L'arte bianca
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CROTONE “Scacco alla Regina” anche da parte del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha dato l'altolà ad avviare le attività di bonifica nell'ex sito industriale di Crotone, ma soprattutto al conferimento di 50mila tonnellate di veleni nella discarica di proprietà Sovreco a Columbra (Crotone) dopo che la società ha dota il via libera alla multinazionale con una nota dello scorso 13 gennaio.

Il tutto è contenuto in una lettera inviata alle Procure di Catanzaro e Crotone, alla presidenza del Consiglio dei Ministri e alle società interessate, ha diffidato Eni Rewind spa «ad avviare le attività di bonifica nel rispetto del vincolo di destinazione dei rifiuti fuori dal territorio regionale», la Società Salvaguardia Ambientale «a negoziare con Eni per il conferimento dei rifiuti della bonifica del Sin di Crotone nella discarica di Sovreco» e la stessa Sovreco «a negoziare direttamente con Eni per il conferimento dei rifiuti della bonifica del Sin di Crotone nonché ad accettare nella discarica ubicata in Crotone località Columbra rifiuti provenienti dal Sin di Crotone».

«Qualsiasi attività di gestione dei rifiuti condotta da Eni Rewind e dalla società Sovreco e Salvaguardia Ambientale - avverte Occhiuto - in difformità alle previsioni del vincolo di destinazione dei rifiuti fuori dal territorio regionale è da considerare quale gestione dei rifiuti non autorizzata».

Il presidente Occhiuto nella missiva precisa inoltre che la «Regione Calabria non ha inteso, né intende, adempiere alla previsione del Mase secondo la quale la Regione Calabria deve avviare il procedimento di modifica della prescrizione del Paur entro 30 giorni dalla notifica del decreto, anzi ha proposto ricorso opponendosi a quanto stabilito». E i fatti hanno dato ragione, in quanto, lo scouting condotto da Eni rewind per le discariche «ha palesemente ribaltato quanto sino ad allora affermato dalla società sulla inesistenza di siti esteri in grado di accogliere i rifiuti pericolosi della bonifica, individuando ben 29 società in grado di gestire direttamente discariche in Europa ovvero con contratti in essere con discariche europee».

«Anche la Provincia di Crotone - informa una nota - in materia di bonifica area Sin, a tutela del territorio, come già fatto in tante altre occasioni e in linea con la Regione Calabria e il Comune di Crotone, ha diffidato Eni Rewind Spa ad avviare attività in contrasto con il vincolo Paur tutt'ora vigente, preannunciate con un'apposita nota dalla stessa società a partire dal prossimo 20 gennaio».


«L’autorizzazione unica regionale dell’agosto 2019 numero 9539 (Paur) - prosegue la nota dell'Ente -, ad oggi assolutamente valida, vieta infatti il conferimento dei rifiuti della bonifica nei confini della Calabria. Nonostante la disponibilità richiesta ed ottenuta dalla società Sovreco, le operazioni che Eni Rewind Spa vorrebbe eseguire sono da considerarsi illecite e non autorizzate. Infatti, a seguito delle attività di scouting condotte, in ottemperanza al decreto del Mase di agosto 2024, è emerso che fuori dai confini italiani esistono siti in grado di accogliere e smaltire i rifiuti provenienti dalla bonifica dell'area Sin di Crotone. Pertanto la Provincia di Crotone, nella persona del presidente Sergio Ferrari, ha deciso di proseguire sul percorso già tracciato a difesa del territorio diffidando Eni Rewind affinché nessuno dei rifiuti provenienti dalla bonifica dell’area Sin di Crotone rimanga sul territorio», conclude la nota.

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