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Sabato, 18 Maggio 2024

POLITICA NEWS

Ricerche petrolifere nello Ionio, nove associazioni incalzano le parlamentari Cinquestelle: «Complici di un governo nero e bugiardo»

Posted On Mercoledì, 09 Gennaio 2019 13:25 Scritto da

corrado barbuto macchina«Torna a Crotone l'incubo delle trivelle: il governo più nero e bugiardo della nostra storia ha concesso due permessi di ricerca per gas e petrolio a largo della nostra costa». Lo scrivono in una nota 9 associazioni del Crotonese (Associazione terra e libertà, Verità democrazia e partecipazione, Arci Crotone, associazione Il Barrio, Mddc – Movimento per la difesa dei diritti dei cittadini, cooperativa sociale Agorà Kroton, Le Lampare Bassojoniocosentino, Mga – associazione nazionale forense, associazione Nonostante tutto resistiamo e associazione Gli Spalatori di nuvole).
«L'ennesimo regalo alle multinazionali dell'energia – commentano – arriva da coloro che avevano costruito la loro campagna elettorale sulla difesa del nostro territorio. Ma le promesse da marinaio, si sa, hanno le gambe corte. E così è accaduto che i 5 stelle, dopo aver sostenuto il referendum contro le trivelle si sono venduti al potere del dio petrolio. Un'azione, questa, del governo più nemico dei territori di tutta la storia repubblicana, che pesa su una provincia devastata da decenni da chi ha scavato fosse ed interrato rifiuti tal quali, guadagnando decine di milioni di euro, e dall'Eni».
«Un territorio stuprato – incalzano le associazioni – più volte, anche da chi ha scelto la facile via dell'attaccare solo la multinazionale e non trova il coraggio di dire la verità sulle imprese del territorio che lucrano ed inquinano l'ambiente. Le due parlamentari indigene Margherita Corrado ed Elisabetta Barbuto, cosa dicono? Continuano a difendere imperterrite questo governo bugiardo. Lo hanno fatto votando il decreto sicurezza, continuano a farlo oggi, propinando menzogne su menzogne in merito alla vicenda delle autorizzazioni alla ricerca con l'Air-gun».
«Alle due parlamentari – conclude la nota –, novelle Pinocchio, ribadiamo nuovamente la richiesta di rimette il mandato, dimettersi dall'incarico lautamente retribuito e liberare questo territorio dalla loro inutile presenza».