetti di alcune abitazioni e fatto volare tegole e coperture [LEGGI ARTICOLO]. Non si segnalano danni alle persone. Diversi gli alberi caduti e i cartelloni pubblicitari divelti per le forti raffiche di vento e la pioggia intensa. Disagi per il traffico in città e sulla strada statale 106. Trenta le telefonate giunte nell'arco di pochi minuti a decorre dalle ore 12 di oggi al centralino dei vigili del fuoco, con richieste di intervento oltre che in città anche nei comuni di Isola Capo Rizzuto, Strongoli e Petilia Policastro. I vigili del comando provinciale di Crotone e dei distaccamenti di Cirò Marina e Petilia Policastro stanno operando con tutte le squadre sul territorio per verificare i danni.
«L'amministrazione comunale di Isola Capo Rizzuto - riferisce una nota -, a seguito di numerose segnalazioni e ai sopralluoghi effettuati in loco, ha deciso di chiudere momentaneamente alla percorrenza veicolare di strada situato nel centro storico che da piazza Roma giunge su via Tesoro, fino all'incrocio con via Crotone, lasciando percorribile l'accesso in direzione via Milano. Tale decisione - spiega la nota - è stata presa alla luce delle gravi condizioni in cui versa la pavimentazione nella zona citata, che si presenta ampiamente dissestata e con vistose buche che determino un pericolo per la sicurezza stradale. Si rende per tanto necessario salvaguardare l'incolumità pubblica e la sicurezza della viabilità stradale. Suddetta condizione - commenta l'Amministrazione - è dovuta senza dubbio ad un lavoro poco idoneo portato a termine dalla precedente amministrazione, venuto fuori già tempo ed intensificatosi negli ultimi giorni a causa delle numerose ed abbondanti piogge. Nel frattempo - informa ancora la nota - il sindaco Gianluca Bruno ha dato mandato agli uffici preposti di verificare se ci siano le condizioni per chiedere un risarcimento danni alla ditta esecutrice dei lavori, svolti nel 2010. Ovviamente non si può attendere la fine dell'iter burocratico per ridare ai cittadini un tratto di strada primario, il sindaco stesso ha fatto sapere che i lavori di ripristino saranno svolti non appena il meteo lo consentirà, in quanto al momento con le strade bagnate cause le continue piogge non c'è possibilità d'intervenire. Fino a quel momento - rende noto il comunicato - il tratto di strada rimarrà chiuso per evitare pericoli alla comunità. Non solo centro storico però, anche le strade provinciali presenti sul territorio di Isola Capo Rizzuto risultano seriamente compromesse da buche e danni di vario genere. Continui - conclude la nota - sono i solleciti degli uffici comunali ma d'interventi provinciali continua a non esserci traccia».
L'attività investigativa svolta dalla polizia giudiziaria nell'anno passato (2014) ha portato ad accertare che, nel territorio di Crotone, sono stati oltre 15 milioni di euro quelli quantificati in danno erarariale. Il dato è stato fornito, durante l'ianugurazione dell'anno giudiziario, dal procuratore facente funzioni presso la sezione giurisdizionale per la Calabria della Corte dei Conti, Salvatore Librandi. «Nel corso del 2014 - ha reso noto Librandi - sono stati introdotti 112 giudizi di responsabilità nei confronti di 286 soggetti. Gli importi di danno richiesti con gli atti di citazione sono ammontati a oltre 70 milioni 420 mila euro». «I giudizi esitati sono stati 541 - ha aggiunto Librandi - di cui 170 con sentenza, 224 con ordinanza e 147 con decreto. Le ordinanze e i decreti, in massima parte, hanno riguardato i giudizi di conto e i giudizi per resa di conto. Le ordinanze istruttorie sono state 22. Lo scorso anno sono state aperte 3.490 vertenze, dato che evidenzia ancora una volta la fiducia che la comunità calabrese ripone nella magistratura contabile. Le archiviazioni sono state in totale 3.706. Il numero degli inviti a dedurre nel 2014 è stato pari a 129 e gli invitati 315. Le audizioni personali effettuate sono state 107». Il procuratore ha poi illustrato l'attività investigativa svolta dalla polizia giudiziaria. «Il nucleo di polizia tributaria di Catanzaro, a seguito di indagine, sia delegata, che di iniziativa - ha precisato Librandi -, ha accertato danni erariali per un importo pari a oltre 45 milioni di euro, segnalando 80 presunti responsabili. L'analoga struttura investigativa della Finanza di Reggio ha segnalato danni erariali per oltre sei milioni di euro cui si aggiunge la situazione che ha riguardato la cardiochirurgia del Centro cuore realizzata per un importo di 18 milioni di euro e inutilizzata. Danni per quasi nove milioni di euro sono stati accertati a Vibo dove si deve aggiungere l'ammanco di 1,2 milioni di euro a danno della Provincia a seguito dell'emissione di 18 mandati di pagamento falsi da parte di una dipendente infedele a favore di suoi parenti. L'attività investigativa del Nucleo di Polizia tributaria di Cosenza ha portato alla segnalazione di 25,5 milioni di euro, mentre a Crotone il danno erariale complessivo è stato pari a 15,5 milioni di euro». «Anche le società in house della Regione - ha evidenziato il procuratore Librandi nella sua relazione - presentano criticità. Fondazione Calabria Etica è stata commissariata dopo le note assunzioni a tempo determinato effettuate nel mese di novembre scorso, mentre Fincalabra, società finanziaria dell'ente, le cui quote azionarie sono interamente detenute dalla Regione, si è distinta per una gestione caratterizzata da assunzioni e consulenze illegittime».