È quanto si legge in una nota diffusa dalla struttura commissariale per gli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel Sito contaminato di interesse nazionale di Crotone, Cassano, Cerchiara. Le precisazioni del commissario arrivano a due giorni di distanza della Conferenza dei servizi decisoria svolatsi a Roma presso la sede del Mase.
«Ad oggi - spiega la nota -, sono ancora in corso di svolgimento le puntuali e importanti attività informative di verifica richieste da questa realtà commissariale sul possibile destino, in Italia o all’estero, di quei rifiuti pericolosi e tossici, abbancati ed esposti ad ogni avversa condizione metereologica, a ridosso del mare, da oltre 30 anni».
«Questa informativa - precisa Errigo -, formulata all'Arma dei carabinieri, fa seguito e integra, altre specifiche e reiterate attività informative, già richieste e riscontrate nei mesi scorsi, da parte di Eni Rewind Spa e dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente (Ispra-Snpa), attraverso il Centro nazionale rifiuti e dell'economia circolare».
«Queste concrete azioni amministrative e operative - sottolinea il commissario -, sono finalizzate alla risoluzione della storica problematica ambientale con seri riflessi per la salute pubblica, riguardanti le aree territoriali, marittime e portuali rientranti nel Sin di Crotone e rappresentano, la realtà attuale, scevra da proclami e affrettate e improprie conclusioni», conclude Errigo.
La richiesta di intervento, inviata nel mese di maggio, dal commissario straordinario delegato Emilio Errigo al Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dei carabinieri.