«Spero che Ivan rifletta e ci ripensi». La frase pronunciata dal presidente del Crotone Raffaele Vrenna fa intuire che potrebbe essere prossimo l'addio alla squadra dell'allenatore che l'ha condotta in serie A. «E' ancora sotto contratto con il Crotone - ha detto il presidente - decideremo insieme, comunque, cosa fare. Se Juric restasse con noi - ha aggiunto Vrenna - avremmo già l'allenatore per il prossimo anno. Altrimenti dovremo cercarlo». Per il momento Juric non risponde, rinviando a fine campionato ogni chiarimento sul futuro del suo rapporto col Crotone.
I tifosi si aspettano che il sodalizio tra Juric e il Crotone prosegua anche nella massima divisione l'anno prossimo. È risaputo che nel calcio, come anche nella politica, non esiste una formula matematica per ottenere un risultato. L'opinione di un tifoso va comunque rispettata, per quella che è, in quanto nessuno può ritenersi detentore di verità.
Nel gioco del calcio bisogna stare attenti a non montarsi la testa perché si può patire di vertigini che offuscano la ragione. Da tempo mister Juric, proprio in un momento di gloria che sta vivendo la città per la promozione dei Pitagorici in serie A, sta assumendo un atteggiamento non consono alla realtà.
Juric ha dimostrato di essere un ottimo allenatore. Questo gli è stato riconosciuto dai tifosi crotonesi e, in particolare, da quelli della Curva Sud che lo sostegono in maniera pedissequa per tutto il corso del campionato.
Loro, i tifosi, sono il carburante giusto per marciare verso questo straordinario successo. Ed è con questa aspettativa che i sostenitori chiedono una continuità di rapporto tra il mister e la società! Notiamo però un atteggiamento "presuntuoso" da parte del mister quando, nel corso della conferenza stampa di presentazione del match col Modena [LEGGI ARTICOLO], ha asserito che lui conosce bene la serie A mentre la nostra società no.
Ma che affermazione è questa?! Non ci risulta che lui è un consumato allenatore di serie B o di A. Quando lui esterna una dichiarazione così pesante, anche se preceduta dall'etichetta di "presunzione" da lui stessa richiamata nell'intervista, vuol dire che tale rimane. Forse sarebbe opportuno che alcune dichiarazioni non venissero fatte e che Juric pensasse piuttosto a godersi questo stato felice. Aggredisce i tifosi perché non fischino i ragazzi quando in campo non rispondono ai comandi della qualità di gioco. Aggredisce i giornalisti, senza nessuna ragione, dicendo loro che non capiscono niente di calcio.
Forse Juric non sa che a Crotone questo giocattolo esiste dal lontano 1910. Sicuramente la sua esperienza è valida e gli viene riconosciuta, ma le sue dichiarazioni sono proprio prive di umiltà. Un requisito questo importantissimo per il mondo dello sport. È vero, gli è stato riconosciuto il ruolo da lui svolto in questa magnifica avventura, ma non può dire che senza di lui il Crotone è da metà classifica. È una furbata che non sta né in cielo, né in terra. Il mister deve riconoscere che la società gli ha allestito una squadra che ci darà soddisfazione anche nella massima serie. Il successo non è tutto merito suo.
In primis l'apporto è stato dato da chi ha finanziato la squadra, da chi ha reclutato i giocatori, dal materiale umano impiegato in campo, anche e soprattutto dal preparatore atletico e da tutti gli altri collaboratori che hanno svolto uno splendido lavoro, da fare invidia alle migliori società. Da non dimenticare che la presenza di Juris nella città di Crotone proveniente dall'Albacete (Spagna) risale al campionato 2001 – 2002, quando il Crotone nello stesso anno retrocesse in C1 con largo anticipo nel campionato. Juric ha continuato a vestire la maglia del Crotone per altri quattro campionati. Pertanto, mister Juric se ne faccia una ragione, osservando le regole di comportamento.
«Sono molto rammaricato, eravamo vicini alla qualificazione, i ragazzi hanno dato tutto ma non e' bastato e dentro di me c'e' grande rammarico. Peccato perche' sull'1-1 abbiamo avuto due ottime occasioni e in caso di gol per i rossoneri sarebbe stata dura recuperare». Con queste parole il tecnico del Crotone, Ivan Juric, commenta la sconfitta per 3-1, ai supplementari, in casa del Milan nel match valido per il quarto turno eliminatorio di Coppa Italia. Un'ottima prestazione quella degli "squali" che hanno fatto tremare i rossoneri e che anche in campionato, in Serie B, sono secondo in classifica. «Viviamo alla giornata, al di la' degli obiettivi l'atteggiamento e il modo di lavorare e di preparare le partite e' sempre lo stesso, io spero che i miei giovani possano ancora crescere e migliorare - spiega Juric -. Gasperini? Mi ha dato tanto, quasi tutto, prima da calciatore e poi da assistente, ho condiviso le sue idee, lui ha sicuramente indirizzato il mio cammino».
Mihajlovic: «Bravo Crotone, non pensavo ai supplementari»
Il Crotone costringe il Milan ai supplementari dei sedicesimi di Coppa Italia, ma alla fine Sinisa Mihajlovic tira un sospiro di sollievo e grazie ai gol di Bonaventura e Niang conquista gli ottavi da giocare contro la Sampdoria: «Non pensavo di dover andare ai supplementari, ma loro sono stati bravi», ammette il tecnico serbo ai microfoni di Rai Sport. «Sapevamo che sarebbe stato difficile - aggiunge - sono venuti con 5000 tifosi per realizzare un sogno. Abbiamo rischiato qualcosa ma quando ho messo in campo giocatori di qualita' hanno fatto differenza». Da qui a Natale, il Milan si gioca tanto sia in Coppa che in campionato: «Ci aspetta un mese importante - conclude Mihajlovic - abbiamo 3, 4 partite alla nostra portata in campionato, anche se in Italia non c'e' nulla di facile e lo abbiamo visto oggi: contro una squadra di B ma ben organizzata abbiamo sofferto. La Coppa Italia e' un trofeo importante e lo vogliamo portare a casa».
Il presidente di Lega B Abodi: «Complimenti al Crotone e ai tifosi».
«Complimenti al Crotone per l'orgogliosa partita a San Siro e ai tifosi del Crotone per l'immensa dimostrazione di amore! Bravi!». E' il tweet del presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, dopo la gara che gli "squali" hanno perso a San Siro contro il Milan, uscendo dalla Coppa Italia soltanto dopo i supplementari (1-1 al 90°, 3-1 al 120°). La squadra di Juric ha messo in grande difficolta' i rossoneri di Mihajlovic e i tifosi calabresi hanno dato spettacolo sugli spalti del Meazza, meritando i complimenti del presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi.
La Crotone calcistica si prepara all'appuntamento con la storia. Mai prima d'ora la squadra dei fratelli Vrenna era scesa in campo a San Siro; mai aveva affrontato il Milan. E allora ecco che Milan-Crotone, valido per il passaggio di turno in Coppa Italia, diventa un appuntamento da segnare negli annali del Crotone. E di Crotone. Perche' dietro questo evento e' una intera citta' ad aver perso la testa. Da un lato ci sono i tifosi che sognano ad occhi aperti, dall'altro la squadra di Ivan Juric, seconda in classifica in Serie B e che sabato dovra' affrontare il Cesena in uno scontro che non ci si aspettava sarebbe stato tanto importante e "d'alta quota". Il tecnico croato sa che l'impegno di Milano sara' una festa, ma esige che lo sia solo per la citta' e per i tifosi; con i suoi calciatori, invece, e' stato chiaro: «La grandi della serie A - ha detto - sono di un altro livello, giocano un altro calcio, un altro sport rispetto a noi: hanno un approccio completamente diverso. Ma noi non andremo lì come i bambini che chiedono le maglie ai grandi campioni; noi andremo lì a giocare al calcio, voglio una prova di grande dignita'. E' chiaro che la differenza e' enorme, ma se giocheremo una gara dignitosa, comunque vada, saremo soddisfatti, noi e i nostri tifosi". Visti i tanti impegni delle ultime settimane, e vista l'importanza del match contro il Cesena dell'ex (e crotonese doc) Drago, e' lecito attendersi un po' di turn over. E' anche vero, pero', che in fondo giocare contro il Milan e' un'occasione per i calciatori che stanno tirando la carretta in campionato, dunque Juric potrebbe decidere di regalare questa soddisfazione a molti dei "titolari", sebbene il Crotone sia una squadra in cui i titolari sono ben piu' di undici. E la citta'? Letteralmente impazzita. Stanno partendo diversi autobus organizzati gia' da mesi per l'evento, i voli da Crotone e Lamezia sono pieni, ci sono anche voli prenotati da Londra e Berlino. Per non parlare delle centinaia di studenti ed emigrati che vivono tra Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e che in questo Milan-Crotone vedono molto di piu' che una partita di calcio. L'appuntamento per tutti e' a mezzogiorno in piazza Duomo, per dare il via ad una festa che alla fine potrebbe coinvolgere circa cinquemila persone, andando ben oltre le ragioni squisitamente calcistiche.
«Il Cagliari ha qualcosa in piu' in Serie B, ma sara' una bella lotta perché Bari, Cesena, Pescara sono forti. Mi è piaciuto molto il Pescara, gioca bene». Lo ha detto Ivan Juric, allenatore del Crotone, ai microfoni di Radio Onda Libera. In 12 anni di Serie B il Crotone non aveva mai fatto 10 punti nelle prime 5 giornate: «Siamo partiti bene e con entusiasmo, siamo stati anche fortunati - spiega il mister dei calabresi -. Speriamo di continuare su questa strada sapendo di dover crescere e maturare. Giochiamo con molti giovani - conlcude - sono rimasti alcuni elementi e riusciamo a tenere ritmi alti pressando l'avversario».
Buona sgambatura per i rossoblù di mister Juric nell'attesa della prima di campionato in quel di Cagliari contro una pretendente alla promozione. Per il tecnico rossoblù la sua squadra continua a fare passi in avanti a proposito della forma tecnico/atletica, ma alcune cosa da migliorare nei tre reparti ancora ci sono. Qualche errore di troppo in difesa, infatti, ha messo in condizione gli avversari di presentarsi nelle vicinanze di Festa che ha saputo come evitare la capitolazione. Centrocampo con qualche battuta a vuoto nei contrasti e prima linea indecisa in alcune azioni offensive. La punta Tounkara spesso è stata disattenta nel dialogare con i compagni di reparto. A "complicare" le cose in casa rossoblù il tema della partita. Essendo stata un'amichevole tra squadre divise da ben due categorie, la differenza tecnico-tattica con il passare dei minuti si è notata e questo ha consentito un minore impegno da parte dei padroni di casa. Tant'è che mister Juric nella ripresa ha effettuato molti cambi con seconde linee per meglio rendersi conto del valore tecnico di tutti i suoi. Per Zampano è stata una buona amichevole che darà ottimi indicazioni per il lavoro da svolgere nelle due prossime settimane prima di affrontare la stagione. Bene nel complesso il giudizio sul Rende che ha evidenziato un buon complesso anche se a corto di preparazione. Per il tecnico degli ospiti, Trocini, la sua squadra ha giocato una buona partita pur con un arbitro puntiglioso. Il nostro obiettivo in campionato è ben figurare avendo in organico gran parte dei giocatori della passata stagione. I quattro gol, due per tempo, realizzati da Zampano (18°) in seguito ad un'azione manovrata iniziata da Paro, da De Giorgio (35°) dagli undici metri, ancora su calcio di rigore (61°) calciato da Tounkara, chiude la quaterna al minuto 73° Voltan.
Tabellino.
Crotone 4
Rende 0
Marcatori: 18° Zampano, 31° De Giorgio ( R ), 61° Tounkara ( R ), 73° Voltan
Crotone (3-4-3) : Festa, Yao (Cremonesi), Claiton (Balasa), Ferrari (Nicoletti), Zampano (Esposito), Salzano (Leto), Paro (Barberis), Martella (Modesto), De Giorgio (Tripicchio), Tounkara (Voltan), Stoian (Firenze).
All. Juric
Rende (4-4-2): De Brasi, Bruno, Ruffo, Benincasa, Musca, Ginobili, Gigliotti, Fiore (Marchio), Mosciaro, Zangaro, Azzinnaro (Feraco).
All. Trocini
Arbitro: Longo
Angoli: 6 a 2 per il Rende
Recupero 1 e 5 minuti.