«Quello di stamattina a Roma - riferisce ancora Voce - è stato l'ennesimo tentativo da parte di Eni di non ottemperare a quanto previsto dal Pob 2, attraverso un progetto stralcio, lasciando i rifiuti pericolosi delle discariche a mare sul territorio e non fuori regione come è già stato stabilito da decreto ministeriale. Anche questa proposta è stata rispedita al mittente dal Comune. E con noi, dalla Provincia e dalla Regione, enti con i quali siamo in piena sintonia sulla problematica».
«Eni fa ricerche in tutto il mondo - spiega Voce - per trovare nuove risorse di gas o di metano. Possibile che non riesca a trovare una idonea collocazione per i rifiuti dell'area industriale? È un problema di costi, di norme? Ai cittadini di Crotone non possono riguardare problemi di questo tipo. Perché non si effettua uno scouting per verificare la disponibilità di discariche per rifiuti pericolosi all'estero? E poi cosa si verifichebbe, se passasse questa proposta di Eni, se si trovassero rifiuti pericolosi contenenti amianto che non possono essere attualmente smaltiti?», domanda Voce.
«Non si può pensare - stigmatizza il sindaco - a una bonifica parziale. La bonifica deve essere integrale! Ho chiesto nel corso della conferenza dei servizi il rispetto dei patti. Eni porti fuori regione i rifiuti pericolosi. Crotone ha già dato», conclude il sindaco Vincenzo Voce.