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Sabato, 27 Luglio 2024

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cerrelli pugliese«Tre sono i motivi per cui il Sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, non è rimasto in silenzio, ma si è lasciato irretire dalle lusinghe sconsiderate del nuovo capogruppo del Pd al Comune di Crotone, Michele Ambrosio e da quelle interessate delle associazioni del Terzo Settore pro-migranti, così, decidendo di porsi in modo critico sul “dl sicurezza”». L oscrive in una nota il segretario della Lega di Crotone, Giancarlo Cerrelli.

«Il primo motivo – spiega il leghista – che ha convinto il sindaco a intervenire, facendo un endorsement alle posizioni del capogruppo Pd al Comune e, così, unendosi al coro stonato dei “sinistri” sindaci disobbedienti, è stato quello di spostare l'attenzione dei cittadini da temi vitali come quello dell'andamento finanziario dell'Ente, che vede l'amministrazione comunale assediata dai contenziosi, dalla Corte dei Conti e dai cittadini delusi da questa amministrazione. Il secondo motivo – prosegue Cerrelli – è stato quello di voler puntellare l’intesa con il Pd, che consente all’amministrazione Pugliese di andare avanti e di non gettare la spugna. Il terzo motivo – conclude l’elenco il leghista –, che non ha consentito al sindaco di rimanere in silenzio, è stato quello di non poter dire di no a un amico carissimo, che è un “professionista dell’accoglienza dei migranti”, è responsabile di un’associazione del Terzo settore e non solo e che tra l’altro è stato, anche, mandatario elettorale del nostro sindaco alle ultime elezioni comunali».
«È da capire – scrive ancora Cerrelli – perché le associazioni del Terzo settore pro-migranti stanno alzano la propria voce, offendendo volgarmente chi si oppone loro, perché piangono la fine di un business. La prova, infatti, che senza soldi non si cantano messe sta in un evento clamoroso che è di pochi giorni fa: infatti, pensate un po', non avendo più la possibilità di realizzare lauti guadagni, nessuna associazione o cooperativa ha deciso di presentare una propria offerta per la gestione delle attività rientranti nella rete Sprar per il triennio 2018-2020 a Roccabernarda e ciò per un solo motivo: perché il decreto sicurezza ha portato da 35 euro a 20 euro giornalieri le somme dirette all’accoglienza di ogni migrante. Troppo scarso, dunque, il guadagno, a parere delle associazioni del Terzo Settore, per potersi occupare dell’accoglienza dei loro “cari migranti”. Quante bugie sul Dl sicurezza pur di non fare finire il business dell’accoglienza. Brevemente è bene fare chiarezza.
Cosa cambia con il dl sicurezza? Che oggi la seconda accoglienza (quella con corsi di lingua, formazione, eccetera) sarà riservata solo ai 'veri' profughi e non anche (come successo fino ad ora) ai semplici richiedenti asilo. Per questi ultimi lo Stato spendeva grosse risorse per poi scoprirli inidonei ad ottenere una forma di protezione internazionale. Un onere per l'erario criticato pure dalla Corte dei Conti. Altra obiezione che è fatta dalle associazioni del Terzo Settore e da alcuni sindaci: i titolari di protezione umanitaria "finiscono per strada" per gli "effetti della legge Salvini"? Non proprio. O meglio, come visto, accadeva lo stesso in passato. Anzi: peggio. Nel caotico sistema creato dalla sinistra, infatti, non erano solo molti richiedenti asilo a rimanere fuori dalle strutture, ma anche i veri profughi. Questi, una volta ottenuti i documenti regolari, si ritrovavano abbandonati a se stessi, senza arte né parte».

«Era l'assurdo effetto – conclude Cerrelli – di un sistema che lasciava i "rifugiati" a spasso (con i documenti) e coccolava i richiedenti asilo (al 60% clandestini) nei centri di accoglienza (sia Cas che Sprar). Paradossalmente stante la presenza di richiedenti asilo nello Sprar, i beneficiari di protezione internazionale spesso rimanevano per periodi prolungati nei centri di prima accoglienza o finivano chissà dove, senza poter accedere alle forme di integrazione pensate per loro. Era normale tutto ciò? Consigliamo, pertanto, al sindaco di non fidarsi di chi da tempo lo sta portando su una strada senza ritorno, con la scusa dei migranti».

 

 

 

 

 

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airgun«Il Mise pubblica i decreti autorizzativi nel silenzio-assenso dei portavoce pentastellati locali». Lo scrive in una nota il sindaco di Crotone Ugo Pugliese. «La lettura – scrive il sindaco – del bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse del 31 dicembre 2018 pubblicato dal ministero dello Sviluppo economico, dicastero guidato dal vicepremier pentastellato Luigi Di Maio, è l'ennesimo colpo inferto al territorio ed è la nuova, chiara, dimostrazione di una netta rottura tra il Movimento e i territori.
Sono ben tre i decreti con i quali il Mise accorda i permessi di ricerca nel Mar Ionio, permessi che erano stato oggetto di ricorsi e scontri per criticità sia sul profilo autorizzativo che su quello ambientale.
Non sono lontani i giorni in cui i portavoce locali del Movimento 5 Stelle lanciavano l'allarme contro la possibilità che nel nostro mare si potesse utilizzare per la ricerca di idrocarburi la tecnica dell'air gun. La memoria fortunatamente, mi assiste, al contrario dei rappresentanti istituzionali, forza di Governo, e dei portavoce locali improvvisamente silenti sul tema. Forse distratti?
Ebbene, io ricordo la dura presa di posizione dell'Amministrazione comunale da me guidata, la contrarietà espressa nelle assise da me convocata e alla quale hanno partecipato i sindaci dei Comuni costieri, ricordo il ricorso presentato dal Comune di Crotone e dalla Regione Calabria, ricordo che da crotonese e membro di questa comunità, ancora prima che sindaco e oggi presidente della Provincia, ho sempre difeso il mare, patrimonio ambientale e risorsa del territorio.
Ho fatto mia questa battaglia, non l'ho semplicemente sponsorizzata pro-tempore. Il governo giallo-verde sembra aver dimenticato velocemente quelle battaglie. Il Movimento 5 Stelle sembra averle dimenticate!
I portavoce locali del Movimento "attivi" sui social, sui media locali, probabilmente ignorano che la tecnica "air gun" demonizzata ieri , oggi è stata redenta : "l'air gun è ad oggi considerata la tecnica più efficace per lo studio delle caratteristiche geologiche del suolo marino, non solo ai fini della ricerca di idrocarburi ma anche a scopi scientifici e di protezione civile (...) - e ancora – si riscontra l'assenza di una correlazione provata del tipo causa-effetto degli impatti degli airgun sui mammiferi marini" (Fonte: Bollettino ufficiale 31/12/2018). Si rappresenta il territorio, si è portavoce dei cittadini e del territorio, si è parte di una comunità prima che di un movimento politico o partito che sia: ricordiamolo!
Oggi abbiamo la possibilità di fare squadra, di essere uniti nella comune battaglia per la difesa del territorio, ed è per questo che ancora una volta, come già fatto nel febbraio del 2017, convocherò i sindaci dei comuni costieri per discutere e per valutare "insieme" la possibilità di un'azione unitaria.

Il "nostro" territorio può essere tutelato solo se l'obiettivo è comune, se competenze, lavoro e ruoli amministrativi (maggioranza ed opposizione),ed istituzionali sono il mezzo, lo strumento, per ottenere il migliore risultato possibile per la comunità, se finalmente si ritorna ad essere comunità».
«Il Movimento 5 Stelle “cambia” idea, ancora una volta, e autorizza l'air gun nel nostro mare». È il commento della consigliera regionale Flora Sculco che lo reputa un «nuovo, ennesimo, tradimento del territorio da parte dei pentastellati».
«Lo stupore – prosegue la consigliera regionale di Cir – ha lasciato il posto ormai da tempo alla consapevolezza che per governo del “cambiamento” si intende il cambio di idee che sta caratterizzando la componente “gialla” dell'esecutivo nazionale.
Ed ecco servito il nuovo, ennesimo, “cambio” di rotta dei grillini fino a ieri, fino alla campagna elettorale profondamente contrari alle trivellazioni, alla tecnica dell'air gun, ed oggi firmatari (Mise) delle autorizzazioni e permessi per la ricerca di idrocarburi nel Mar Ionio con la tecnica denominata “air gun”.
Non sono lontani i tempi in cui erano attivamente impegnati sul fronte del “no”, in cui erano pronti anche qui a Crotone ed in Calabria a puntare il dito contro l'amministrazione Pugliese, contro la Regione, insomma “contro”! Certo oggi il “cambiamento” c'è stato...è evidente!
Non reggono gli alibi, inconsistenti almeno quanto la loro capacità di rispettare gli impegni assunti con i territori. Il Coordinamento Nazionale No Triv ha in modo attento, meticoloso e puntuale individuato le responsabilità per le autorizzazioni e permessi pubblicati nel Bollettino del 31 dicembre 2018, smontando di fatto la tesi proposta e propinata dal sottosegretario Crippa.
“Le autorizzazioni, spiega bene il Coordinamento nazionale No Triv, concesse dal Mise non sono affatto "la conseguenza obbligata dell'ennesima legge assurda ereditata dal passato Governo". Le firme dei quattro decreti non erano un atto dovuto!
Il diniego dei tre permessi e della concessione non avrebbe comportato lesione del legittimo affidamento in capo ai richiedenti e, quindi, nessuno mai avrebbe potuto attivare un contenzioso. La solita storia delle "penali" non funziona”. Bene ha fatto il presidente della Provincia e sindaco di Crotone Ugo Pugliese ad intervenire sulla questione, convocare i sindaci dei comuni costieri è il primo passo per valutare “insieme” come agire per tutelare il territorio, per difenderlo.
Bene ha fatto a ricordare che le battaglie per il territorio non si sponsorizzano ma si fanno! Anche la Regione, come già fatto in passato, dovrà fare la sua parte. Il nostro “no” alla tecnica dell'air gun era forte ieri e lo è ancor di più oggi. Non siamo disponibili, credo lo sia più nessuno ormai, ad ascoltare la solita storiella che “è sempre colpa di qualcun altro”, ha stancato e soprattutto non è più credibile!
Il timore oggi è che se il “cambiamento” è da intendersi così, i signor “no” locali potranno fare chissà quali altri improbabili e pericolosi “cambi” su temi fondamentali per il territorio: uno su tutti la bonifica».

 

 

 

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sea watch«Quanto sta avvenendo in queste ore in relazione al Decreto Sicurezza conferma quanto il sottoscritto ha esplicitato già dall’inizio dello scorso dicembre allorquando la città, prima in Italia, ha dimostrato, in collaborazione con la rete dell’associazionismo, di essere città solidale accogliendo ventiquattro migranti costretti a lasciare lo Sprar di Isola Capo Rizzuto». Lo scrive in un comunicato il sindaco di Crotone Ugo Pugliese.
«Tuttavia – ricorda il sindaco – in quella occasione, ed il tema si propone oggi a livello nazionale, è emersa in tutta la sua problematicità la questione di una legge che in pratica lascia solo i sindaci ad affrontare una emergenza alla quale non può bastare l’impegno dell’associazionismo sostenuto dalle amministrazioni».
«Tra i primi, come sindaco, ho evidenziato – incalza Pugliese – sin dallo scorso dicembre, tutte le problematicità di una normativa che non solo deve tenere conto degli aspetti umanitari ma allo stesso tempo quelli relativi all’impatto che deriva su un territorio come il nostro in termini di sicurezza».
«Sono pienamente in linea – rende noto – con la posizione espressa dal presidente dell’Anci De Caro. Occorre che i sindaci possano esprimere al Governo la propria posizione rispetto alla normativa che di fatto lascia soli i Comuni a gestire una situazione le cui conseguenze sono facilmente immaginabili».
«Sono lieto – conclude il sindaco – che il Partito democratico, attraverso il neocapogruppo in consiglio comunale, in queste ore si sia interessato della situazione sulla quale è opportuna la massima condivisione a tutti i livelli e sulla quale, auspico, possano giungere altri contributi».

 

 

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mercatini natale via veneto«Nel silenzio più assordante, in forma quasi anonima, su via Vittorio Veneto abbiamo visto, all'improvviso, collocati degli stand per la vendita di prodotti tipici e allestite delle luminarie». Inizia così la lettera che, lo scorso 13 dicembre, i consiglieri comunali di maggioranza Maria Rita Megna, Annamaria Oppido, Giuseppe Pucci, Tommaso Pupa e Angela Familiari hanno inviato all'assessore alle Attivita' produttive, Sabrina gentile, e per conoscenza al sindaco del Comune di Crotone, Ugo Pugliese. «Non crediamo – spiegano – sia un bel vedere l'approssimazione con cui si prendono delle iniziative in piena solitudine. Per quanto ci è dato sapere questa è la logica di qualche amministratore che pensa di operare senza una minima programmazione e condivisione. I consiglieri vengono tenuti a margine. Poi in una fase di blocco della spesa da parte della corte dei conti, ci domandiamo se nello specifico è stata seguita una procedura di impegno di spesa e di selezionamento dei fornitori dei servizi e degli espositori. Siamo preoccupati se l'amministratore ricorre agli affidamenti diretti e a generare debiti fuori bilancio. Vogliamo esercitare la nostra responsabilità in piena consapevolezza, quindi urge un chiarimento sul nostro ruolo, convinti di poter dare un contributo fattivo, se coinvolti in fase di programmazione e di ideazione di qualsivoglia attività. In mancanza di esauriente e convincente vostro riscontro, riterremo di rendere pubbliche queste nostre perplessità». Non avendo ricevuto risposte in tal senso, i 5 consiglieri di maggioranza, hanno quindi sottoscritto una nuova missiva in cui scrivono sempre a sindaco e assessore che «in data 13 dicembre 2018 abbiamo sollevato una perplessità sulla procedura seguita per la collocazione di stand e luminarie su via Vittorio Veneto. Ad oggi non abbiamo ricevuto alcun chiarimento da parte dell'assessore alla Attività produttive e dal sindaco. Ci dispiace ma dobbiamo registrare l'assoluta insensibilità istituzionale dell'Assessore, che dimostra una forte ritrosia a confrontarsi con trasparenza e renderci edotti sul proprio operato. Pertanto – concludono – per come anticipato sulla nostra nota riteniamo di dover rendere pubbliche le nostre perplessità».

 

 

 

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antonella rizzo consiglio regionaleQuesta mattina, dopo una riunione della Conferenza di servizi presieduta dall'assessore regionale all'Ambiente Antonella Rizzo, che si è svolta nella sede dell’assessorato a Catanzaro, è stato approvato il Piano operativo di bonifica fase 1 relativo alla realizzazione delle opere a mare di difesa costiera redatto dalla società Syndial. L'assessore Rizzo parla di "un risultto storico", ed esprime la propria soddisfazione per questo ulteriore tassello "che diventa fondamentale per avviare la bonifica del sito industriale ex Pertusola ed ex Fosfotec. D’altronde - prosegue la Rizzo - sin dal mio insediamento, partecipando alle conferenze di servizi presso il Ministero, ho avanzato la proposta della realizzazione degli interventi di difesa costiera necessarie a garantire la rimozione delle discariche industriali in assoluta sicurezza per i cittadini crotonesi e l’ambiente marino. Le opere di protezione idraulico-marittima approvate rappresentano la prima fase della bonifica delle due discariche fronte mare, in particolare l’opera è costituita da 8 tratti di scogliere foranee emerse, longitudinali alla linea di costa e da 2 pennelli trasversali di raccordo innestati alla costa a Sud e a Nord, con un allineamento di protezione pari a circa 1.100 m al tratto di costa antistante l’arenile delle due discariche. Una strategia che si è dimostrata vincente e che ha permesso di istruire ed assumere nell’ambito dello stesso procedimento tutte le autorizzazioni necessarie alla realizzazione operativa del progetto, con un consistente guadagno di tempo. Durante l'incontro di oggi - sottolinea ancora l'assessore all'ambiente - hanno espresso parere favorevole tutti gli Enti presenti, compreso l’Autorità di bacino e il sindaco Ugo Pugliese, che ringrazio personalmente perchè, oltre ad esprimere parere favorevole alla realizzazione del progetto, si è impegnato a un celere rilascio della concessione demaniale entro il prossimo 18 dicembre. Nel ringraziare tutte le Istituzioni che si sono impegnate per il raggiungimento di questo primo traguardo, mi coglie l’obbligo di rivolgere un sentito ringraziamento al prefetto di Crotone Cosima Di Stani, per l’impegno profuso e per l’attività di raccordo Istituzionale, preziosissimo in questa delicata fase. Dopo decenni di attesa - dichiara infine l'assessore Rizzo - la città di Crotone vedrà finalmente i primi cantieri per la bonifica già dal prossimo mese di maggio, così come assicurato da Syndial".
pesce pugliese germinara bonificaIl sindaco Ugo Pugliese ha tenuto questo pomeriggio una conferenza stampa che si è tenuta nella sala giunta indetta proprio a seguito alla conferenza dei servizi che si è tenuta questa mattina presso la Cittadella regionale. Conferenza alla quale con tutti gli assessori della Giunta hanno partecipato il dirigente del Settore Ambiente Giuseppe Germinaria e i funzionari Franco Milito e Danilo Pace. "Ci sono anni – ha detto il sindaco – che possono segnare la storia di una città. Il 2019 sarà sicuramente uno di questi. E sarà ricordato come l'anno in cui, finalmente, ha preso il via la bonifica dell'ex aree industriali. Ed è motivo di soddisfazione pensare che è stata la mia amministrazione a definire un percorso che era fermo da vent'anni al palo di partenza. Ma soprattutto la soddisfazione è per la città ed i crotonesi che possono guardare al futuro con positività".
Parte la bonifica dunque, dopo il lavoro di squadra e di condivisione tra tutti gli enti interessati, in stretta sinergia con la Prefettura e la Procura che il sindaco ha inteso ringraziare unitamente alla Regione, all'Ispra, all'Arpacal, alla stessa Syndial oltre alla dottoressa Belli che è stata commissario straordinario per la Bonifica. Parte con l'approvazione del piano operativo di bonifica fase uno relativo alla realizzazione delle opere a mare di difesa costiera a cura di Syndial e validato dal ministero dell'Ambiente. Sostanzialmente si tratta della bonifica delle due discariche fronte mare che libera la città da tonnellate di sostanze nocive che saranno portate fuori dai confini cittadini. Quella che venne frettolosamente e tristemente battezzata come la "passeggiata degli innamorati" e che ha conservato per anni nel suo corpo materiali fortemente pericolosi tornerà realmente nelle fruibilità della comunità a seguito dell'attività che sarà messa in campo a partire dal 2019. La prima attività che sarà messa in campo è la fase Pob 1 cioè la realizzazione di opere di protezione idraulico – marittime che precede la bonifica delle due discariche. "Bonifica integrale" come ha sottolineato il sindaco Pugliese. Una attività che è valutata intorno ai dieci milioni di euro nell'ambito di un processo come ha evidenziato il sindaco è destinato a portare sicurezza ambientale, lavoro, sviluppo e per il quale si intende coinvolgere le imprese crotonesi.
Non è l'unica buona notizia arrivata in questo 13 dicembre. E' stato emesso il Decreto del Ministero dell'Ambiente che autorizza la rimozione del Cic dalla scuola di S. Francesco. Una attività valutata oltre 13.000.000 € che consentirà di liberare e mettere a disposizione della comunità un'area nel centro della città e che si inserisce pienamente nella programmazione dell'Antica Kroton. "Adesso che il percorso è avviato definitivamente non permetterò a nessuno di rallentarlo. Siamo di fronte ad una bonifica dinamica non statica. E la città sarà informata, passo dopo passo, di tutto ciò che avverrà", ha concluso il sindaco Pugliese.

 

 

 

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scuolabus traffico farina«La viabilità del quartiere Farina – informa una nota – sarà rimodulata». Lo scrive il sindaco Ugo Pugliese che annuncia la rimozione della rotatoria in corso d'opera su via Nazioni unite a Crotone. «Il sindaco - prosegue -, sentiti gli assessori Leo Pedace e Rori De Luca e il dirigente Germinara, ringraziando i cittadini del quartiere Farina con i quali il dialogo è stato costante e produttivo, ha deciso di modificare la viabilità nella zona periferica della città. La viabilità sarà rimodulata al fine di consentire un più fluido scorrimento del notevole flusso di autovetture, creando precedenza a coloro che provengono da via Nazioni Unite. Al contempo ulteriori soluzioni saranno adottate successivamente alla verifica di percorsi alternativi sui quali l'amministrazione è già al lavoro. La decisione comprende la valutazione e la constatazione di non poter sincronizzare i lavori necessari con gli interventi sulla viabilità alternativa, come invece era programmato. In questa condizione si è deciso di privilegiare le istanze dei cittadini emerse nelle settimane di lavori e di procrastinare gli interventi al momento in cui essi non produrranno alcun "effetto collaterale" per i crotonesi».

 

 

 

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