Cavallo: «Voce mi ha invitato più volte, ma ho detto no alla maggioranza»
La capogruppo della Lega annuncia la sua assenza al consiglio del 20 gennaio e chiarisce la sua posizione in autonomia all'interno del consesso civico
CROTONE «Non potendo partecipare al prossimo Consiglio comunale, desidero evidenziare ciò che avrei detto in aula». È quanto fa sapere Marisa Luana Cavallo, capogruppo della Lega nel consiglio comunale di Crotone, in una nota stampa che anticipa la seduta convocata per il prossimo 20 gennaio.
«La richiesta di verificare la tenuta della maggioranza consiliare avanzata da alcuni consiglieri – scrive Cavallo –, mi lascia alquanto perplessa. Sarebbe stato comprensibile e più opportuno, eventualmente, procedere con una mozione di sfiducia».
«Tra i promotori di questa verifica – sottolinea Cavallo – vi sono consiglieri eletti nelle fila della maggioranza, che oggi siedono tra i banchi dell'opposizione. Alcuni di loro parlano di coerenza, nonostante abbiano cambiato schieramento rispetto al mandato ricevuto».
«Ritengo che un confronto politico serio e diretto – suggerisce Cavallo –, incentrato sui valori e sugli ideali dei consiglieri, sarebbe stato più utile per la città. D'altra parte, il sindaco mi ha invitata più volte a entrare in maggioranza, ma ho scelto di restare fedele al mandato ricevuto dagli elettori, rimanendo nell'unico partito che rappresento da sempre».
«Ribadisco e rivendico, tuttavia, la mia autonomia d'azione – ribadisce Cavallo – e indipendenza nello svolgimento del mio ruolo e, facendo parte della struttura dell'assessore regionale, Caterina Capponi, assessore alle Politiche sociali, cultura, politiche giovanili e dello sport, infrastrutture sportive e pari opportunità, coglierò ogni occasione per lavorare in sinergia con chiunque voglia il bene della città di Crotone».
«Per questo motivo – conclude Cavallo –, non mi lascio condizionare da logiche di schieramento che non sono orientate solitamente a salvaguardare ideali non negoziabili. Ritengo che sia arrivato il tempo di riportare il dibattito politico al livello che i cittadini meritano».