«Sono state ore difficili per la città di Crotone. Ma tutti sono stati in prima linea per fronteggiare una emergenza che è stata comunque devastante per la città, che per fortuna non ha registrato vittime ma purtroppo danni ingentissimi». È il commento del sindaco Crotone, Vincenzo Voce, in merito alla visita di quest’oggi del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, in compagnia del capo del dipartimento di Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, e del presidente della Regione Calabria facente funzioni, Nino Spirlì. Insieme hanno preso parto anche i parlamentari del territorio Elisabetta Barbuto e Margherita Corrado (M5s), Sergio Torromino (Forza Italia) a un vertice sull’emergenza maltempo convocato dal prefetto Tiziana Tombesi.
«Ho rappresentato innanzitutto questo al ministro Francesco Boccia – puntualizza il sindaco Voce – e al capo della protezione civile Angelo Borrelli. La città ha risposto da subito all’emergenza che si è venuta a creare attraverso la sinergia con la Prefettura, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, le associazioni di volontariato di Protezione Civile, la Protezione Civile Regionale, uomini della Protezione Civile provenienti da altre regioni, il Comando Polizia Locale e il nostro Centro Operativo Comunale di Protezione Civile. Nessuno si è risparmiato, e colgo l’occasione per rinnovare il ringraziamento a quanti in queste ore sono stati accanto alla gente che ha vissuto difficoltà che io stesso ho potuto verificare sul campo nel corso delle scorse ore. Le istituzioni continueranno a fare il proprio dovere così come ha detto il ministro ma allo stesso ho rappresentato la situazione di difficoltà nella quale ci siamo dibattuti e che richiede un intervento strutturale generale oltre che una rapida disponibilità del Governo a velocizzare le procedure per il riconoscimento dei danni subiti dalle attività produttive, dagli esercizi commerciali, dai privati. Sostegno che non si può limitare soltanto alla contingenza drammatica di questi giorni ma deve essere focalizzato con un’attenzione più specifica sulla città di Crotone. Al ministro ho anche evidenziato i problemi legati all’emergenza epidemiologica e lo stato della nostra situazione sanitaria che richiede interventi specifici».
Si spala il fango stamani a Crotone. Intorno a mezzogiorno è arrivato il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, accompagnato dal capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli.
"Dal 18 ci sara' una nuova fase, che portera' a una differenziazione territoriale. Gia' da questa settimana ogni cittadino italiano potra' vedere direttamente la condizione della propria Regione. Da giovedi' prossimo il ministero della Salute presentera' i dati Regione per Regione, che saranno raccontati e presentati agli italiani ogni settimana. Quindi sara' possibile valutare il grado di rischio che c'e' tra le Regioni".
Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha impugnato, a quanto apprende l'Ansa, l'ordinanza della Regione Calabria del 29 aprile che prevede l'apertura di bar e ristoranti. Gli atti sono stati trasmessi come da prassi, sempre a quanto si apprende, all'avvocatura generale dello Stato.
Già in mattinata le dichiarazioni del ministro si dirigevano verso questa direzione. "Mi auguro che la presidente Santelli segua le regole, quelle che disciplinano la vita nelle istituzioni. Lei le conosce bene e sa che quell'atto è illegittimo", aveva detto ospite di Sky tg24, parlando dell'ordinanza della Regione Calabria, dopo la diffida inviata dal governo perché la ritiri. "Come Jole Santelli sa, giovedì è partita la lettera, l'invito che si è trasformato in una diffida e le procedure sono partite. Lei conosce bene le procedure, ha ancora tempo per ritirare l'ordinanza. Se non dovesse farlo, sa quello che succede quando parte una lettera che diffida dall'andare avanti rispetto a quell'ordinanza". Il ministro ha ricordato che la governatrice calabrese "nelle ultime due videoconferenze non si è presentata, nemmeno confrontata e questo non va bene. Io l'ho chiamata perché ci conosciamo da anni". In una intervista al 'Messaggero' Boccia annuncia che senza il ritiro dell'ordinanza "nelle prossime ore" ci sarà l'impugnazione "domani mattina al Tar".
Il ministro degli affari Regionali Boccia, oggi in videoconferenza con le Regioni, ha dettato un altolà. "Propongo un metodo: ordinanze regionali coerenti con il Dpcm".