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Domenica, 07 Luglio 2024

POLITICA NEWS

CROTONE «La recente conferenza dei servizi al ministero dell'Ambiente sulla bonifica del Sin Crotone rappresenta l'ennesimo capitolo di una tragica commedia in cui le istituzioni fanno bella faccia contro Eni. Di fatto Crotone viene condannata a diventare la città dei rifiuti. Così letteralmente si uccide un territorio già piegato dalle disastrose conseguenze dell'inquinamento industriale». Lo sostengono in una nota tutti gli eletti e i coordinatori del M5S in Calabria.

 

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CROTONE Pacco, doppio pacco e contropaccotto. Nemmeno i grandi maestri del pacco di Forcella sarebbero riusciti a confezionare la decisione presa per realizzare l’intervento di bonifica a Crotone. Il pacco è servito.

 

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CROTONE Non basta il “no”. È tutt'altro che un bilancio positivo quello raccolto dal sindaco di Crotone Vincenzo Voce, e con lui dal presidente della Provincia, Sergio Ferrari, e dalla rappresentanza della Regione Calabria, al tavolo della Conferenza dei servizi svoltasi nella mattinata di oggi al Mase per discutere della variante al Pob fase 2 del Sin proposto da Eni Rewind.

 

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CROTONE Hanno consegnato in Prefettura oltre 5mila firme vergate dai cittadini crotonesi. I componenti del comitato “Fuori i veleni, Crotone vuole vivere” chiedono così di scongiurare che i rifiuti derivanti dal Piano operativo di bonifica (fase 2) rimangano sul territorio. È prevista infatti per domani la Conferenza dei servizi convocata dal Mase per discutere della variante al Piano proposto da Eni.

 

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CROTONE Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro urgente al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto manifestando preoccupazione sul tema della bonifica dei siti industriali dismessi di Crotone.

 

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CROTONE È uscito allo “scoperto” il comitato “Fuori i Veleni, Crotone vuole vivere”, fautore di una raccolta firme che ha superato le 1.200 adesioni in appena pochi giorni dal suo lancio sulla piattaforma “Change.org” per dire no all'Eni sulla proposta di modifica del Paur che prevede il trasferimento fuori regione dei veleni derivanti dalla bonifica dell'ex sito industriale. Il Cane a sei zampe, invece, vorrebbe lasciare questi rifiuti pericolosi in impianti di scopo da individuare sullo stesso territorio, ma tutto questo non con il consenso della comunità crotonese.

 

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