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Sabato, 27 Luglio 2024

SPORT NEWS

«Ho appena firmato un’ordinanza che prevede la chiusura di negozi di barbiere, parrucchiere e centri estetici fino al 3 aprile».

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Il commissario prefettizio del Comune di Crotone, Tiziana Costantino, informa che: «In relazione alle misure derivanti al contrasto alla diffusione del Coronavirus si è proceduto alla razionalizzazione degli afflussi dell'utenza esterna presso il Comune di Crotone con la modifica provvisoria degli orari e dei giorni di apertura e chiusura degli uffici comunali ubicati presso la sede centrale e degli uffici decentrati presso il Comune di Crotone e la frazione di Papanice».

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CHIARAVALLE CENTRALE - "E' un'immagine molto bella e commovente che ci ha inviato l'autore Franco Rivolli e che abbiamo pensato di condividere visto il momento che il nostro intero Paese sta vivendo per l'emergenza coronavirus".

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I carabinieri della stazione di Crotone e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Crotone, nell’ambito dei servizi volti alla tutela della salute pubblica tramite il rispetto delle nuove misure, hanno denunciato, in due distinti controlli, sette persone di Crotone per l’inosservanza del Dpcm inerente l’emergenza Coronavirus. I denunciati circolavano per le vie cittadine senza alcun comprovato motivo.

A Isola di Capo Rizzuto i militari della locale Tenenza hanno denunciato un 61enne del luogo perché, titolare di un centro scommesse, ne manteneva l’apertura nonostante il divieto disposto dal noto decreto.

Cosa accade a chi non rispetta il decreto? È doveroso segnalare, in premessa, che l’articolo 4 del Dpcm dell'8 marzo scorso, al comma 2 recita: «(…) il mancato rispetto degli obblighi di cui al presente decreto è punito ai sensi dell’articolo 650 del codice penale, come previsto dall’art. 3, comma 4, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6».

L’articolo 650 del Codice penale stabilisce che «chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206,00 euro».

Quali sono le ragioni per uscire di casa? Tra i motivi che consentono di uscire dalla propria abitazione (se si è sani) ci sono come detto la necessità di andare al lavoro, di spostarsi per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. È quindi consentito uscire di casa per andare a fare la spesa e per chi lavora. Qualora il luogo di lavoro si trovasse in un comune diverso da quello di residenza si può fare “avanti e indietro” dalla propria abitazione perché è considerato uno spostamento giustificato per esigenze lavorative.

Si può fare sport all'aperto? Il Dpcm emergenza Coronavirus consente di effettuare attività motorie all'aperto, ma mantenendo le distanze di sicurezza. Quindi, per intenderci si può andare a correre da soli, ma non in gruppo. Lo stesso vale per la bicicletta o per gli sport di base che si possono effettuare all'aperto. Quanto alle passeggiate con i bimbi, sono fortemente sconsigliate.

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«Restiamo a casa e organizziamo la speranza». È il monito lanciato dal presidente del Centro servizi per il volontariato di Crotone Lucia Sacco e del direttore, Filippo Sestito, che comunicano alla cittadinanza e a tutti gli enti del Terzo settore la chiusura al pubblico della sede del Csv di Crotone in conformità al Dpcm del 9 marzo 2020 a partire da oggi 10 marzo 2020 e fino al 3 aprile prossimo.

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