«Congesi – informa il Comune d Crotone –, la società che gestisce il servizio idrico in città, comunica che questa mattina ha verificato che i serbatoi di Vescovatello sono stati trovati vuoti per mancanza di fornitura di acqua da parte di Sorical che non ha dato alla stessa nessun preavviso. La società Congesi ha già cominciato le manovre relative al fine di evitare disagi alla cittadinanza, ma comunica che potrebbero verificarsi nelle prossime ore diminuzione o carenza di fornitura del servizio idrico in zone della città. Seguiranno aggiornamenti a cura di Congesi».
È dello scorso 9 dicembre la nota dei sindacati (segreterie regionali di Filctem Cgil e Uiltec Uil) che lanciano l’allarme su Sorical. «La Sorical affonda nell’assoluto silenzio!». «Se alcune notizie molto preoccupanti – scrivono le sigle di categoria – che stanno circolando sul destino di Sorical e del servizio fossero confermate, ovvero la mancata liquidità finanziaria per coprire buona parte del piano di ristrutturazione del debito per l’annualità 2019, si prefigurano riflessi devastanti per il Servizio e soprattutto per il futuro di 260 lavoratori diretti e di tutto il rilevante bacino dell’indotto».
«Non avremmo mai – spiegano – voluto richiamare, ancora una volta, l’attenzione su una vertenza aperta da almeno 7 anni, da quando la Società per un forte disequilibrio economico-finanziario è stata posta, dalla politica, in “liquidazione” senza un'idea di rilancio di un soggetto essenziale per l’intero territorio calabrese. Ora, si rischia seriamente che una stagione industriale giunga alla fine con evidenti impatti negativi in termini di servizio erogato e non ultimo sociali, imputabili in larga misura alla gestione di una compagine pubblica, dal liquidatore al governatore regionale, che nel più assordante silenzio, hanno gestito con condizioni e modalità fortemente discutibili il Sistema Idrico in generale che nello specifico sta portando alla morte Sorical».
«La Filctem Cgil e la Uiltec Uil calabresi – sottolineano –, non si sono mai rassegnati a questo stato di cose, abbiamo più volte denunciato questa modalità di maltrattamento della cosa pubblica per meri interessi personali ed elettorali. Per queste ragioni consideriamo fortemente auspicabile e necessario uno scatto di orgoglio e di rinnovato impegno di quella parte politica che non si rassegna, ma soprattutto di coloro – in primis i lavoratori diretti ed indiretti – al fine di affrontare strutturalmente il problema che se risolto avrebbe una ricaduta fortemente positiva sull’ intero Servizio Idrico Integrato con la stabilizzazione di circa 2.000 lavoratori».
«Pertanto, assumendo – concludono – ormai come definitiva l’esperienza di questa governance regionale, facciamo appello al governo nazionale e nella fattispecie ai ministeri competenti di intervenire tempestivamente prima che sia troppo tardi, valutando l’attivazione dei poteri sostitutivi con l’auspicio che il tutto avvenga nel minor tempo possibile».
Immediato l’intervento di Sorical sul getto d’acqua che si è levato da una sua condotta a seguito di una rottura verificatasi in località Margherita a Crotone. Alle 15 di oggi, i tecnici hanno ripristinato il guasto che stava facendo registrare una perdita d’acqua di una certa entità secondo dopo secondo. Come segnalato da 4 consiglieri comunali di Crotone (quelli di ConSenso) la perdita stava generando disservizi idrici su gran parte delle abitazioni e delle attività situate nelle contrade nord. Dalle ore 16 di oggi e quindi iniziato il normale pompaggio delle acque e si spera che la situazione torni a normalità tra i residenti della zona.
In un comunicato Congesi informa che: «Sorical Spa, oramai in liquidazione da più di sei anni e venditore di acqua nella Regione Calabri, riprende, dopo due anni di apparente quiete, l'azione vessatoria e velatamente coercitiva nei confronti della Città di Crotone, del suo territorio provinciale e dei Cittadini. Tre anni di gestione nei quali Congesi è riuscita tangibilmente a dimostrare che è possibile una gestione pubblica di qualità del servizio idrico integrato. Anni nei quali ha corrisposto a Sorical circa 3 milioni di euro, a fronte di una fornitura idropotabile non certa per le quantità erogate (ricordiamo che la fornitura avviene con misuratori non a norma con la legislazione vigente), e a costi esorbitanti derivati da tariffe illegittime che portano il servizio in tutti i Comuni calabresi alla insostenibilità economica. Ogni anno, nel periodo estivo, i consumi idrici aumentano in ragione di una crescita considerevole degli abitanti e per gli effetti delle alte temperature. Ed ogni anno Congesi fa richiesta a Sorical di aumentare le forniture. Così è stato la scarsa stagione estiva e quella precedente. Questa estatetate, alla richiesta puntualmente fatta dal Congesi di aumento della fornitura idrica, Sorical risponde che questo è "autorizzato nei limiti tecnici e della compatibilità dello schema acquedottistico a cui fa riferimento il Consorzio richiedente". Sostanzialmente Sorical dice di autorizzare, ma, nei fatti, non aumenta di un solo l/s la fornitura stessa, usando la morosità come una clava, e la usa con i cittadini, arrivando a creare problemi igienico-sanitari in diverse zone della città. La morosità di Congesi, come quella di tutti i Comuni della Calabria, non è certo voluta, ma è frutto di politiche scellerate che hanno creato un "mostro" che sta portando la Calabria al collasso del sistema idrico integrato. Una situazione alla quale la Regione Calabria deve porre fine, accelerando il percorso avviato per portare fuori dalla illegalità la gestione del sistema idrico nella nostra regione. La stessa Corte costituzionale, con distinte sentenze n. 29 e n. 142 del 2010, ha stabilito che le Regioni non hanno alcuna competenza in materia di determinazione delle tariffe dell'acqua trattandosi di materia riservata, ex art. 117 della Costituzione, alla competenza esclusiva dello Stato. Non si dimentichino, inoltre, le relazioni del 2011 e del 2013 della Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per la Calabria dalle quali emerge una società, appunto Sorical, che è l'esempio classico dei "carrozzoni" costosi e improduttivi, in cui non si registrano efficienza ed efficacia del servizio né la creazione delle economie di scala imposte dalla legislazione vigente, bensì un'evidente condizione deficitaria e fallimentare che ha generato diseconomie e duplicazioni di costi. Per tali motivi, Congesi formalizzerà a Sorical una richiesta di accesso agli atti al fine di verificare se la stessa applica due pesi e due misure, e cioè l'azione vessatoria e coercitiva che viene usata per Congesi e per i cittadini di questo territorio è la stessa che viene posta in essere per gli altri gestori presenti in Regione Calabria e, quindi, per gli altri Comuni e cittadini calabresi. Inoltre, chiederà alla Regione Calabria l'affidamento dell'intero servizio, dall'adduzione e captazione alla distribuzione agli utenti finali, abbattendo tosi l'esorbitante costo della tariffa "all'ingrosso" che è arrivata a 0,3983 centesi per metrocubo per l'acqua erogata a gravità e di 0,23139 centesimo/Me per l'acqua erogata a sollevamento o pombilizzata (se l'approvvigionamento venisse gestito direttamente da Congesi, il costo si ridurrebbe ad un terzo di quello attuale). In attesa che Sorical possa rivedere l'assurda posizione fino ad ora assunta, Congesi sta effettuando tutte le manovre tecniche possibili ai serbatoi cittadini al fine di ridurre al minimo i disagi. Anche la chiusura del pomeriggio di giorno 8 è stata fatta al fine di ripristinare il servizio di fornitura idrica in alcune zone che per posizione e conformazione del territorio (in quanto si trovano ad una quota piezometrica superiore rispetto a quella dei serbatoi cittadini) sono da giorni senza acqua. Ovvio che se la situazione dovesse rimanere invariata i sindaci dei Comuni interessati e, la Prefettura di governo territoriale dovranno determinarsi con l'emanazione di ordinanza contingibile e urgente nei confronti di Sorical affinché questa aumenti/adegui alla stagione estiva i volumi della fornitura idrica, al fine di scongiurare problemi igienico-sanitari».
Congesi, la società che gestisce il servizio idrico in città, comunica che «Sorical sta effettuando una riparazione urgente per una perdita all'ingresso del serbatoio di Vescovatello Alto e fino alle ore 16 sarà costretta ad interrompere i sistemi di pompaggio. A seguito di tale intervento Congesi comunica che potrebbero verificarsi riduzioni e/o interruzioni del servizio idrico in alcune zone della città (Vescovatello Alto, quartiere Farina, quartiere Tufolo, centro storico)».
Sorical comunica che «a causa di interruzione fornitura elettrica da parte di Enel, giovedì 4 prossimo, dalle ore 8.30 alle ore 16.30, sarà costretta ad avviare il fermo impianto e quindi impossibilitata ad erogare la risorsa idrica. Congesi, la società che gestisce il servizio idrico in città, prevede che a seguito di tale comunicazione nella giornata di domani si verificheranno in città nel corso della giornata riduzioni e/o interruzioni del servizio idrico».
Congesi, la società che gestisce il servizio idrico in città, rende noto che: «Viste le comunicazioni pervenute nei giorni scorsi da Sorical e Consorzio di Bonifica si informa che a partire dal pomeriggio di lunedì 22 ottobre prossimo e fino alla sera di venerdì 26, ci saranno delle interruzioni e/o diminuzioni della fornitura idropotabile in tutte le zone della città e nelle frazioni di Papanice ed Apriglianello. Nel sottolineare che tale disservizio non è determinato da esigenze di Congesi, si precisa che il nostro personale sarà operativo ininterrottamente giorno e notte per ottimizzando i volumi d'acqua presenti nei serbatoi di accumulo e ridurre gli inevitabili disagi del caso. Sarà cura di Congesi tenervi informati in tempo reale sull'evolversi degli eventi».