Voce: «Città è in buone mani». Centrodestra e centrosinistra in fermento
Sono previste a inizio settimana prossima le interpartitiche nei due poli tradizionali: entrambi sono alla ricerca di un candidato "a sorpresa" che scompagini i piani del sindaco

CROTONE Slitta di qualche giorno la riunione della coalizione del centrodestra, che era stata convocata per oggi su iniziativa del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Michele De Simone. Slitta per impegni, in mattinata, del coordinatore di Forza Italia, Sergio Torromino, e per consentire ai dirigenti-tifosi di andare all’Ezio Scida a seguire la partita in casa del Crotone, prevista per il pomeriggio. Si è, quindi, deciso di fare slittare l’appuntamento di due o tre giorni al massimo.
L’accordo di vedersi, comunque, viene confermato così come trova conferma la volontà di allestire le liste della coalizione di centrodestra per contrastare la rielezione del sindaco uscente, Vincenzo Voce. Se l’accordo dovesse essere portato in porto i candidati a sindaco per le elezioni della primavera del 2026 dovrebbero essere almeno tre.
Significa che potrebbero aprirsi le porte per il ballottaggio tra i due candidati più votati al primo turno. A meno che uno dei candidati non riesca ad intercettare il voto di oltre il 50% degli elettori già al primo turno. Circostanza che, al momento, viene esclusa dagli addetti ai lavori, se ai blocchi di partenza dovessero esserci Voce, candidatura certa, un rappresentante del centrodestra e uno del centrosinistra.
A Crotone i partiti stanno lavorando per questo obiettivo. Il tavolo del centrosinistra (previsto a inizio settimana) addirittura avrebbe iniziato a ragionare su proposte di nomi per la scelta del candidato a sindaco. Al momento il ragionamento è esclusivamente di tipo filosofico e molto probabilmente ci vorrà qualche settimana per iniziare a giocare la partita vera, anche se ci sono esponenti di terza o quarta fila che la sparano grossa ipotizzando nomi che, al momento, non hanno condivisione.
Le proposte dei giocatori da spogliatoio, al momento, suscitano solo qualche «sorriso di simpatia», ma anche qualche incazzatura per le reazioni che certe proposte possono innescare all’interno della coalizione. Il momento è delicato. Nel centrodestra non ci sono nomi su cui si discute. Tutti farebbero un passo indietro difronte all’accettazione della candidatura a sindaco di Sergio Torromino.
L’imprenditore, però, da tempi non sospetti ha declinato l’invito, anche se in politica non si può mai dire mai. Si capirà qualcosa di più dopo la prima riunione della coalizione, prevista tra lunedì o martedì prossimi. Nel centrodestra comunque è scoppiata la grana dei rapporti alla Provincia. Sindaci come Umberto Lorecchio e Antonio Ceraso non guardano più con simpatia la gestione dell’ente intermedio. Non condividono i rapporti privilegiati tra il presidente Sergio Ferrari e il suo vice, Fabio Manica.
Le voci raccontano di movimenti e nuove alleanze all’interno di FI. Se queste voci dovessero trovare conferma ci troveremmo di fronte ad un partito (Forza Italia) che presto modificherà la geografia del potere e questo potrebbe avere ripercussioni anche per le elezioni amministrative di Crotone. Se queste indiscrezioni diventeranno fatti concreti il sindaco Voce rischia di avere come alleati, a sostegno della sua candidatura, solo quella parte di FI che, a Crotone, fa riferimento a Fabio Manica e agli ex fedelissimi del movimento di Enzo Sculco, che si sono accasati da tempo nella maggioranza del sindaco.
Voce così potrebbe essere indotto ad allestire una campagna elettorale senza l’apporto rilevante del panzer FI. Il tempo dirà come stanno realmente le cose, perché al momento l’unica cosa certa sono le polemiche scoppiate dopo l’apertura della campagna elettorale di Voce con la presentazione del movimento «Crescere».
Oggi il movimento replica con una nota nella quale si legge: «Le reazioni, alcune realmente scomposte, che si sono registrate a seguito della presentazione del movimento Crescere dimostrano chiaramente che la città di Crotone è in buone mani: quelle del sindaco Vincenzo Voce. Più che per un reale interesse per il futuro della città, tali reazioni, comprese quelle dei soliti «conquistatori venuti da lontano» o di ex amministratori che ancora non hanno capito nemmeno come funziona il Pnrr, sembrano dettate dalla paura di vedersi allontanare ancor di più privilegi e posizioni di potere».
Non si fanno nomi, ma probabilmente quando si fa riferimento ai «conquistatori venuti da lontano» si intende replicare al consigliere regionale Antonello Talerico (FI). Nel prosieguo della nota «Crescere» sottolinea che «l'operato dell’amministrazione Voce è stato riconosciuto e attestato da figure autorevoli, tra cui il presidente della Regione e il presidente della Provincia la cui collaborazione istituzionale ha portato risultati importanti per la città, ed ancora il rettore dell’Università di Catanzaro, rappresentanti del mondo produttivo cittadino e del lavoro».
«Forte di questi risultati, il movimento Crescere - si legge nella nota - si candida con determinazione a governare ancora per i prossimi cinque anni, con l'obiettivo di consolidare e ampliare il percorso di crescita e sviluppo già avviato». Concludendo, Crescere scrive: «Crotone merita un’amministrazione libera da interessi di parte, capace di guardare al bene comune e di costruire un futuro migliore per tutti i cittadini. Noi siamo pronti».