Ancora un sabotaggio all'opera di presa di Petilia: denuncia del Consorzio
L'ira del commissario straordinario Giovinazzo: «Irresponsabili e nemici delle regole e del bene comune. Così si mettono fortemente a rischio le stagioni irrigue»

PETILIA POLICASTRO «Ancora di notte e sempre tra le tenebre care ai vili, irresponsabili e nemici delle regole e del bene comune, questa volta, su un pozzetto in località Cerasara che regola le portate dell'acqua da distribuire, hanno aperto e danneggiato una saracinesca attiva sull'opera di presa posta sul fiume Soleo, convinti di poter decidere sui flussi ed in spregio alle conseguenze che tali atti possono comportare sull'intero servizio». È quanto denuncia il commissario straordinario del Consorzio di bonifica della Calabria, Giacomo Giovinazzo, in merito all'impianto situato nel Comune di Petilia Policastro.

«Si ricorderà come lo scorso 20 febbraio - rammenta Giovinazzo - fu danneggiato il misuratore di portata sulla stessa opera di presa che ha funzioni strategiche per il rilascio di derivazioni di acque pubbliche superficiali, dal fiume Soleo, a uso plurimo (potabile ed irriguo per servire l'intero altopiano di Isola Capo Rizzuto e Fondo valle Tacina, conferendo anche l'acqua ai comuni di Isola Capo Rizzuto e Cutro)».

«Anche in questa occasione, solo per fortuna – riferisce Giovinazzo -, i danni possono essere contenuti dai nostri addetti ed operai, ma non vi è dubbio che tutti questi atti eversivi che si ripetono sul territorio, rispondono ad una regia che non ha alcuna intenzione di riposizionarsi nella direzione del rispetto delle regole e del bene comune».

«È altrettanto ovvio che il Consorzio di Bonifica della Calabria – assicura il commissario -, proseguirà senza alcuna sosta al fianco dei rappresentanti delle forze dell'ordine e dell'Arma dei carabinieri sia per migliorare la qualità dei servizi ma anche per intensificare la battaglia contro abusi, ruberie e scempi di ogni tipo. Ma è anche importante segnalare che, con queste spregevoli azioni, si mettono fortemente a rischio quotidiano le stagioni irrigue e la tenuta democratica della gestione del servizio idrico complessivo», conclude Giovinazzo.