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Maggioranza sul filo in consiglio, Vallone potrebbe avere bisogno della minoranza

Posted On Venerdì, 19 Dicembre 2014 16:46 Scritto da

Sarebbero undici i consiglieri in rotta con l'Amministrazione comunale e che fra poco potrebbero decidere di non presentarsi in consiglio. Il capogruppo del Pd Devona:«Avevamo fatto richiesta formale di rinvio».

Devona Giancarlo Pd DemokraPotrebbe avere una maggioranza risicatissima questo pomeriggio Peppino Vallone al consiglio comunale che verrà chiamato in seconda convocazione alle 17. Basteranno 12 consiglieri presenti perché la seduta sia valida. Ma fra qualche minuto [LEGGI ARTICOLO],  potrebbero essere 11 gli esponenti della maggioranza (compreso il sindaco) che risponderanno presente all'appello del segretario generale dell'Ente Teresa Mansi. Altri 11, invece, potrebbero essere quelli della stessa coalizione che, con molta probabilità, decideranno di saltere la seduta. Il sindaco avrà quindi bisogno di una stampella? Potrebbe nascere dunque un "gruppo dei responsabili" dalla minoranza? Certo è che, se le cose dovessero permanere così, il sindaco avrà bisogno di una parte dell'opposizione per ricomporre un nuovo assetto all'interno dell'emiciclo di piazza della Resistenza. Intanto non ci sarà Giancarlo Devona, capogruppo del Pd, che in queste ore si trova nella Capitale. Raggiunto telefonicamente, il consigliere di maggioranza, ha lasciato trapelare un po' quali sono gli umori che circolano tra i "dissidenti". «Assieme ai capigruppo - ha riferito Devona- di Sel, Spazio cittadino, dell'ex Idv e di un esponente del gruppo misto, avevamo sottoscritto una richiesta formale per rinviare l'assemblea in modo da avere più tempo per visionare e quindi approfondire i punti all'ordine del giorno, ma il sindaco non ha voluto ascoltarci e queste sono le conseguenze». I consiglieri pare abbiano interpretato il rifiuto del sindaco Vallone come un atto di forza nei confronti della maggioranza "dissidente" perché, questi, potrebbe contare ora sul nuovo gruppo dei responsabili che, già ieri in prima convocazione, aveva risposto compatto presente all'appello iniziale [LEGGI ARTICOLO]. «C'è un problema politico nella maggioranza - ha spiegato Devona - che il sindaco continua a non voler sanare. La scorsa settimana avevamo avuto anche un incontro con lui, ma le cose non sono cambiate: non si possono ottenere le solite promesse alla vigilia del consiglio per poi lasciarle cadere nel vuoto subito dopo». «Non è un fatto di posti in giunta - ha sottolineato il capogruppo Pd -. Il sindaco, in quell'occasione, ci aveva espresso la sua volontà di rimettere ancora una volta mano all'esecutivo, ma noi invece gli abbiamo chiesto una rimodulazione più complessiva dell'Amministrazione comunale. Una ristrutturazione dell'assetto governativo della città che guardasse anche agli assetti dirigenziali dei vari settori. Abbiamo chiesto un avvicendamento tra i dirigenti per trovare una risposta solerte ai numerosi problemi in cui versa la città perché, molti stalli, sono dovuti all'ingolfamento burocratico che caratterizza alcuni processi amministrativi al Comune. Riteniamo - ha concluso Devona - che se le cose stanno così è colpa di tutti, ma adesso è giunto il momento di invertire la rotta». A conclusione di tutto questo, il capogruppo del Pd ha infine espresso a nome dei colleghi anche il dissenso per i doppi incarichi che ricoprono a livello istituzionale e di partito il sindaco Peppino Vallone (è anche presidente regionale del partito), il presidente del consiglio Arturo Crugliano Pantisano (è segretario provinciale) e l'assessore Sergio Contarino (è segretario cittadino).