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Giovedì, 12 Settembre 2024

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"Sorical non puo' ricattare la citta' di Crotone, riducendo a suo piacimento la portata dell'acqua pubblica. Si tratta di un abuso evidente, che dimostra l'incapacita' di trovare una soluzione concreta al conflitto in corso con quel municipio". Lo affermano in una nota i deputati M5S Dalila Nesci e Paolo Parentela, che aggiungono: "I cittadini non possono subire danni per tali ritorsioni del gestore Sorical, poiche' non hanno responsabilita' amministrative nella vicenda in questione. Nel gennaio 2014 interrogammo il governo sul remoto aumento delle tariffe da parte della regione Calabria, invece di competenza esclusiva dello stato. In proposito e' stato creato e alimentato un pasticcio, di cui la regione dovra' darci conto. Vogliamo sapere quanto e per quale servizio paghino i calabresi e qual e' il futuro del servizio idrico in Calabria, dal momento che la Sorical, ancora in liquidazione, e' affondata". Nesci e Parentela concludono: "Al governatore regionale, Mario Oliverio, abbiamo appena chiesto un incontro anche coi dirigenti di competenza, al fine di sapere come, nel concreto, la regione intenda superare una fallimentare gestione del servizio, che, tra incapacita', debiti, perdite d'acqua e guai giudiziari, rischia di creare altri blocchi in diversi comuni".

 

 

 

 

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vallone serbatoio2Azione eclatante del sindaco Peppino Vallone per ridare l'acqua alla città. Questa mattina ha infatti ordinato di forzare il lucchetto della porta di ferro d'ingresso ai serbatoi di Vescovatello (Alto e Basso) da dove parte la distribuzione di acqua potabile per la citta' capoluogo. Questa volta Peppino Vallone non ha inteso concedere spazio alle mediazioni e alla diplomazia. E cosi' il sindaco di Crotone, con tanto di fascia tricolore addosso, ha deciso di forzare la mano e andare allo scontro frontale con Sorical, la societa' che gestisce l'acquedotto. La societa' si era infatti rifiutata di aprire di consegnare le chiavi del portoncino. «Il sindaco Peppino Vallone - riferisce una nota del Comune - al fine di evitare possibili pericoli igienico-sanitari alla popolazione, ha provveduto questa mattina a dare esecuzione coattiva al suo provvedimento [LEGGI ARTICOLO], disatteso dalla società Sorical, con il quale ordinava alla stessa di disporre il pieno ripristino dell'erogazione idrica destinata alla rete di distribuzione dell'acqua su tutto il territorio comunale, recandosi personalmente al serbatoio di Vescovatello coadiuvato dagli agenti della polizia municipale. Dopo l'esecuzione coattiva del provvedimento - conclude la nota - il servizio idrico è stato regolarmente ripristinato».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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camera lavoro«Adesso basta - scrive Cgil di Crotone - la misura è colma! La Regione Calabria e il presidente Oliverio in prima persona devono prendere in mano la situazione per trovare, una volta per tutte, una soluzione accettabile per garantire il servizio idrico per il Crotonese. Servizio - scrive Cgil - che, si ribadisce, è essenziale per la vita dei cittadini. Bisogna smetterla - commenta il sindacato - con il solito gioco delle interruzioni della fornitura rintuzzate dalle apprezzabili ordinanze del sindaco per il ripristino della distribuzione. II tutto sulla pelle del cittadino contribuente. E la Procura della Repubblica di Crotone - sollecita Cgil - dovrebbe verificare se nei comportamenti di ognuno e di tutti i soggetti coinvolti nella vicenda non si ravvisino anche ipotesi di reato per interruzione di pubblico servizio».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il sindaco Peppino Vallone, in relazione all'emergenza idrica che sta interessando in queste ore la città, ha emesso una ordinanza, contingibile ed urgente, ordinando alla Sorical di disporre il pieno ripristino dell'erogazione idrica destinata alla rete di distribuzione dell'acqua su tutto il territorio comunale.

 

Iritale chiede di portare la discussione in consiglio comunale.

Intanto una nota informa che: «La II Commissione consiliare si è riunita oggi stante la gravissima quanto non preannunziata riduzione della fornitura idrica che ha riguardato tutta la città con grave disagio per le famiglie e l'intera comunità ed in particolar modo per tutti coloro che sprovvisti di autoclave avrebbero potuto ovviare al disagio se previamente avvisati. Eppure la Sorical - è scritto nella nota -, la società che fornisce l'acqua ai comuni calabresi, aveva informato il 20 marzo 2015 tutti i soggetti competenti ivi compreso il Comune di Crotone. La Commissione nell'esaminare non per la prima volta tutta la vicenda, sulla quale spesso si è soffermata l'attenzione anche dello stesso consiglio comunale, ritiene la situazione poco chiara e non più tollerabile. Una volta di più - scrive Iritale in qualità di presidente della II ommissione - ci si interroga su quale sia la ragione per la quale il rapporto tra la Soakro e la Sorical si sia talmente degradato. Tutta tale vicenda dovrà essere celermente discussa in Consiglio Comunale per definire una volta per tutte la situazione della Soakro sulla cui gestione dovranno essere date numerose risposte, così come pure dovrà essere rendicontato da parte di tutti i Comuni interessati quale sia stato in questi anni l'esito del controllo analogo che la Legge impone venga esercitato. Sul punto la Commissione in più di un'occasione ha sollecitato l'amministrazione comunale a fornire tutti i chiarimenti in merito alla gestione della società partecipata Soakro, domandando che i rappresentati del Comune di Crotone facessero chiarezza relazionando sulla situazione gestionale e debitoria. Al fine di potere ottenere i necessari chiarimenti - conclude Iritale - la Commissione ha domandato che in una prossima riunione siano ascoltati in audizione i rappresentanti del Comune nominati presso la Soakro, il preposto dirigente comunale e l'assessore al Bilancio».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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SOAKRO2Filctem-Fp Cgil e la Uiltec hanno anche scritto ai sindaci del territorio chidendo la convocazione di una Conferenza dei sindaci per discutere le stesse problematiche.

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