CROTONE Col “Pungiglione” si torna a parlare di sanità perché è stato definito l'Atto aziendale dell'Asp di Crotone e finalmente è stata consegnata una copia cartacea ai sindacati, alle organizzazioni dei medici e ai sindacati di categoria per esprimere la loro valutazioni. Nei prossimi giorni sarà anche convocata la Conferenza dei sindaci da parte del primo cittadino di Crotone che ne è il presidente. Ma entriamo subito nel merito dell'atto aziendale.
L'atto aziendale è lo strumento più importante per la sanità perché stabilisce che tipo di servizi si intenderà dare ai cittadini. L'atto aziendale è stato firmato dal commissario, Antonio Brambilla, che all'azienda sanitaria di Crotone guadagna dai 150 ai 200 mila euro all'anno. Va sottolineato questo perché, visto l'alto compenso per l'alta qualifica dirigenziale, tutto sommato ci sono delle incongruenze nell'atto aziendale. Sono degli aspetti che possono essere condivisi, ma molte delle questioni hanno già trovato malumore e quindi mancata condivisione da parte proprio dei medici.
Andiamo nel metodo. Che cosa non va in tendenza? Intanto sparisce l'autonomia di dermatologia, di angiologia e di diabetologia. Sono specialistiche che hanno una grande richiesta da parte dell'utenza calabrese e non hanno più l'autonomia: c'è un medico che non ha budget e che non può quindi acquistare macchinari e che dipende dagli altri. Ecco perché i declassati non sono più autonomi, anche perché non c'è più a loro disposizione un'equipe medica che si occupa di queste specialistiche. C'è solo un medico che è considerato tale, assieme a un altro specialista e basta. Hanno così perso l'autonomia.
Addirittura la dermatologia viene accorpata a medicina Angiologia. Chi è chiamato a farsi un esame angiologico deve sapere che ci vogliono mesi e mesi per avere un appuntamento perché la lista d'attesa è lunghissima e, con questa decisione, sarà ancora più lunga perché i due medici che fanno questo servizio non possono più programmare autonomamente le persone riguardo le proprie attività, ma dipendono da medicina. Addirittura il primario di medicina può mettere questi medici nei turni di reparto se dovesse avere dei problemi con il proprio personale. Insomma è una situazione che non va assolutamente bene.
Un'ultima considerazione su quello che di buono c'è indicato nell'atto aziendale. Ci sono la riapertura del reparto di medicina nucleare e l'apertura di Emodinamica. Questo c'è scritto nelle carte ma con quali medici questi due raparti verranno messi in piedi non viene indicato. Soprattutto dove sarà allocata anche la medicina nucleare che è stata chiusa da Maria Bernardi allorquando era commissaria dell'azienda sanitaria di Crotone per un fatto di sicurezza.
Non viene detto, è ovvio, che il commissario Brambilla, il milanese Brambilla, ha scritto queste cose nell'atto aziendale, ma non significa che saranno realizzate, perché mancano i medici. Il problema vero sono i medici e non possiamo pensare che i medici di altissima specializzazione li possiamo sostituire con i “brasiliani” o con qualcun altro.
Tra meno di 15 giorni Brambilla non ci sarà più e le cose che ha scritto nell'atto aziendale le lascia in eredità a una persona che sarà nominata. Brambilla non potrà esserci più all'azienda provinciale di Crotone perché i commissari hanno una precisa durata nel tempo e lui non è iscritto nella lista nazionale dei direttori generali. Evidentemente non ha fatto la domanda, chissà forse non aveva i titoli per fare la domanda, intanto è stato fatto il bando.
Questo è adesso il dato: chi verrà dopo di lui, avrà la bacchetta magica per trovare i medici, per trovare i locali all'interno dell'ospedale?
Ma c'è anche un altro problema. C'era il Week surgery che era un sistema che consentiva il ricovero per alcuni giorni per fare degli interventi degli interventi tipo le ernie, le adenoide, le tonsillite ecc.. Da adesso, però, non si possono più fare perché i sei posti in Week surgery sono diventati tutti day surgery. Questo non va bene e ci sono grandi malumori anche da parte delle farmacie. L'Asp ha due farmacie, una territoriale e una ospedaliera. A quella ospedaliera è stata tolta l'autonomia.
A chi è stato dato invece maggiore potere sono gli amministrativi cui è stata concessa l'autonomia e la capacità decisionale. Sono state assegnate, si chiama il sistema, l'unità complessa. In questo modo loro hanno un budget, hanno un'autonomia decisionale. Ma c'è di più gli amministrativi, tra non molto, quando semmai dovesse entrare in funzione Azienda zero, non potranno muoversi liberamente perché tutte le attività che riguardano gli acquisti e la gestione delle protesi di tutto ciò che interessa la medicina lo fa dall'Azienda zero quindi gli hanno dato solo un bel pennacchio!