Il presidente della Regione Calabria Jole Santelli ha firmato un'ordinanza con la quale dispone la chiusura di tutte le attività che hanno attinenza con il ballo, quindi sale da ballo, discoteche e locali assimilati come i lidi balneari, all'aperto o al chiuso.
Si punta allo smaltimento negli impianti pubblici e a Crotone non arriveranno i rifiuti raccolti nel resto della Calabria. L’ordinanza “Urgenti misure per assicurare la corretta gestione dei rifiuti urbani” emanata, nella tarda serata di ieri, dal presidente della giunta regionale calabrese, Jole Santelli, non prevede un aumento della capacità di abbanco della discarica di Columbra.
CATANZARO - Jole Santelli, presidente della Regione Calabria ha firmato l'ordinanza sulle linee guida per la Fase 2 dell'emergenza che prevede la riapertura delle attività economiche e produttive.
«Uno scontro politico-istituzionale innescato da un governo "tiranno"». È il commento del neodeputato crotonese di Forza Italia, Sergio Torromino, rispetto all’accoglimento del Tar Calabria del ricorso presentato dal governo sull’ordinanza della presidente Santelli che aveva autorizzato il servizio ai tavoli per bar e ristoranti.
CATANZARO - Il Tar di Catanzaro ha accolto il ricorso presentato dal Consiglio dei ministri tramite l'Avvocatura generale dello Stato contro l'ordinanza del presidente della Regione Calabria Jole Santelli, del 29 aprile scorso, che consentiva il servizio ai tavoli, se all'aperto, per bar, ristoranti ed agriturismo. E' quanto si evince dal sito del Tar dopo l'udienza collegiale, tenuta in camera di consiglio, svoltasi stamani.
Per l'avvocato Oreste Morcavallo, uno dei legali che ha assistito la Regione Calabria «è una decisione pur rispettabile ma ininfluente: l'ordinanza infatti ha avuto piena esecuzione per 11 giorni e il Governo ha preannunciato per mercoledì che disporrà l'apertura di bar e ristoranti a livello generale. La Regione ha vinto con il mancato accoglimento del decreto cautelare ed ha avuto un importante risultato acquisendo la primazia politico-istituzionale di tutela delle prerogative costituzionali delle regioni».
Il Tar di Catanzaro "accoglie il ricorso e annulla l'ordinanza del Presidente della Regione Calabria del 29 aprile 2020 nella parte in cui dispone che sul territorio della Regione, è 'consentita la ripresa delle attività di Bar, Pasticcerie, Ristoranti, Pizzerie, Agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all'aperto'. Ordina che la sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa". E' quanto si legge nella sentenza del Tar che di fatto richiude le attività che la Regione aveva riaperto.
"Le sentenze e le leggi non si discutono ma si applicano. E questo deve valere per ognuno di noi. La sicurezza sui luoghi di lavoro per lavoratori e cittadini è una nostra priorità assoluta nell'emergenza Covid-19. Il governo sta facendo ripartire il Paese in sicurezza. Non è la stagione delle divisioni, dei protagonismi e dell'individualismo". Così il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, commenta la decisione del Tar della Calabria di annullare l'ordinanza emanata dalla presidente Jole Santelli che consentiva la riapertura di alcune attività commerciali nella Regione.
"Prendiamo atto della decisione del Tar. Non nascondiamo il rammarico per una pronuncia che provoca una battuta d'arresto ai danni di una regione che stava ripartendo dopo 2 mesi di lockdown e i sacrifici dei cittadini.
Una scelta così importante spettava alla Corte costituzionale, unico organo in grado di fare chiarezza sul rapporto governo-Regioni. Il Governo Conte ha poco da esultare: si tratta di una vittoria di Pirro che calpesta i diritti dei cittadini dopo che per 11 giorni l'ordinanza ha avuto validità". Così la governatrice Jole Santelli. "Contesto con forza - prosegue - la decisione politica di impugnare l'ordinanza e la volontà del Governo di imporre le proprie decisioni con pervicacia e violando l'autonomia. La mia regione in ogni caso ha vinto perché ha messo le esigenze del Sud al centro del dibattito e ha fatto emergere la necessità di discutere a fondo la Fase 2. La Calabria e il Sud hanno vinto perché hanno dimostrato di voler lavorare e di non pretendere politiche di assistenza".
La decisione del ministro Boccia di impugnare l'ordinanza della Regione Calabria, "non mi stupisce perché l'aveva annunciato. Mi spiace invece perché io mantengo l'ordinanza. Sono convinta dei presupposti, sono sicura che entro una settimana faranno esattamente la stessa cosa che ho fatto io. Mi dispiace che abbia preso questa ordinanza come un braccio di ferro mentre era semplicemente la legittima richiesta della regione di far vivere e lavorare, soprattutto lavorare". Lo ha detto all'Ansa la presidente della Regione Jole Santelli commentando l'annuncio di Boccia.