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Sabato, 27 Luglio 2024

CRONACA NEWS

gaetano bonoPolizia e Guardia di Finanza hanno fermato 4 presunti scafisti, uno dei quali era già stato arrestato, nel maggio 2015, in quanto membro dell’equipaggio dell’imbarcazione soccorsa l'altro ieri a Crotone [LEGGI ARTICOLO]. A seguito di articolata attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile e dal personale della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone, iniziata contestualmente all’operazioni di sbarco di 190 migranti di varie nazionalità giunti nel porto di Crotone a bordo del pattugliatore della Guardia Costiera CP 904 “Fiorillo” e proseguita nella giornata di ieri presso il Cda/cara S. Anna di Isola Capo Rizzuto, dove gli immigrati sono stati successivamente condotti per essere sottoposti alle prescritte procedure di identificazione, sono stati individuati e sottoposti a fermo di indiziato di delitto i cittadini egiziani Ahmed Mohamed Shaban di 34 anni , Ali Mahmoud di 22 anni, Magdi Mohamed cdi 21 anni e  Ahmed Saed said di 39 anni in quanto ritenuti responsabili, in concorso fra di loro del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina del gruppo di migranti intercettati e soccorsi in acque internazionali a bordo di un peschereccio, in precarie condizioni di galleggiabilità, della lunghezza di circa 12 metri, mentre tentava di raggiungere l’Italia. Ad accertarlo sono stati gli accertamenti avviati dal personale dell'Ufficio Immigrazione, sul conto dei quattro cittadini egiziani, attraverso la consultazione del Sistema automatizzato di identificazione delle impronte “Afis”. In particolare Ahmed Mohamed Shaban aveva già fatto ingresso in Italia nel maggio del 2015 ed è risultato destinatario di più provvedimenti di espulsione, in particolare, da ultimo, quello emesso da parte del prefetto della Provincia di Taranto, ed eseguito da personale dell’Ufficio immigrazione della Questura di Brindisi, nello scorso mese di aprile del 2016. Il 22enne era stato, infatti, già sottoposto a fermo di indiziato di delitto in occasione dello sbarco di 203 migranti avvenuto il 30 maggio 2015 presso il porto di Crotone, dove era giunta la nave della Marina Militare belga denominata “Godezia” che aveva proceduto al soccorso dei passeggeri in acque internazionali a circa 191 miglia per 101° da Capo Passero. Ahmed Mohamed Shaban, anche in quella circostanza, era stato individuato quale membro dell’equipaggio che aveva condotto l’imbarcazione tratta in salvo dalla nave belga. Il giovane è stato, altresì, tratto in arresto per aver fatto, senza alcuna speciale autorizzazione, reingresso illegale nel territorio dello Stato, prima della scadenza del termine di anni cinque previsto dal menzionato decreto di espulsione. Dopo le formalità di rito i 4 sono stati associati alla casa circondariale di Crotone per ivi rimanervi, a disposizione del pubblico ministero Gaetano Bono (foto) che coordina le indagini.

 

 

 

 

 

 

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sbarco nave fiorilloNella mattinata di ieri è giunta al porto di Crotone la nave “Fiorillo” con a bordo 190 migranti (177 uomini, 9 donne e 4 minori accompagnati), di etnia siriana, sudanese, egiziana, nigeriana ed altre in via di accertamento. Dopo le attività di sbarco, ed un primo screening sanitario, i migranti sono stati accompagnati presso il Cda-Cara di S. Anna di Isola di Capo Rizzuto (KR). Sette migranti, di cui due donne e cinque uomini, sono strati collocati presso l’infermeria del Cda per essere sottoposti a cure, mentre i restanti cittadini stranieri sono stati collocati presso le strutture in attesa della loro identificazione e fotosegnalamento.

 

 

 

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sbarco operazioniSi sono concluse, alle ore 15.15 odierne, le operazioni relative allo sbarco di 193 migranti presso il Porto di Crotone, giunti a bordo del pattugliatore maltese “CP P61”. Tra migranti, tutti di nazionalità sub-sahariana e in buona salute, 166 sono uomini, 23 donne e 4 minori “accompagnati”, con famiglia. Le attività sono state espletate nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza, con il coordinamento della Prefettura e l’intervento della Capitaneria di Porto di Crotone, oltre a Questura, Carabinieri, Comune di Crotone, Vigili del Fuoco, Suem 118, associazioni di volontariato e organizzazioni umanitarie. I migranti sono stati poi allocati, in via temporanea, presso il Cara di Isola di Capo Rizzuto per la procedura di identificazione; nei prossimi giorni, saranno trasferiti secondo piano di riparto già redatto dal ministero dell’Interno, nelle seguenti regioni: Abruzzo, Marche, Puglia; 50 di essi saranno allocati in strutture della Calabria.

 

 

 

 

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sbarco 27 luglioÈ arrivata questa mattina nel porto di Crotone la nave "Fiorillo" con a bordo 472 migranti. Sono 322 uomini, 132 donne e 18 minori provenienti da Libia, Eritrea, Somalia, Sudan, Etiopia e Yemen. Le operazioni di primo soccorso e assistenza, coordinate dalla Prefettura, sono state garantite da personale della Polizia di Stato, dell'Arma Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, nonché dal personale sanitario della Croce Rossa e dalle associazioni di volontariato. I migranti, dopo le attività di pre-identificazione, sono stati accompagnati presso il Cda-Cara "S. Anna" di Isola Capo Rizzuto (KR) dove prosegue l'attività di identificazione, fotosegnalamento e screening sanitario, in attesa del trasferimento della maggior parte dei citati migranti in strutture di accoglienza di altre regioni del territorio nazionale, secondo il piano di riparto predisposto dal Ministero dell'Interno.

 

 

 

 

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sbarco 29 giugno2Nella giornata di oggi, nell’ambito del dispositivo del soccorso internazionale, con l’attracco della motonave “Dignity one” in banchina, si sono completate le operazioni, avviate ieri, già con l’arrivo della nave “Bourbon argos” che hanno interessato il porto di Crotone. Entrambe le imbarcazioni sono da tempo attive nel canale di Sicilia con il diretto intervento, già nelle operazioni di soccorso, dei medici appartenenti all’associazione umanitaria “Medici senza frontiere” . Ciò ha consentito l’espletamento delle prime indagini sanitarie già in fase di traversata, cui ha fatto seguito quello dovuto dagli operatori del Suem 118 dopo lo sbarco. Le attività si sono svolte sotto il coordinamento della Prefettura che nella giornata di lunedì ha indetto una specifica riunione tra tutti i soggetti sottoscrittori del “protocollo operativo sbarchi” al fine di mettere a punto i dettagli organizzativi adeguati ai due concomitanti e ravvicinati eventi di sbarco, tenuto conto dell’elevato numero di migranti. Vi hanno partecipato altresì le associazioni di volontariato presenti sul territorio.

 

sbarco 29 giugnoIl numero complessivo, a bordo elle due navi, è pari a 929, con un centinaio di minori non accompagnati. Le nazionalità interessate prevalentemente subsahariane comprendono, altresì, quelle destinate a raggiungere i Paesi dell’Unione, sulla base delle intese raggiunte in sede comunitaria lo scorso settembre, secondo il sistema fondato sulla distribuzione delle quote tra le nazioni. All’atto della discesa a terra il personale sanitario del Suem 118 che ha riscontrato condizioni generali di salute discrete, se contestualizzate al percorso migratorio di ciascuno dei passeggeri e al logorio fisico e mentale cui li espone. Erano presenti molte donne in stato avanzato di gravidanza tanto che una giovane donna, cui è stata ovviamente data priorità nell’assistenza, ha partorito subito dopo le operazioni di discesa in banchina. I minori non accompagnati, sono stati affidati ai servizi sociali del territorio per il collocamento presso gli impianti già esistenti nella provincia e preposti per la specifica accoglienza da destinare a tale tipologia vulnerabile di migranti. Le navi hanno raggiunto il porto di Crotone secondo gli indirizzi ministeriali che recano contestualmente un piano di riparto sul territorio nazionale. Il trasporto dei migranti verso le destinazioni assegnate, ove giungeranno secondo le direttive ministeriali accennate, è avvenuto con il coordinamento della Prefettura e con la collaborazione della Questura.

 

 

 

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vela migrantiUna barca a vela con 33 migranti a bordo è stata intercettata la notte scorsa da due vedette della sezione operativa navale della Guardia di finanza di Crotone, in pattugliamento nello Ionio, in prossimità di Capo Colonna. Dopo aver abbordato il natante, che era condotto da due ucraini, i finanzieri hanno scoperto sottocoperta i migranti. Il veliero - un bialbero di 14 metri battente bandiera statunitense di Delaware con nome 'Bombero' - è stato condotto a Crotone e gli immigrati sono stati accolti dall'apparato predisposto dalla Prefettura. Al termine delle indagini, condotte dai finanzieri e dalla squadra mobile della Questura, i due ucraini sono stati arrestati. Tra le 33 persone che hanno viaggiato, per cinque giorni, sulla barca c'erano 9 minori e 10 donne. I migranti provenivano da Yemen, Somalia, Nepal, Afghanistan, Iran e Iraq. Il viaggio sarebbe partito da Izmir, in Turchia, a un costo di 8.000 dollari ciascuno. Nell’ultima settimana sono tre gli eventi, nella fascia dell’alto Jonio calabrese, che hanno riguardato migranti irregolari trasportati da “caronti” ucraini e, infatti, proseguono gli approfondimenti d’indagine, da parte delle Fiamme Gialle, per individuare l’organizzazione che, con tale sistematico modus operandi, lucra sul trasporto di persone che fuggono da paesi in guerra.

 

 

 

 

 

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