Diciotto mesi per "obbligare" Eni al suo volere? Ma ci faccia il piacere!
Troppi punti dell'ordinanza firmata dal commissario Errigo combaciano con quanto da sempre richiesto da Eni Rewind dopo l'approvazione del Pob fase 2

CROTONE I veleni restano a Crotone e i rifiuti meno pericolosi saranno smaltiti nelle discariche individuate fuori dalla Calabria da Eni Rewind. Dopo diciotto mesi “di studi attenti” il commissario per la bonifica, Emilio Errigo, ha emanato l’ordinanza che conferma l’idea che aveva espresso sin da subito.

In questa decisione del commissario Errigo, anche se non viene esplicitato e si tenta di far intendere il contrario, coincide l’idea che Eni Rewind aveva sulla destinazione dei veleni. Si tenta di far comprendere il contrario perché in un passaggio dell’ordinanza il commissario Errigo rivolge il suo “ordine” di avviare le attività di bonifica anche alla società del cane a sei zampe.
Errigo deve, comunque, prendere atto di alcune questioni importanti. Non condividono la sua scelta i tre enti locali (Regione Calabria, Comune e Provincia di Crotone) che sono governate da persone elette dal popolo calabrese e crotonese, mentre l’ex generale della guardia di Finanza è un burocrate nominato dal governo nazionale. L’ordinanza di Errigo, quindi, ha ottenuto anche il via libera di chi lo ha nominato commissario (l’attuale governo della nazione).

Deve prendere atto che questa scelta poteva essere fatta già 18 mesi fa visto che il suo pensiero non ha subìto nessun cambiamento. L’ordinanza poteva essere emanata 18 mesi fa e poteva anche imporre ad Eni Rewind di trasportare fuori dalla Calabria tutti i veleni così come era stato sancito dal Paur e dalla Conferenza dei servizi decisoria del 24 ottobre del 2019.
I tempi sono importanti perché nel frattempo molti dei metalli pesanti hanno raggiunto la falda e si presume provocheranno altri morti di cancro tra la popolazione. Il tempo, invece, si è perso sulla decisione da assumere riguardante quel milione di tonnellate di scorie stipate nella discarica a mare (passeggiata degli innamorati). Quella non è la bonifica che, invece, interessa tutto ciò che si trova nel sottosuolo dell’area industriale individuata per le attività di bonifica.

Si è, quindi, perso tutto questo tempo (dal 24 ottobre del 2019 ad oggi) per decidere dove spostare le scorie della passeggiata degli innamorati. Solo dopo l’avvio di questa operazione si partirà con le attività di bonifica vera e propria. Il tempo perso non è stato solo inutile, perché ha prodotto danni alla salute dei cittadini che si vedranno nel tempo.
L’ultima questione che Errigo, a questo punto, dovrebbe chiarire riguarda la sua scelta caparbia di destinare alla discarica di Columbra i veleni che, invece, potevano essere trasferiti fuori dalla Calabria in ossequio di decisioni prese da organi collegiali che avevano titolo a farlo.

A questa domanda dovrebbe rispondere anche il ministero dell’Ambiente che avrebbe dovuto chiedere il trasporto dei veleni nelle discariche presenti in Europa sin dal 25 ottobre del 2019, il giorno dopo la Conferenza dei servizi decisoria. Il commissario ha chiuso un cerchio che gli consente di mettere una medaglietta sulla sua casacca. Una medaglietta che fa curriculum.