Il Pungiglione

CROTONE «Superior stabat lupus, inferior stabat agnus». Il Pungiglione non è impazzito, ma sta recitando nella lingua utilizzata per essere scritta, la favola del lupo e l'agnello. Com'è noto questa fu scritta da Fedro, che era un autore greco, fatto prigioniero e portato a Roma. Qui scrisse e tradusse dalla lingua madre alcune delle favole che erano state concepite in greco e tra queste c'è anche il lupo e l'agnello, favola che ben si addice alla vicenda che stiamo vivendo in questi giorni della bonifica.
Il lupo che stava nella parte superiore di un ruscello, vide un agnello che stava bevendo più giù e ha pensato tra sé e sé: «Adesso mi faccio una bella mangiata». Andò così verso l'agnello e disse lui: «Ora devo mangiarti perché tu mi hai inquinato l'acqua». L'agnello si difese subito replicando: «Ma com'è possibile? Casomai me l'hai inquinata tu perché stavi nella parte più alta del ruscello e l'acqua scorreva da quella zona». E allora il lupo: «Verso dove ero io, ora che mi ricordo, c'è stata tua mamma lo scorso anno...». «E allora dimmi che mi devi mangiare!», esclamò l'agnello.
Il lupo in questa metafora è l'Eni, mentre l'agnello è la città di Crotone. L'Eni ha deciso che i rifiuti devono restare qui. O meglio che è obbligata a toglierli dove li ha messi, ovvero dalla discarica denominata “passeggiata degli innamorati”, e che li deve portare a Columbra perché così le conviene. Questo perché l'anno scorso, la “mamma” di qualcuno, aveva inquinato l'acqua all'Eni!

18.02.2025