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Martedì, 30 Maggio 2023

SPORT NEWS

L'Ezio Scida ospita il derby Crotone-Catanzaro 16 anni dopo. La sfida clou del girone tra le prime due il cui traguardo finale al netto di un improbabile miracolo è già segnato, indipendentemente dal risultato del prossimo incontro considerando i punti di distacco tra prima, seconda e terza: Catanzaro promosso in serie B come capolista, Crotone che si giocherà la promozione attraverso gli spareggi play-off come migliore seconda.

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Il questore di Crotone ha emesso due Daspo a carico di altrettanti tifosi della squadra del Crotone calcio che, in occasione degli incontri di calcio Crotone–Cosenza e Crotone–Frosinone, disputatisi rispettivamente in data 23 febbraio e in data 15 marzo scorsi presso lo stadio “Ezio Scida” di Crotone, si sono resi responsabili di accensione e lancio di fumogeni sul campo di gioco dal settore curva sud, costringendo i direttori di gara a sospendere temporaneamente le partite.

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fumogeno tifosoNotificati due Daspo a carico di tifosi da parte della questura di Crotone. «Nel corso delle ultime giornate – informa una nota della Questura – del campionato di calcio di serie “B”, che vedono impegnata la compagine locale, questo Ufficio ha intensificato le attività volte a prevenire la violenza negli stadi ed il compimento di atti non conformi alle disposizioni vigenti in materia di sicurezza negli impianti sportivi.

Infatti, nella giornata dell’1 marzo scorso, personale della Divisione Polizia Anticrimine ha notificato un provvedimento di Daspo di un anno, nei confronti di G. D., classe 1967. I fatti risalgono all’incontro di calcio “Crotone - Spezia” del 27 dicembre 2018 valevole per il campionato di “Serie Bkt”, allorquando il predetto si rese responsabile del reato di “lancio di materiale pericoloso” (fumogeno,ndr) .

Nella giornata del 4 marzo, personale della Divisione Polizia Anticrimine ha notificato un provvedimento di Daspo internazionale di tre anni 03 con prescrizioni, nei confronti di S. G., classe 1995, già peraltro destinatario in data 28 dicembre 2018 di un precedente provvedimento Daspo. I fatti risalgono agli incontri di calcio “Crotone - Cosenza” e “Crotone - Spezia” rispettivamente del 26 novembre e 27 dicembre 2018, allorquando il giovane si rese responsabile dei reati di minaccia a pubblico ufficiale e di “lancio di materiale pericoloso” (petardo, ndr), nonché di un fumogeno.

Nella giornata del 17 marzo scorso, infine, in occasione dell’incontro di calcio "Fc Crotone - Us Lecce”, durante il prefiltraggio, all’esterno del settore “Curva nord ospiti” è stato fermato e successivamente denunciato in stato di libertà, il tifoso leccese, G. M., classe 1986, il quale è stato trovato in possesso di un fumogeno».

 

 

 

 

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polizia stadio beneventoTre tifosi del Crotone hanno ricevuto un provvedimento di daspo emesso dal questore di Benevento. Sono stati infatti identificati tre supporters della squadra calabrese che il 18 febbraio scorso, al termine della partita Benevento-Crotone, vinta dai padroni di casa 3-2, scaraventarono a terra una transenna che divideva il settore ospiti da quello della tifoseria locale per raggiungere e aggredire gli avversari. In particolare, uno dei tre riusci' a divincolarsi con forza dalla presa di un poliziotto e si sfilo' la cintura minacciando i tifosi del Benevento ma fu bloccato nuovamente. All'identificazione dei tre tifosi del Crotone si e' arrivati grazie anche alle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Subito dopo la partita era stato gia' adottato un daspo per un altro tifoso che aveva lanciato un petardo contro il portiere del Benevento.

 

 

 

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tifosi napoliLe misure organizzative da adottare in occasione dell'incontro che il Crotone disputera' domenica allo stadio "E. Scida" contro il Napoli sono state al centro di una riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, svoltasi in prefettura. E' prevista la presenza di 1.000 tifosi ospiti che assisteranno alla partita. «Il dispositivo coordinato delle forze di polizia - spiega una nota della prefettura - si articola nella predisposizione di tutte quelle misure reputate idonee a governare la manifestazione sportiva, con salvaguardia dell'ordine e sicurezza pubblica. Particolare attenzione e' stata riposta tanto alle fasi dell'accesso all'impianto, attraverso una disciplina della viabilita', con presidi sugli snodi ed interdizione al traffico veicolare di precise aree, tanto a quelle successive del deflusso».

 

 

 

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modesto la unitariaDopo sedici giorni passati nel carcere di Cosenza, Francesco Modesto torna in libertà. Sul profilo Instagram di un noto rapper crotonese (Don Diegoh) è apparsa, poche ore dopo, una foto in cui Francesco Modesto riceve l’abbraccio di parenti, amici e tifosi che lo hanno accolto per una foto di gruppo a Crotone, a due passi dal campetto di periferia da cui aveva cominciato a dare i primi calci con la maglia de “La Unitaria”. Le attestazioni di stima e di affetto, di certo, non sono mancate in questi sedici giorni da parte della tifoseria rossoblù. Il Tribunale della libertà di Catanzaro, infatti, ha disposto questa mattina la scarcerazione del calciatore Francesco Modesto che era finito dietro le sbarre a seguito della retata del 30 agosto scorso con l’accusa di essere parte integrante di un giro d’usura nell’ambito dell’inchiesta “Laqueo”. Il Tdl, accogliendo l’istanza della difesa, ha annullato l’ordinanza restrittiva. A tirare in ballo il giocatore era stato il collaboratore di giustizia Roberto Calabrese Violetta che aveva parlato agli inquirenti di un vorticoso giro di usura a Cosenza. Modesto ha sempre negato ogni addebito nella vicenda. La difesa, rappresentata dall’avvocato Pantaleone Sulla, nell’udienza di martedi’ scorso davanti ai giudici del Riesame aveva depositato diverse denunce che il calciatore negli anni precedenti aveva sporto nei confronti di Calabrese Violetta. Modesto, infatti, aveva detto di essere una “vittima” dei presunti raggiri di Violetta, grazie al quale avrebbe perso 800 mila euro, e perciò lo avrebbe denunciato più volte negli scorsi anni. Le dichiarazioni del pentito, secondo la difesa, altro non sarebbero che una ritorsione nei confronti del calciatore.

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